Ott 082013
 

 

Come dicevo nel precedente articolo, prima di procedere con un inserimento, dovresti assicurarti che i conigli siano sterilizzati e aspettare almeno 15-20 giorni dall’intervento, innanzitutto in modo da permettere agli animali di rimettersi completamente dall’operazione, ma anche da dare il tempo all’organismo di smaltire definitivamente gli ormoni sessuali presenti nel corpo. Questo lasso di tempo è ancora più importante per i maschietti, perché un coniglio maschio può essere ancora fertile nelle due settimane successive alla sterilizzazione, perciò potrebbe ancora ingravidare la coniglietta femmina se tentassi fin da subito l’inserimento.

quattro conigli che convivono insieme

foto tratta da: lavocedeiconigli.it

Molte persone mi scrivono raccontandomi che erano davvero piene di buone intenzioni, hanno adottato un coniglietto, lo hanno portato a casa e lo hanno messo insieme al coniglio che avevano già pensando che tutto filasse liscio, che l’amore sbocciasse automaticamente. D’altronde sono entrambi conigli!
Purtroppo, come ho già scritto in articoli precedenti, queste belle speranze e questa scontata fiducia spesso si trasformano nella cruda realtà: due conigli che si attaccano, si azzuffano, si strappano il pelo, si mordono e si graffiano e possono farsi veramente del male.

Inoltre, ciò che non tutti sanno è che i conigli non dimenticano le cose facilmente. Non dico che serbino rancore, ma sono piuttosto permalosi e hanno sicuramente una buona memoria: una lotta o un combattimento aggressivo possono pregiudicare le future possibilità di inserimento.

Ecco perché prima di pensare di introdurre un nuovo coniglio in un nucleo famigliare già esistente è opportuno che ci pensi bene, che ti informi e ti prepari su quali possono essere gli sviluppi e le procedure di inserimento. Datti tempo e fai le cose per bene: assicurati che il coniglio (o i conigli) che introdurrai abbia un carattere potenzialmente compatibile con quello (o quelli) che hai già e che tutti i soggetti (sia quelli che hai già in casa, sia quelli vuoi inserire) siano tutti sterilizzati da almeno tre settimane.
Così avrai almeno la certezza di fare i passi giusti nella direzione di un inserimento e un’integrazione felice ed efficace.

Come scegliere il sesso dell’animale da inserire

Come dicevo nello scorso articolo, la cosa migliore nel caso tu voglia formare una coppia è quella di mettere insieme un coniglio maschio con una coniglia femmina, perché le coppie eterogenee sono quelle che hanno le maggiori chance di riuscita (e in tempi relativamente brevi).

Purtroppo però non è sempre facile sapere cosa introdurrai davvero: se il coniglio è troppo giovane (fino ai 3 mesi) è difficile verificarne il sesso in modo preciso (i maschietti infatti hanno i testicoli retrattili e quindi invisibili; spesso è facile confonderli con le femminucce, specialmente se non si ha un occhio sufficientemente allenato o se non si hanno diversi cuccioli da confrontare tra loro); a volte, gli stessi allevatori o le stesse associazioni danno in adozione conigli giovani che non sanno con certezza se siano maschi o femmine; i commercianti (spesso ignoranti in materia) non sempre sanno bene cosa vendono e non è raro che il timido coniglietto che ti è stato “spacciato” per maschietto si riveli, da grande, una tremenda femminuccia.

Ma vediamo insieme, come dati più o meno oggettivi (basati sulla maggioranza delle esperienze e non da prendere alla lettera o come assoluti), come funzionano le varie possibili abbinate:

  • maschio + femmina = l’accoppiata migliore e con ottime prospettive di riuscita; spesso l’amore sboccia a prima vista, anche se non è automatico che avvenga sempre.
  • femmina + femmina = va a fortuna: a volte l’inserimento è semplice, ma nella maggior parte dei casi litigheranno.
  • maschio + maschio = va a fortuna: a volte l’inserimento è semplice, a volte difficile; solitamente litigano e si azzuffano per il primo periodo e poi riescono a trovare una sorta di equilibrio (magari semplicemente stando alla larga l’uno dall’altro o ignorandosi). Ad ogni modo, l’integrazione non è impossibile.
  • due cuccioli (< 3 mesi, indipendentemente dal sesso) = inserimento piuttosto semplice.
  • tre o più conigli = varie difficoltà che dipendono dal sesso, dal carattere e dal fatto che almeno due tra i conigli siano già integrati o meno.
  • cucciolo + adulto = qualche difficoltà, ma se il coniglio adulto è particolarmente docile e tollerante ci sono buone prospettive di riuscita.
  • quando a casa c’è già un coniglio = è più facile inserire una femmina in una casa dove c’è già un maschio che portare a casa un maschio a una coniglia femmina “padrona” del territorio casalingo.
  • portare a casa due conigli “nuovi”, non integrati fra loro, contemporaneamente (un giorno di distanza può fare già la differenza!) = integrazione positiva molto probabile, anche se sono dello stesso sesso. Solitamente la novità dello spazio mai condiviso prima è sufficiente a “fargli fare amicizia” spontaneamente, a sostenersi a vicenda (come la gita in macchina nello scatolone, anche se meno stressante 🙂 )
Cosa puoi aspettarti al primo incontro
conigli sdraiati uno accanto all'altro

foto tratta da: conigliosolidale.forumfree.it

  • Colpo di fulmine. Amore a prima vista. Se succede, se li vedi che si avvicinano l’un l’altro, si leccano, sfloppano l’uno accanto all’altra, prova a metterli o lasciarli nello spazio che condivideranno ogni giorno e in cui vivranno quotidianamente. Se tutto procede bene e non li vedi mai azzuffarsi o rincorrersi o montarsi (o altri segnali di pericolo) non devi fare nient’altro che metterti a sorridere e fare qualche salto di gioia. 😀
  • Tentativi di amicizia: avvicinamenti e allontanamenti; leccatine e simulazioni di accoppiamento. Osserva i conigli quando sono insieme e separali quando non puoi essere presente a sorvegliarli. Se non assisti a rincorse o combattimenti, molto probabilmente andranno presto d’accordo.
  • Tentativi di accoppiamento. Se il maschio sterilizzato tenta di montare la femmina e alla femmina non importa granché (si lascia montare senza ribellarsi) con ogni probabilità l’integrazione fra i due sarà presto definitiva e positiva. Se la femmina si ribella e si allontana non è ancora un grosso problema. Se invece la femmina si ribella e diventa aggressiva nei confronti del maschio, preparati a un processo di inserimento più lento e impegnativo.
  • Uno tenta di mordere l’altro e l’altro scappa. Se assisti a episodi di questo tipo, assicurati che il coniglio che subisce non restituisca in qualche modo all’altro il comportamento aggressivo e che non resti ferito. Se invece il coniglio che subisce si limita a scappare, stai ad osservare e aspetta. Se uno dei due conigli viene ferito, separali subito e procedi con l’inserimento più lentamente, per tappe (vedi articolo precedente) e se uno risponde agli attacchi preparati anche in questo caso a un processo di inserimento e integrazione più lento e impegnativo.
  • Aggressività e combattimenti. Quando due conigli estranei l’uno all’altro litigano, si azzuffano, si picchiano e si aggrediscono, preparati a un luuungo periodo di inserimento.
    Nel caso in cui i due conigli prima andassero d’accordo e poi, di punto in bianco, per qualche motivo, si mettono a litigare… sappi che dovrai separarli per un po’ e riproporre le tappe dell’inserimento daccapo.
Il tuo ruolo nell’inserimento: crea esperienze positive!

I conigli sono animali estremamente territoriali. I conigli manifestano la propria territorialità con comportamenti tipici: disseminano palline per marcare il territorio, delimitare i confini del LORO territorio, spruzzano urina, sfregano il mento, scavano (anche nel pavimento di marmo, quasi cercassero il petrolio!), corrono in cerchio e combattono.
In natura, i conigli maschi tendono a difendere ampi territori mentre le femmine si concentrano più sul nido e sui cuccioli (limitatamente all’allattamento e alla sicurezza della tana, perché le coniglie sono tra gli animali che meno si dedicano alle cure parentali).
I nostri conigli domestici provengono da anni di selezioni e sono quindi “per natura” meno selvatici e più “casalinghi”. Tuttavia, anche se sono sterilizzati e quindi gli ormoni sessuali della territorialità sono completamente assenti, possono comunque continuare a manifestare comportamenti territoriali (anche se in maniera meno marcata e con minore frequenza). Ce li hanno scritti nel DNA!

Non pretendere mai di cambiare un coniglio o di cancellare e riscrivere il suo DNA.
Tieni invece ben presente questo dato di fatto se e quando decidi di introdurre un nuovo elemento per far compagnia al peloso che hai già ed eventualmente usalo a tuo vantaggio 🙂
Quello che dovrai e vorrai fare affinché l’inserimento vada a buon fine il prima possibile è di eliminare ogni possibile causa che richiami e fomenti il comportamento territoriale naturale innato nei conigli.

Ecco perché allora diventa importante praticare le sessioni di inserimento in un territorio “neutro”, sconosciuto a tutti i soggetti coinvolti, non ancora “territorializzato”.

coniglietti che si annusano e leccano a vicenda

foto tratta da: petsparadise.it

Ed ecco perché diventa importante provare a ispirare, comunicare, instillare associazioni positive nei conigli: prova a creare tu per loro delle situazioni positive, di cui possano avere un buon ricordo, un’associazione costruttiva. Situazioni in cui i conigli possano stare a stretto contatto, sentire l’uno il corpo dell’altro, annusarsi, mettersi naso a naso, leccarsi il pelo a vicenda… Situazioni di “condivisione forzata”.
Attenzione: in questo caso non sto parlando di costringere con la forza i conigli ad accettarsi; non sto parlando di violenza psicologica.
Queste situazioni create ad hoc sono positive perché i conigli non si associano l’un l’altro con lo stress (come nel caso del giro in macchina per esempio), bensì si associano l’un l’altro con il senso di sicurezza che ricevono e assimilano.
Quindi puoi capire da te che se combattono o si aggrediscono assoceranno QUEI brutti ricordi l’uno all’altro e si ricorderanno per sempre di essersi/essere stati aggrediti.

Ecco spiegato anche perché il clicker training funziona bene negli inserimenti, se condotto ad arte: è un metodo che agisce sul condizionamento, sul rinforzo positivo e accelera i processi di apprendimento. Quale strumento migliore dunque per creare ricordi ed esperienze positivi nel minor tempo possibile?

Alcuni suggerimenti finali
  • Se puoi per via delle tue risorse e se l’associazione, l’allevamento o il negozio in cui vai a prendere il coniglio che vuoi inserire  te lo permettono, porta il coniglio (o i conigli) che hai già insieme a te a conoscere la futura new entry, così potranno condividere il loro primo viaggio insieme verso casa.
  • Dedica almeno 20-30 minuti al giorno all’inserimento. Assicurati che le sessioni di integrazione avvengano ogni volta in uno o più luoghi neutri e di essere sempre presente fino ad inserimento definitivo, altrimenti potrebbero ritrovarsi da soli ad aggredirsi mentre tu non ci sei. Se non manifestano atteggiamenti aggressivi puoi anche lasciarli da soli nell’area che hai deciso di usare per l’inserimento, ma assicurati di poterli sempre controllare con la coda dell’occhio per poter intervenire se necessario. Finché l’inserimento non è completato, non lasciarli mai soli nello stesso territorio (anche se neutro) se tu non sei fisicamente presente in casa.
  • Prova a variare le condizioni e a creare ogni giorno occasioni e situazioni diverse: una volta un po’ più stressanti (come il viaggio in macchina nello stesso trasportino/scatolone, oppure entrambi messi sulla lavatrice funzionante e in movimento…), seguite da fasi più ordinarie (come una nuova stanza della casa). Così facendo, li abituerai ad adattarsi a varie situazioni senza che si distraggano a saltarsi addosso.

Di solito, nessuno di questi suggerimenti funziona da solo e/o immediatamente.
Dedicati un po’ ogni giorno all’inserimento e nel resto del tempo fai in modo che si possano vedere l’un l’altro (ecco perché dividere due stanze con un cancelletto a sbarre affinché i conigli si possano vedere è meglio che tenere i due conigli in due stanze chiuse separati).
Più tempo dedicherai all’inserimento e maggiori e più rapidi saranno i progressi (il clicker training può essere un valido acceleratore di risultati).

 

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  16 Responses to “Inserimenti: la coppia e oltre…”

Comments (16)
  1. Cara Laura,
    no, non è possibile anticipare i tempi, anzi, a 5 mesi potrebbe essere comunque presto effettuare la sterilizzazione e sarebbe meglio attendere i 6 mesi di entrambi.
    Nel frattempo può organizzare la casa separando due zone con un recinto, o un cancelletto per bambini (di quelli che si montano alle scale o alle porte), in modo da tenere il maschio da una parte e la femmina dall’altra, entrambi liberi, ma in modo che possano sdraiarsi vicini, annusarsi, sentirsi e percepirsi anche a distanza, vedersi ecc.
    In questo modo li terrà in contatto, ma senza che si possano fare del male.