Ago 262015
 

 

Coniglio sdraiato all'apertoSempre più persone gioiscono nel far uscire il proprio coniglio all’aria aperta, in tutta sicurezza nel proprio giardino oppure sul terrazzo o in cortile. Questo mi rende immensamente felice, perché significa che il numero di persone consapevoli, responsabili e idonee ad avere un coniglio come animale da compagnia è in crescita.

D’altra parte cosa può esserci di più piacevole e naturale per un coniglio se non scorrazzare in libertà, godere del terreno soffice sotto le zampe, affondare le unghiette nella terra, rosicchiare l’erba fresca e profumata, sdraiarsi all’ombra di qualche pianta o arbusto e assaporare la brezza sul musino, quella che spettina la testolina e rinfresca orecchie e baffi?

I conigli amano gli spazi ampi in cui correre e saltare, necessitano di ricoveri ombreggiati in cui riposare, hanno assoluto bisogno di libertà e di brucare costantemente e l’erba è ottima perché favorisce una naturale consumazione dei denti e una corretta motilità intestinale.

Per qualche umano però la gioia di vedere il proprio coniglio felice all’aria aperta si trasforma in un incubo nel momento in cui deve farlo rientrare in casa.

Ecco allora che in moltissimi mi scrivono per sapere come fare a richiamare il coniglio dentro casa, come fare a farlo rientrare dopo una giornata trascorsa in giardino.

Converrai con me che per un coniglio, dover abbandonare tanta abbondanza di profumi, colori, esperienze tattili, libertà e gioia, senza avere la certezza di poter ritrovare tutte queste cose, non deve essere piacevole. E’ un po’ come interrompere il divertimento di un bambino in un parco giochi quando bisogna ritornare a casa. Capricci, pianti, lamenti… e come dargli torto? E’ come quando bisogna tornare al lavoro dopo due settimane di vacanza. Chi ne ha voglia?

Rientrare “nei ranghi” non è mai piacevole per nessuno.

Esercizio di immaginazione

Immagina di dover tornare a scuola o al lavoro dopo che hai trascorso delle ore meravigliose a fare ciò che più ti piaceva, doverti rimettere alla scrivania, riappropriarti della routine di tutti i giorni, sentire il capo che ti ricopre di mansioni, l’insegnanti che ti riempie di compiti e non sapere quando ti ricapiterà di metterti in pausa, spegnere tutto e rilassarti di nuovo.

bagno con candeleE ora immagina di tornare a scuola o al lavoro dopo che hai trascorso delle ore meravigliose a fare ciò che più ti piaceva, di svolgere i tuoi compiti come tutti i giorni, ma poi di ritornare a casa e trovare un buon profumo di torta perché qualcuno ha pensato a te, un buon bicchiere di vino, un bagno caldo che ti aspetta con candele profumate o un bel massaggio. Cambia la prospettiva, vero?

Perché per un coniglio dovrebbe essere diverso? E’ la stessa identica cosa.

Consigli pratici

Cerca di trascorrere del tempo di qualità con il tuo coniglio quando è in casa; coinvolgilo nelle tue attività, rivolgiti a lui, crea e consolida una relazione, un rapporto. Poi fallo pure uscire liberamente e quando è ora di farlo rientrare, predisponi l’interno con qualche gioco a sorpresa, qualche novità, qualche simpatica attività da fare insieme.

giochi per conigli
Forse la prima volta ti sarà difficile farlo rientrare, perché sarà tutto eccitato dall’habitat naturale che lo avrà coinvolto completamente, ma pian piano, proponendogli ogni volta qualcosa di nuovo e diverso, facendogli trovare un giochino da fare o qualcosa di particolarmente ghiotto da gustare, vedrai che il tuo coniglietto apprezzerà anche il momento del rientro e non lo vivrà più come un’interruzione indesiderata dei suoi momenti più belli.

E tu? Hai mai avuto difficoltà a far rientrare in casa il tuo coniglietto dopo qualche ora di divertimento all’aperto?
Come hai fatto a superarle? Raccontami la tua esperienza in un commento qua sotto!

 

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  27 Responses to “Come far rientrare in casa il coniglio dopo una giornata in giardino”

Comments (27)
  1. Ciao Paola, il mondo esterno offre un sacco di input al coniglio: luci, ombre, suoni, rumori, colori, e soprattutto odori!
    Puoi usare un recinto per tenere circoscritta la tua coniglietta, senza farle perdere l’opportunità di godere del sole, dell’erba e dell’aria aperta.
    Usa un trasportino sia per scendere che per ritornare in casa e lasciaglielo aperto a disposizione nel recinto.

  2. ciao. ho cambiato casa da poco e la mia coniglietta si trova benissimo. sono al primo piano e ho un giardino piuttosto grande con molti cespugli. io vorrei che lei passasse le giornate all aperto finchè non sarà troppo caldo. problema: non si fa prendere in braccio quindi o decide lei di rientrare o sono fritta. deve pure fare le scale. attualmente se la chiamo arriva subito perche l’ho addestrata ma temo che l’adrenalina del mondo esterno le farà perdere ogni disciplina. cosa mi consigli?

  3. approfitto dei queste calde giornate di ottobre x portare la mia coniglia in quel campo adibito a fieno, dove io dall’inizio primavera a inizio primi freddi vado a raccogliere giornalmente l’erba da darle, ma ho notato che crescono alcune piante di ranuncolo tossiche x i conigli e con giornate di sole ma con vento faccio bene a portarla ?

  4. Prova a dare un’occhiata ai video che trovi nella sezione VIDEO qui sul sito. Ce ne sono alcuni che riguardano proprio l’alloggio esterno nelle 4 stagioni. Magari trovi qualche spunto utile.
    Essendo lui già abituato a vivere fuori, l’inverno non dovrebbe creargli problemi, con i giusti ripari. Se ha anche una tana sotterranea poi, ancora meno!

  5. In effetti ci ho pensato anche io…ma l’idea dell’inverno, la pioggia. anche con una casetta protetta, mi sembrerebbe di fargli un torto. Nel frattempo si è inselvatichito sempre di più ed è un po’ insofferente in casa, stanotte ha scavato nella lettiera tutta notte (non ho la gabbia)!
    Sono davvero indecisa…Provo a cercare qualche soluzione per l’esterno e se trovo qualcosa che mi dia sicurezza, ti farò sapere. Grazie mille del consiglio!

  6. Purtroppo Francesca, questa è anche un po’ una questione di carattere e di natura. Evidentemente il maschietto è più “coniglio” e la femminuccia più “umanizzata”.
    Un po’ come quando porti un bimbo al luna park e non vorrebbe più andare via e fa i capricci, così il tuo maschietto si trasforma in un selvatico che assapora ogni istante della sua vita all’aperto e non vorrebbe più rientrare in casa. Evidentemente il giardino è il suo elemento più che l’interno della casa. Come fargliene una colpa, del resto?
    E pensare al contrario? Invece che immaginare di non farlo più uscire se continua così, pensare di non farlo più entrare, ma lasciarlo nel suo habitat naturale che gli si confà maggiormente? Magari mettendo più in sicurezza il recinto, con una protezione anche superiore, di rete o di pannelli di qualche tipo (chiusi o grigliati, per impedire a eventuali predatori di poter entrare. Cosa ne pensi?

  7. Probabilmente è sia un po’ anomalo che un po’ cittadino 😉

  8. Proprio l’articolo che m’interessava! Ho due conigl di due anni, un diavolo e un’acquasanta!. Ho costruito un recinto di 20 mq in giardino, interrato, protetto, con in mezzo un nocciolo a fare ombra. Anche quando il tempo lo permette non voglio lasciarli fuori di notte per paura dei predatori notturni dato che vivo in campagna, quindi la sera vorrei riportarli in casa. La femmina salta nel trasportino in un nanosecondo (è una principessa! sospetto che tutta quella natura le rovini lo smalto!), ma il maschio… per portarlo dentro devo assoldare sempre un paio di persone! ha fatto una buca sotto la pianta e appena mi vede arrivare ci si fionda! non è sensibile ai richiami perchè è completamente sordo 🙁 e snobba la mela o qualsiasi premio!. Quando riusciamo a catturarlo e lo riporto in casa, torna tenerone e si fa accarezzare come al solito, ma fuori si trasforma in un coniglio selvatico. sono demoralizzata, se continua così innanzitutto chi mi aiuta a ripescarlo prima o poi si stancherà e sarò costretta a non farlo più uscire, il che mi dispiacerebbe perchè salta letteralmente di gioia all’aperto! Help!

  9. Ma al mi cucciolo non piace l’erba fresca sotto le zampe lui se lo porto in un prato lui mangiucchia un po ma poi x correre e saltare va sul marciapiede e se andiamo in montagna va solo sul sentiero tracciato (ovviamente si blocca quando vede il sole e si fa prendere in braccio fino alla zona di ombra successivo).
    E’ anomalo? O solamente “cittadino”?

  10. Il mio si è abituato già dopo pochi giorni al guinzaglio .
    Il giorno che lo presi lo lasciai libero in giardino , quando poi andai a riprenderlo per mettterlo in casa ….una saetta ! ( infatti mio marito lo chiama così ) .
    Iniziò a soffiare e fare versi forti e tremare . poi Accarezzandolo pian piano si calmò !

    i giorni dopo gli feci vedere il guinzaglio lasciando che si avvicinasse lui.

    alla fine si è abituato e gli piace ! Sta ocn me in giardino io sulla sdraio a leggere e lui li vicino disteso in relax !!! .

    poi di punto in bianco inizia a correre e adora nascondersi nei cespugli .

    per riprenderlo mi avvicino a lui e tiro un po’ il collarino ,a quel punto è lui che mi mette le zampette sul braccio e …preso ! 😉

  11. E’ molto bello il rapporto di enorme fiducia che tu e la tua coniglietta Igor siete riuscite a instaurare.
    Tengo però a precisare che, sebbene non sia un’eccezione riuscire a creare un così stretto rapporto d’affetto e amicizia con un coniglio, non è buona pratica movimentare questo tipo di animale in questo modo.
    Lo scrivo non per te, Miriam, che hai abituato la tua coniglietta a seguirti in tutti i tuoi spostamenti e che probabilmente sei stata molto fortunata ad avere una coniglietta come Igor che ha piacere a sperimentare ogni volta queste belle avventure, ma per tutto il resto della comunità.
    Igor e Miriam sono un’eccezione.
    I conigli sono animali diffidenti, timidi che non vanno tenuti sotto una campana di vetro per questo, ma che bisogna anche considerare nelle loro caratteristiche etologiche; che hanno sì bisogno e piacere di vivere esperienze più ampie che restare chiusi in casa o in giardino, ma che si possono anche molto stressare per i cambiamenti, gli spostamenti, la gente, i rumori, le luci ecc.
    Se portare in spiaggia il proprio coniglio per una piacevole esperienza negli orari in cui il sole non è ancora sorto o è già calato come fa Miriam (attenzione! I conigli soffrono incredibilmente il caldo e un ombrellone non è assolutamente sufficiente a evitargli un colpo di calore e la morte nei periodi davvero caldi) e in cui non c’è più folla può essere una volta tanto un bel modo per far vivere all’animaletto un’esperienza diversa, non è cosa buona portarlo durante il solleone, con tutto un andirivieni di persone, gli schiamazzi dei bambini ecc.
    Sconsigliati il centro commerciale, il cinema, il teatro e tutti gli spazi che richiedono che l’animale resti chiuso nel trasportino a lungo, che richiedano spostamenti in automobile o altri mezzi per poi arrivare in un luogo dove non può stare libero e tutti quegli spazi cosiddetti di intrattenimento/shopping che prevedono forti rumori, presenza di persone che vanno e vengono ecc.

  12. Ciao,la mia coniglietta Igor ha 4 anni ed è abituata sin da piccola ad uscire con me. Ha una sua borsetta per gli spostamenti:io la metto lì dentro e insieme andiamo, a piedi o in auto, a fare shopping,al supermercato,al cinema,al teatro,al ristorante,a casa di parenti e amici… Ama stare al suo interno e si affaccia per dare un’occhiatina… Ovviamente, quando sono al centro commerciale,è un continuo via vai di curiosi vicino al mio carrello!!! La porto insieme a me anche quando vado al mare,sugli scogli,nei mesi quando non fa ancora troppo caldo e non c’è troppa gente. Mi sono attrezzata con un piccolo ombrellone attaccato alla mia sdraio e una stuoia che metto sotto,acqua fresca e qualcosina da sgranocchiare… Così lei trascorre le ore sdraiata all’ombra a godersi la brezza del mare e di tanto in tanto fa brevi incursioni presso i vicini di ombrellone ,che oramai la conoscono bene e mi chiedono di lei se qualche volta non la porto con me. Quando ci fermiamo fino al tramonto, che è il momento della giornata (assieme al mattino presto)in cui lei è più attiva, si diverte a girare e saltare ovunque,a correre come una forsennata per tutti gli scogli alla velocità della luce ed è una vera gioia vederla così libera e felice in uno spazio tanto vasto. I dolori ovviamente iniziano quando dobbiamo tornare a casa:la devo rincorrere per almeno un quarto d’ora prima di convincerla a farsi prendere e rientrare nella sua borsetta per andare via! Lei si lascia rincorrere e poi ad un tratto si ferma aspettando che io mi avvicini per prenderla e quando sto per allungare le mie mani su di lei con un balzo ricomincia a correre e poi ancora si ferma finché non mi avvicino per poi allontanarsi di nuovo con un salto…e tutto ciò dura all’incirca un quarto d’ora. Insomma si riesce a tornare a casa solo quando lei lo decide perché è stanca e si ferma definitivamente aspettando che io vada a prenderla per rimetterla in borsetta!!!