Malattie gastrointestinali

 

Come al solito, la maggior parte delle patologie che coinvolgono il sistema gastrointestinale sono causate dalla dieta del coniglio.

Il modo migliore per prevenire ed evitare queste patologie infatti è una dieta ricca di fibre, che stimoli il passaggio del cibo ingerito attraverso il tratto gastrointestinale.
Se il coniglio assume troppi carboidrati sarà più facile che vada incontro a obesità e aumenterà il rischio di enterotossemia (un’intossicazione batterica causata da Clostridia e Escherichia coli che liberano potenti enterotossine nell’organismo).
Se la dieta è troppo ricca di proteine aumenta la produzione di ammoniaca nelle urine, che può aumentare il rischio di patologie respiratorie e oculari e portare ad una diminuzione dell’attività di coprofagia (cioè dell’ingestione dei ciecotrofi), con conseguente sovrapproduzione dei ciecotrofi stessi, che non vengono assunti e rimangono appiccicati al didietro del coniglio (la cosiddetta “sticky bottom syndrome“, ovvero “sindrome del fondoschiena impiastricciato“).

Ecco i principali problemi gastrointestinali:

Il blocco gastrointestinale

E’ chiamato anche stipsi o costipazione gastrointestinale ed è il problema più pericoloso di tutti.
Purtroppo è molto frequente nei conigli da compagnia e spesso porta alla morte, soprattutto se non viene riconosciuto in fretta e curato adeguatamente.

Il blocco intestinale è una riduzione più o meno grave della motilità intestinale, accompagnata da una serie di reazioni causa-effetto che portano rapidamente ad un peggioramento della situazione.

Il coniglio deve avere sempre lo stomaco pieno e tenere il sistema gastrointestinale in movimento.
Quando è in corso un blocco intestinale, il cibo che è nello stomaco resta fermo per molto tempo e per questo si asciuga e si secca. Più passa il tempo e più i contenuti del sistema gastrointestinale si disidratano, portando a un blocco completo. In questa circostanza noterai che la pancia del coniglio è molto dura al tatto.
In altri casi, il cibo bloccato comincia a fermentare e produce gas che riempiono stomaco e intestino (la pancia, più che dura, è gonfia).
Questo provoca naturalmente degli stati molto dolorosi, il coniglio digrigna i denti, non mangia, è apatico, se ne sta in disparte con le orecchie basse, deperisce, non defeca più e tutto ciò fornisce il terreno ideale per la moltiplicazione dei batteri.

Se il tuo coniglio si trova in questo stato CORRI dal veterinario!
Probabilmente gli farà delle flebo per reidratarlo, gli somministrerà un antidolorifico (che in casi di blocco leggero è sufficiente a risolvere il problema), prescriverà dei farmaci per favorire la motilità dell’intestino e scaricare il gas.

Se la temperatura del coniglio è troppo bassa, tienilo al caldo. Cerca di fargli fare un po’ di movimento, con cautela e attenzione, per favorire la ripresa del funzionamento intestinale.

La cura migliore è la prevenzione: la dieta del tuo coniglio deve basarsi su fieno, erba e verdura.
Spazzolalo durante la muta, in modo che non ingerisca troppi peli durante le normali operazioni di pulizia e non tenere il coniglio in gabbia! Deve muoversi, correre, giocare, saltare. Ecco che anche in questo il clicker training si rivela un efficace metodo: non solo di addestramento, ma anche di prevenzione delle malattie.

Non tenere MAI a digiuno il coniglio. Il digiuno può essere mortale per lui! Non aspettare più di 12 ore per andare dal veterinario e, se necessario, leggi come alimentarlo forzatamente.

Alimentazione forzata

Se il coniglio non mangia più da solo, dovrai alimentarlo tu con un alimento nutriente.
Ci sono prodotti specifici per questo e uno di essi è il Critical Care (Oxbow)

Puoi acquistarlo online a questi indirizzi:
www.oxbowhay.it
www.arcadelmasi.it
www.coniglioshop.it

Istruzioni:

Sciogli del pellet o il Critical Care in acqua e somministralo al coniglio con una siringa senza ago a piccole quantità. Usa una siringa grossa, altrimenti il composto si blocca; dai al coniglio il tempo di deglutire.
Devi dargliene circa 50 ml per chilo di peso, ogni 6 ore.

Diarrea

Se è leggera potrebbe essere causata da un alimentazione povera di fibre. Hai fatto attenzione che le verdure e la frutta che hai dato al coniglio non fossero troppo fredde o avariate?
Se il coniglio non è abituato a mangiare erba e verdura, ma è alimentato solo a cibi secchi ti consiglio di cambiare gradualmente l’alimentazione.

Ad ogni modo, è consigliabile una visita dal veterinario. Egli accerterà le cause della diarrea e ti darà la cura più corretta.

Enteriti

Ne esistono di tipi diversi:
L’enterite cronica si riconosce per la produzione abituale di feci di dimensioni eccezionali, spesso più umide del normale, talvolta accompagnate da muco. Si tratta in genere di disturbi del cieco che risulta teso e gonfio, accompagnati da infiammazioni del colon che produce eccessi di muco.
I conigli affetti da enterite cronica alternano tipicamente periodi di grande voracità a periodi di inappetenza. Spesso si osservano problemi nella produzione dei ciecotrofi, traditi dalla presenza di grosse feci semimasticate. Ciò avviene perché il colon prossimale non separa più le grosse particelle di fibra da quelle piccole e le feci che ne risultano sono una via di mezzo tra le normali feci dure ed i ciecotrofi, contengono infatti sia fibra che microrganismi.
Le cause delle enteriti croniche non sono chiare. Sono state tuttavia riscontrate associazioni con la presenza del protozoo dell’Encefalitozoonosi.

L’enteropatia mucoide è una patologia comune nei coniglietti giovani, più rara negli adulti ed associata in questo caso ad una dieta povera di fibre, a situazioni estremamente stressanti, ad obesità o ad una lunga terapia antibiotica dannosa alla flora batterica intestinale. É caratterizzata da una forte diminuzione della motilità del tratto del colon e dalla presenza in esso di abbondante muco.
I sintomi sono quelli tipici delle disfunzioni digestive: anoressia, depressione, diarrea, addome duro e dolente. Possibili anche problemi respiratori, anch’essi associati a secrezione di muco.

L’enteropatia mucoide è solitamente letale e spesso non si ha neppure il tempo di tentare una terapia aggressiva.

L’enterotossemia è un’intossicazione batterica causata da Clostridia spp che liberano potenti enterotossine nell’organismo. É più comune nei conigli giovani nei quali è più facile trovare nel cieco grandi quantità di glucosio, indispensabile a Clostridium spiriforme per produrre le tossine. Negli adulti la comparsa dell’enterotossemia, comunque molto rara, è associata invece ad una grave alterazione della flora batterica dovuta a stress, cambi bruschi di dieta, sbalzi di temperatura o a lunghe terapie antibiotiche non controllate.
Spesso l’unico sintomo è una diarrea molto liquida e marrone, ma la maggior parte delle volte compare quando è troppo tardi. All’autopsia il cieco risulta pieno di materiale liquido, gas e sangue uscito da ulcere della mucosa.

Il coniglio muore solitamente entro due giorni dall’insorgere dei primi sintomi.

Enterotossemia ed enteriti sono spesso associate e dipendenti tra loro.

Coccidiosi

I batteri Coccidia sono i più comuni parassiti dei conigli: sono microscopici protozoi monocellulari che si trovano normalmente nel tratto intestinale, nei dotti biliari e nel fegato di conigli ed altri animali, ma non tutti causano problemi: esistono dodici specie di Coccidi che infestano il coniglio, ma solitamente i conigli sani ne sono portatori senza manifestare il minimo sintomo.
Ci sono Coccidiosi intestinali e Coccidiosi epatiche.
Le Coccidiosi intestinali attaccano le cellule dell’intestino, in genere di conigli molto giovani. Spesso le coccidiosi di questi tipo  sono associate ad infezioni da Encefalitozoonosi, soprattutto nei conigli in via di svezzamento. I sintomi sono perdita di peso, anoressia, depressione e diarrea, tanto più marcati quante più oocisti il coniglio ha ingerito. Nei casi più gravi può sopraggiungere la morte per disidratazione o per complicazioni dovute ad infezioni batteriche secondarie.
La Coccidiosi epatica agisce al di fuori dell’intestino, attaccando i dotti biliari del fegato, ostruendoli; le sue oocisti di schiudono già nel duodeno, vengono assorbite dalla mucosa intestinale ed entrano nel sistema linfatico, raggiungono il fegato e le cellule dell’epitelio dei dotti biliari dove, rilasciando nuove oocisti, completano il ciclo. Le coccidiosi epatiche sono gravi patologie caratterizzate da forti perdite di peso, ingrossamento del fegato e diarrea. Possono colpire conigli di tutte le età.

Parassiti interni

Talvolta si possono vedere vermi trasparenti nelle feci e nell’ano.

 

In tutti questi casi devi rivolgerti  al veterinario, che saprà diagnosticare la malattia tramite l’analisi delle feci e saprà attuare la terapia corretta.

  61 Responses to “Malattie gastrointestinali”

Comments (61)
  1. salve…ho comprato un nano coniglio di eta 50 giorni,vaccinato per mononucleosi….io ho dato fieno,mangiava di notte…ma le feci da due giorni non ho vista una….ieri sera e morto(ho osservato solo due piccole paline con un po di mucus)sotto codina.La mia domanda dove ho sbagliato essendo primo coniglio-dovevo dare verdura o ancora no,poi abbiamo giocatto con lui quasi tre ore libero senza dare da bere e mangiare….grazie per la risposta per poter imparare dagli sbagli

  2. Cara Anna, sono immensamente dispiaciuta per il tuo coniglietto. Quanto aveva? Di che razza era?
    Il mio Yogurt se n’è andato all’età di 6 anni senza mai aver avuto nulla in precedenza. Mai un blocco, nemmeno accennato, mai problemi di nessun genere. Poi quel sabato sera del 9 novembre di 2 anni fa ha deciso che doveva volare sul Ponte dell’Arcobaleno per lasciare che io mi occupassi di un’altra creatura. E’ terribile quando se ne vanno senza darci alcun segnale, è triste che di punto in bianco la nostra situazione cambi, senza che veniamo interpellati, senza che possiamo fare nulla, ma, come ho scritto anche nel mio libro “Yogurt. Come un coniglio può cambiarti la vita”, credo che ognuno di loro arrivi nella nostra vita per insegnarci qualcosa, che riusciamo a capire solo dopo che se ne vanno, e quando ritengono di avercela insegnata, se ne vanno, per far posto al prossimo angioletto che in qualche altro modo ci cambierà la vita anche lui.
    Si cercano sempre colpe in queste situazioni, per giustificare, per dare una spiegazione a ciò che lì per lì non possiamo comprendere. Credo che tu non abbia fatto nulla di sbagliato. Credo che forse nemmeno il veterinario abbia fatto nulla di sbagliato e che forse è stata una decisione del tuo pelosino, chissà per insegnarti cosa – solo tu lo potrai capire. Se hai percepito la sua ultima espressione come un sorriso per dirti addio, con ogni probabilità era proprio un sorriso. Ma non voleva dirti “addio”, bensì rincuorarti del fatto che dove sta andando è un posto bellissimo, che prima o poi vi incontrerete di nuovo, ma soprattutto che, anche se in una forma diversa, lui è ancora con te, ogni giorno, ogni istante. Credimi, che se saprai osservare e ascoltare, ti capiterà molto spesso di percepire la sua presenza, perché il fatto che non sia più visibile ai tuoi occhi come lo era prima nel suo corpo, non significa che lui non ti veda e non sia comunque presente. Datti tempo. Ti abbraccio con affetto.

  3. Oggi è morto il mio amato coniglietto , il motivo? ?? Un mistero ! Mai avuto un problema, mangiava fieno e verdure .fino a ieri sera nessuno problema avevo solo notato che da un paio di giorni non beveva ma pensavo fosse per il freddo. Oggi l’ho trovato in un angolo senza forze ,non ha voluto mangiare cercava solo calore .Così sono corsa dal veterinario che mi ha detto :è disidratato , si sentono le ossa! Per me è stato un colpo ,non capivo io l’ho sempre curato come se fosse un figlio. Gli ha fatto una siringa con vitamine ma la temperatura era a 33 gradi,mi ha mandato a casa dicendo che dovevo tenerlo al caldo ma non mi ha dato altre terapie .io l’ho riscaldato in tutti i modi possibili ma diventava sempre più freddo, si contorceva, e poi ha iniziato ad aprire la bocca …alla fine una smorfia ma mi piace pensare che sia un sorriso per dirmi addio .Ora restano solo i perché. ..come sia possibile, forse il veterinario poteva fare di più. Cosa ho sbagliato?

  4. Cara Maria, bisogna portare il più in fretta possibile il coniglio dal veterinario. I sintomi descritti potrebbero essere imputabili ai coccidi, dei parassiti intestinali spesso presenti nei conigli cuccioli che si acquistano in negozio o in allevamenti poco raccomandabili e che possono portare alla morte se non trattati nel modo corretto e per tempo.
    Mai somministrare farmaci fai-da-te, ma correre di volata da un veterinario esperto in esotici, sia per la diagnosi corretta, sia per la somministrazione delle dosi di farmaco adatte.
    Spero di leggere al più presto notizie positive sul piccolo. Tienici informati.

  5. salve sono maria ieri ho acquistato un coniglio che aveva un po’ di diarrea ho dato l’antibiotico aviochina. ma presumo che abbia qualche dolore in quanto è stato tutto il giorno fermo cosa posso fare?????

  6. Ciao Chiara, ti capisco perfettamente; la mattina di Natale dello scorso anno il mio Lafayette se ne è andato dopo dieci anni. Ha avuto una vita lunga e felice, amato e coccolato, ma il dolore che mi ha lasciato andandosene non si è placato nemmeno a distanza di un anno. A volte piango ancora pensando a tutto l’amore che in dieci anni Lafy è riuscito a darmi, e a quanto mi manca. Questo Natale il mio fidanzato mi ha regalato un altro coniglietto nano, devo ancora fargli la vaccinazione anti vermi e ho una paura matta di tutto quello che può mangiare o ingerire…cerco di stare il più attenta possibile, lo lascio libero per casa e ho eliminato tappeti e tutto quanto lui può mangiare! Però sotto Natale abbiamo sempre l’albero ed il presepe, e lui sembra quasi farmelo apposta, ho predisposto una specie di barricata per non farlo entrare nel presepe ma lui riesce a saltarla comunque! Ho paura che mangi l’erba finta del presepe e che possa fargli male, mi sembra di dover aspettare un’eternità che il mio veterinario riapra per poterlo vaccinare!!! Per il momento però sembra aver buon appetito e fa feci regolari, solo stamani ne ha fatta una leggermente meno solida ma penso possa dipendere dal fatto che ieri gli ho dato un grissino (so che non gli fa bene, scusate!!!!) e ha mangiato qualche ciuffo di erba fresca nel giardino…. cerco di non fargli mai mancare il fieno, gli cambio l’acqua ogni giorno, ma ancora non ho inserito nella sua dieta insalata, carote e mele, vorrei prima aspettare che sia vaccinato! Comunque purtroppo questi animali sono così fragili che bisogna dargli la massima attenzione e curarli con estrema dovizia; so che non tutti sopravvivono dieci anni come Lafayette, ma se si trattano come meritano e non si sottovalutano visite dal veterinario, dieta e libertà ce la si può fare! Chiara ti sono davvero nel cuore, mi dispiace per la tua piccola amica…..

  7. Cara Chiara,
    purtroppo tutto quello che hai descritto è un caso piuttosto tipico di blocco intestinale.
    Il peggio, oltre al modo in cui il coniglio se ne va e ci lascia quando accade questo, è che risalire a una causa certa che abbia procurato il blocco è spesso molto difficile o impossibile. Anzi, molte volte si tratta di una concatenazione di più fattori che possono portare al blocco e talvolta nemmeno prevedibili.
    Un coniglio può andare in blocco per i motivi più svariati (singoli o legati assieme): dal troppo pelo ingerito per la muta e non correttamente gestito a livello di transito intestinale, all’ingestione di materiali specifici (carta, plastica, gomma, stoffa ecc); dal cambio di pressione atmosferica, a un disagio psicologico; da una verdura troppo fredda a cui non era abituato, a cause più complesse come infezioni o altri problemi non immediatamente riscontrabili; da un cambio di temperatura repentino, a un’alimentazione troppo squilibrata o scorretta.
    Sicuramente avete amato molto la vostra coniglietta, nonostante qualcosa fosse da migliorare (pane, biscotti, carboidrati di qualsiasi genere, cereali, semi, legumi non vanno mai dati al coniglio perché possono causare diversi problemi di salute; così come è da garantire la libertà, anziché la cuccia o la gabbia). Sicuramente l’avete seguita, le avete dedicato tempo, cure e attenzioni e vederla andare via così, in un modo così brutto, è terribile.
    Sono bene come potete sentirvi, perché nel novembre scorso ho perso il mio adorato Yogurt dopo 6 anni di amicizia incredibile e amore incommensurabile, e non passa giorno che non mi sciolga in lacrime al suo ricordo.
    Quello che hai descritto è il modo in cui i conigli se ne vanno, a prescindere dalla causa che li porta alla morte.
    Prima l’apatia, poi i sussulti, gli scossoni, lo svuotamento della vescica, i rantoli, il grido e infine la morte. Tutto nel giro di quanto? Sessanta secondi.
    Non si può fare niente. Non c’è niente che possa fermare lo strazio, loro e nostro, di questi momenti.
    Dopo, quando tutto torna al silenzio e alla quiete, restano solo le angosce, i turbamenti, i sensi di colpa, le classiche domande “Avrei potuto fare così”, “Si sarebbe dovuto fare cosà”… si prova ad attribuire la colpa a qualcuno o a qualcosa.
    Il dramma è che si nasce e si muore e non possiamo prevedere quando sopraggiungerà la morte.
    Qualche volta, le colpe ci sono; qualche volta i responsabili esistono e davvero le cose avrebbero potuto andare diversamente.
    Qualche altra volta invece, come nel vostro caso, nel mio, e in quelli di tanti altri, non c’è alcun capro espiatorio. Ed è la cosa più difficile da accettare :'(
    Un dato di fatto grave è che sono veramente molto rari i veterinari o le cliniche che garantiscono la reperibilità 24 ore su 24 e – guarda caso – queste cose succedono sempre nei weekend (anche Yogurt è morto di sabato sera).
    Possiamo fare una colpa di questo ai veterinari? Forse sì, forse no… è già tanto difficile trovare veterinari esperti in animali esotici seri e competenti per davvero. Nel settore, si stanno attrezzando, ma anche i veterinari vogliono avere una vita privata. Dovrebbero fare i turni, certo, ma se comincio a parlare di questo non ne usciamo più.
    La terapia seguita era probabilmente consona e voi siete stati formidabili nella cura della vostra coniglietta durante i giorni e le ore di malessere.
    L’avete accompagnata al trapasso nel migliore dei modi e di questo dovete solo essere fieri e grati, perché avete potuto starle vicino fino all’ultimo momento. Anche lei vi è grata di questo.
    Purtroppo, non vi resta che ricordarla caramente, consapevoli che avreste potuto migliorare qualche aspetto, ma anche consi del fatto che per lei avete fatto tutto quello che poteva essere fatto.
    Tenete a mente per la prossima volta (qualora decideste di regalare amore a un’altra creaturina e accogliere un nuovo coniglietto in famiglia) che la tempestività è tutto! Imparare a conoscere molto bene il proprio animale, per individuare il prima possibile i segni di sofferenza/malessere e correre dal veterinario una volta di più, piuttosto che una di meno, può – in qualche caso – fare la differenza.
    Vi saluto, con un grande dolore e con la piena e totale comprensione dei vostri sentimenti e della situazione.
    Mi dispiace davvero moltissimo per la vostra perdita.

  8. Salve,
    Quattro giorni fa la mia coniglietta non ce l`ha fatta.
    Diciotto ore prima della sua mancanza ha iniziato a non mangiare
    ne bere ne andare di corpo ed urinare più, aveva la pancia abbastanza gonfia e anche dura.
    Inoltre se ne stava in disparte e digrignava di tanto in tanto i denti.
    Inizialmente mia madre le ha somminiatrato un quarto di bentelan da 1 mg (se non erro era questa la posologia della pastiglia).
    Si è pensato al blocco intestinale.
    Dopo aver notato che i sintomi si protraevano abbiamo contattato
    uno dei medici dell`ambulatorio , spiegando i sintomi e riferendo della somministrazione.
    Purtroppo è accaduto tra sabato pomeriggio e domenica notte il tutto e i dottori non ricevevano. Il medico ci ha tranquillizzati dicendo che si sarebbe risolto proseguendo la cura con bentelan e somministrando solo fieno ed acqua tramite siringa.
    Oltre a questo aveva detto che in tal caso poteva solo fare una iniezione di antispastico ma col fatto che stava già prendendo cortisone non lo trovava necessario.
    Cosi abbiamo proceduto con la stessa posologia di cortisone ad intervalli di ore, in tutto tre dosi, qualche ml di acqua ed a una somministrazione al giorno con acqua ed olio di oliva per tentare di far riprendere la motilità intestinale, il giorno dopo abbiamo anche somministrato acqua e una punta di zucchero di canna integrale per tentare di darle un po di energia visto che da ore non mangiava piu.Preciso che da che ha iniziato a mostrare i sintomi la coniglietta non ha più mangiato nulla.
    Oltre a quanto detto, la abbiamo tenuta molto spesso in braccio in parte alzata, in parte sdraiata prona, sempre e comunque al caldo e per ore le abbiamo praticato dei massaggi ai lati e sotto la pancia da sopra e poi sotto.
    Sabato notte sul tardi la avevamo lasciata dormire in cuccia e la pancia risultava più sgonfia e ragionevolmente morbida.
    La mattina della domenica abbiamo trovato che non aveva mangiato ne bevuto ne fatto bisogni, pancia di nuovo un po gonfia ma non rigida come il sabato sera.
    Al che abbiamo contattato e trovato stavolta l’altro dottore ed ha detto di continuare cosi ed aspettare la mattina di lunedì per la visita.
    Durante la giornata abbiamo fatto in tutto due somministrazioni di cortisone, di tanto in tanto pochi millilitri di acqua semplice, una con olio e una con zucchero, ancora tanti massaggi e tanto calore. Dopo i massaggi la pancia risultava sempre più sgonfia e un po più morbida ma nient’altro. Altra cosa, al contrario del giorno prima non digrignava più i denti anche se invece era lasciata andare dalla debolezza e notato sia la sera del sabato che tutto il giorno dopo, tenendola in braccio che sbavava. La notte di domenica, avendola coricata in camera ho notato che ad un certo punto ha iniziato a muoversi bruscamente, cinque minuti dopo ha strollato alcuni secondi e se n`è andata. Ho trovato che a quel punto si era bagnata non molto di un liquido che dall’odore, dal colore sembrava proprio essere urina.
    Mi chiedo con grande dolore per tutto ciò ch`è accaduto cosa sia potuto succedere e nessuno, ovvero i medici in questo caso un n hanno saputo dirmi… Onestamente’non capisco. Oltretutto è orrendo che sia successo nel fine settimana e non avere avuto la disponibilità adatta al caso da nessuno che potesse aiutarci.
    Specifico, la coniglietta non aveva mai avuto problemi e malattie di alcun genere in precedenza, non era sterilizzata, aveva quattro anni, era una nana ariete un po in carne, aveva avuto i sintomi di astenia, ed inappetenza una volta ma nel giro di qualche oretta si era risolto tutto. Altra cosa, purtroppo viveva in cuccia e di tanto in tanto gli davano dei pezzetti di pane o biscottini, oltre a mangiare fieno, frutta e verdure fresche e semi.
    Grazie per eventuali risposte.

  9. le conigliette non avevano più di 1 anno. Il mio compagno quando si accorse che la seconda stava morendo (io ero al lavoro) ha provato a palpare lo stomaco per sentire se avessero ingerito qualcosa di solido di duro a quel punto la coniglietta ha iniziato a espellere feci !

  10. Ciao Deborah, mi dispiace molto che siano morte entrambe le tue conigliette, ma dubito che sia stata la carota ad avere questo effetto.
    Quanto avevano le piccole? Da quanto tempo le avevi in casa? Erano vaccinate?
    Prima mangiavano normalmente o era già qualche ora che non avevano appetito?
    Potrebbero essere morte di blocco intestinale, ma non essendo una cosa contagiosa, dubito anche che sia stato questo. Più probabilmente erano entrambe affette da coccidiosi, se erano ancora molto piccole, oppure da mixomatosi o mev, se non erano vaccinate…
    Se pensi di accogliere altri conigli in casa, ti suggerisco di portarli da un veterinario esperto in esotici il giorno dopo che li porti a casa, per far esaminare lo stato di salute generale e le feci. E mi raccomando, appena saranno in età (3/4 mesi), di procedere con i vaccini e poi, successivamente, con la sterilizzazione (anche se sarà un coniglio singolo o due dello stesso sesso).

  11. ciao , io avevo 2 conigliette nane , 2 sorelline. arrivai ieri sera a casa dal lavoro e la trovai distesa nella gabbietta morente. la sorellina sembrava stesse bene ma il giorno dopo anchessà venne a mancare . prima di morire mangiarono 1 carota ma potrebbero essere le carote la causa della morte ? gli devo dare solo fieno?

  12. Ciao Giusi, macchie bianche nell’occhio possono essere problemi oculari che possono portare anche alla cecità, oppure potrebbero non significare nulla ed essere una caratteristica “estetica” del tuo coniglio. Hai portato ancora il coniglio dal veterinario per le normali vaccinazioni? Gli hai mai parlato di questo problema? Io non sono veterinaria, quindi non so indicarti con certezza di cosa può trattarsi, ma in qualsiasi caso, ti suggerisco di far visitare il tuo coniglietto al più presto da un veterinario esperto in esotici, affinché possa dirti di cosa si tratta. Tieni presente che a seconda dell’età dell’animale possono presentarsi problemi più o meno gravi collegati con la vecchiaia (quanto ha il tuo coniglio?) e che comunque, anche in caso di perdita della vista da uno o da entrambi gli occhi, un coniglio può vivere bene ugualmente (con qualche piccola attenzione).
    Vai dal veterinario e consultati con lui e poi magari facci sapere il risultato della visita, affinché possa essere di aiuto anche ad altri che seguono questo sitlog 😉
    Quanto al video per l’addestramento, non so bene a cosa ti riferisci.
    Se ti iscrivi alla newsletter del sito, lasciando il tuo nome e il tuo indirizzo email nel modulo che trovi sulla destra, riceverai le 15 lezioni del mini corso gratuito su come addestrare il tuo coniglietto in pochi semplici passi direttamente nella tua casella di posta elettronica.
    Per quanto riguarda i video invece, ne pubblico uno ogni mese in cui rispondo alle domande più frequenti che mi fanno le persone che hanno un coniglio o desiderano averne uno. Trovi il video del mese sempre a destra, sotto al modulo di iscrizione e poi da lì puoi accedere anche alla play list con i video dei mesi precedenti…
    Ciao ciao e buon clicker training!

  13. Il mio coniglio é un testa di leone sin da piccolo ha sempre avuto una piccola macchia bianca nell’occhio ma crescendo è diventata più grande sai cosa può essere?
    Anche a me interessa il mini video per l’addestramento puoi darmi più notizie?
    Ciao Giusi

  14. Grazie Eleonora del feedback 😉 Sono contenta che il video di marzo ti sia stato utile!
    Per manualetto di addestramento intendi le lezioni del mini-corso citate nel modulino di iscrizione colorato?
    Lasciando il tuo nome e il tuo indirizzo email (come ho già visto che hai fatto) riceverai tutte le lezioni gratuitamente direttamente nella tua mail 🙂 Più facile e veloce di così.. Nessuna spedizione, nessun tempo di attesa per ricevere il materiale, nessuno spreco di carta, tante risorse in più per il pianeta 😀
    Da domani già riceverai la prima lezione.
    Buonissima Pasqua anche a te e ai tuoi pelosi!

  15. il comunicato video di marzo è stato molto esauriente. grazie davvero. se puoi mandarmi il manualetto di addestramento conigli nani te ne sarò grata.e comunque te ne faccio richiesta postale via e mail. ok? buona pasqua e buona compagnia con i nostri amici pelosetti!!! ciao ele

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