Ott 102010
 

Ahi ahi, l’autunno è già iniziato da tempo e, non so tu, ma io non lo sopporto proprio! Come cascano le foglie dai rami e le castagne dagli alberi a me l’autunno fa cascare i capelli… Che tristezza!
Il problema è che non cascano solo a me, ma anche al mio amato Yogurt!Diciamo la verità: i conigli perdono il pelo più o meno durante tutto l’arco dell’anno, ma ci sono due stagioni che non concedono alcuna pietà a divani, poltrone e angoli del pavimento: la primavera e l’autunno.

Ci hai già fatto caso?
L’autunno ha già bussato alle porte da qualche settimana ormai e il mio coniglietto non ha avuto scampo: fiumi di ciuffi di pelo hanno già cominciato ad inondarmi la casa!

Il periodo della muta è un momento delicato per tutti quanti: per noi, per questioni di “mestieri e pulizie domestiche”, ma anche per i nostri amici conigli.

In primavera il coniglio si libera del sottopelo autunnale-invernale, per lasciar spazio a un pelo più giovane, sottile e fresco per affrontare l’estate. Il cambiamento si vede soprattutto nei conigli col pelo scuro, perché sul manto si formano dei veri e prori buchi, delle chiazze di pelo nuovo più rado e corto, che pian piano che si avanza verso l’estate si ingrandiscono.

In autunno invece il pelo estivo cede il posto a quello autunnale-invernale; il sottopelo si fa morbido, più fitto, soffice e caldo per aiutare il coniglio ad affrontare e superare il freddo dell’inverno.

Per noi padroncini i problemi sono relativi: basta armarsi di tanta pazienza e di aspirapolvere.
Per il nostro piccolo amico invece, nonostante la muta sia una fase naturale, può esserci qualche problema in più: primo fra tutti, il fatto che il coniglio, pulendosi in continuazione, può ingerire molto pelo. L’ingestione eccessiva di pelo potrebbe causare un rallentamento delle regolari funzionalità gastro-intestinali, che potrebbero portare ad un principio di blocco gastro-intestinale.

Ma non solo: durante il periodo della muta si abbassano anche le difesse immunitarie e il nostro piccolo amico è più esposto a malattie e raffreddamenti.

Come si può quindi gestire al meglio questi delicati periodi dell’anno e aiutare il nostro morbidissimo amico a superarli con i minimio disagi?

L’unica cosa da fare è impugnare una spazzola e spazzolare, spazzolare e ancora spazzolare.
Tutti i giorni. Anche più volte al giorno se il nostro amico ha il pelo particolarmente lungo è di razza d’angora.

Ricordati sempre che la pelle del coniglio, sebbene sia spessa e dura da penetrare, è comunque molto sensibile e delicata. Devi perciò fare un po’ di attenzione agli strumenti che utilizzi per spazzolarlo e a come li usi.
La spazzola dovrebbe essere a setole morbide, in modo che non vada a fare del male al coniglio, ma che allo stesso tempo sia efficace e asporti più pelo morto possibile.
Un comune cardatore per i cani può funzionare molto bene, a patto che lo usi con grande delicatezza e attenzione, perché gli uncini possono ferire ed escoriare la pelle del coniglio.

C’è un piccolo problema nella pratica della toelettatura: alla maggior parte dei conigli non piace affatto essere pettinati! Tuttavia devi insistere, perché ne va della loro salute. Il clicker training può essere molto utile anche in questo particolare caso!

Il coniglio dovrebbe già essere abituato all’uso del clicker, in questo modo puoi usare il clicker e le ricompense per fargli pesare di meno le operazioni di toelettatura.

Ti basterà prenderlo in braccio o poggiarlo su un ripiano (un tavolo, la gabbia stessa, una sedia; l’importante è che non sia pericoloso per lui, che sia sufficientemente ampio e confortevole e che non lo faccia sentire “alle strette”) e cliccare e ricompensarlo.
Poi, cliccare e ricompensarlo ad ogni spazzolata accolta di buon grado. Così facendo, comincerà ad associare anche la toelettatura con qualcosa che gli fa meritre le ricompense e in un paio di volte potrai anche liberarti del clicker, dedicandoti solo a prestragli attenzioni e cure.
All’inizio magari comincia a levargli il pelo morto con le mani, accarezzandolo. E’ un buon modo per metterlo a suo agio. Si sentirà coccolato e non comincerà subito a cercare di fuggire dalla spazzola come se fosse una tortura. Clicca e ricompensalo; sarà già meglio predisposto ad accettare di essere manipolato, pettinato e “sciuffato”.
Poi clicca e premialo al primo colpo di spazzola e, ancora, a ciascuna spazzolata a cui accetta di sottoporsi.

Magari non diventerà un fan accanito del cardatore e della toelettatura, ma sicuramente diventerà un’operazione  un po’ più piacevole per lui e un po’ più agevole per te.

Soffermati molto sulla parte posteriore del coniglio, perché è lì che perde solitamente più pelo e se necessario “sciuffalo” a mano.

Io passo dei quarti d’ora interi a “sciuffare” Yogurt e, ad essere sincera, non mi pare che detesti sul serio queste operazioni!
In certe zone noto spesso dei ciuffi di pelo che sono visibilmente già staccati dalla pelle, ma ancora “incastrati” tra gli altri peli. Mi basta afferrarli con la punta delle dita e tirare leggermente perché vengano via. Non gli faccio alcun male, anzi, contribuisco ad accelerare la delicata fase della muta e per questo Yogurt mi ringrazia sempre con tantissime leccatine.

Oltre alla spazzola e alle mani nude puoi anche usare dei guanti di gomma, come quelli che si usano in cucina, o una spazzolina di gomma, come quelle che si usano per fare i massaggi, ma fai attenzione perché la gomma attira i peli del coniglio e si appiccica, perciò, accarezzandolo con essa, potresti tirargli e strappargli il pelo vivo e potresti quindi dargli fastidio o fargli male.

Infine devi fare attenzione a un’ultima cosa: durante la muta assicurati che il coniglio si alimenti normalmente (cioè regolarmente) e che la sua dieta sia ricca di fibre. Magari aumenta le quantità di verdura fibrosa, senza scordare però anche la giusta quantità di vitamine (sono presenti in peperoni, carote, ma anche frutta). Non fargli mai mancare il fieno, anzi dagliene più del solito. Esso infatti, poiché ricchissimo di fibre, garantisce la regolarità gastrointestinale e previene le possibilità di blocco.
Se vedi che durante la muta il tuo piccolo amico peloso mangia meno, perde l’appetito o se noti qualsiasi altra cosa “anomala” portalo a far visitare da un veterinario esperto in conigli. Potrebbe infatti trattarsi di un rallentamento del tratto gastrointestinale ed è necessario agire immediatamente per scongiurare un principio di blocco, che per un coniglio può essere fatale.

Detto questo, ti saluto e mi accingo al quotidiano quarto d’ora di sciuffamento 😛

Yogurt! Vieni qui pelosone! Dai che facciamo due coccole e ti pettino un po’…

Scappo, perché è già arrivato! Buona toelettatura e buona muta a tutti i ‘nigli! Ciao!

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