Feb 112012
 

Ehy, ricordi quando da bambino hai imparato a allacciarti le scarpe? Magari è passato un po’ di tempo e i tuoi ricordi non sono più così vividi…

E ti ricordi invece di quando hai iniziato a scrivere a macchina o al computer? Io fin da bambina immaginavo di fare la giornalista e scrivere articoli e scoop con la macchina da scrivere di mia nonna. Poi, con l’avvento dei computer, ho dovuto imparare ad usare la tastiera e me la cavavo abbastanza bene, ma guardavo sempre le lettere sulla tastiera, per essere sicura di battere i tasti giusti.
Poi un giorno, quando già ero all’università, la docente di un corso molto interessante ci disse che dovevamo prendere appunti non a penna, ma direttamente a computer e in quel momento mi sono sentita bene e sicura.
Non ero per niente preoccupata, al contrario di alcuni miei compagni di corso, che col computer non avevano tanto feeling.
Loro temevano di non essere in grado di battere i tasti abbastanza veloci e di perdere qualche nozione; come se non bastasse, dovevamo anche osservare alcuni documenti proiettati su un telone con la lavagna luminosa, quindi non c’era tanto tempo per osservare i tasti sulla tastiera.

Perché io non ero preoccupata?
Perché mentre scrivevo la tesina di maturità delle scuole superiori, qualche anno prima, mi ero talmente esercitata a scrivere con il computer senza guardare i tasti che ormai potevo picchiettare sulla tastiera ogni lettera, parola o frase al passo e senza sbagliare a scrivere (o quasi)!

Cosa voglio dire con tutto questo? Che facendo un po’ di pratica, giorno dopo giorno, ogni cosa che sembra difficile diventa improvvisamente fattibile e facile.
Lo stesso vale con il clicker. All’inizio può sembrare difficile da usare, non tecnicamente, ma per il rispetto e la gestione dei tempi, ma pian piano, con un pochino di pratica, diventa qualcosa di semplicissimo in cui puoi diventare esperto!

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