Nov 152018
 

Riconoscere e attribuire ai comportamenti del coniglio il giusto significato

coniglio dietro la tenda

fonte: carita47.tumblr.com

Capita che un giorno il tuo coniglio, che quando aprivi il frigorifero in cucina si scapicollava per avere un contentino, facendoti credere che avesse dei super poteri magici per percepire l’apertura del frigo dall’altra parte della casa, rintanato dov’era dietro l’armadio, non compaia nemmeno all’orizzonte.
Oppure capita che quel coniglio che fino al giorno prima aveva sempre fatto i bisogni in lettiera, di punto in bianco e senza una apparente spiegazione, cominci a sporcare ovunque; o che quel coniglio che aveva trovato il suo posticino preferito tra le gambe della seggiola parcheggiata davanti alla tua scrivania, non ci voglia più mettere zampa.

Perché succede questo? Perché i conigli cambiano comportamento improvvisamente, senza chiare spiegazioni?

I proprietari di conigli spesso non sanno riconoscere quando interviene un nuovo criterio che giustifica un comportamento.

A volte il nuovo criterio può essere qualcosa di piccolo, di apparentemente insignificante, ma è spesso fondamentale saper riconoscere che cosa è cambiato e ha prodotto un cambio di comportamento nel coniglio e saper abbassare e riadattare le proprie aspettative in molteplici circostanze.

Per esempio: un bel giorno acquistiamo e piazziamo nel corridoio, per il quale il nostro coniglio passa tutti i giorni per andare dalla camera da letto alla cucina, una fantastica libreria, che ci permetterà di ordinare tutti i libri della nostra biblioteca domestica. Siamo così contenti e soddisfatti!

Alla sera, dopo che il peloso è stato tutto il giorno in camera da letto, lo chiamiamo in cucina per la pappa e lui non viene. Pensiamo che non abbia fame o preferisca stare a riposare. Che senta il tempo. Il cambio stagione. Sarà la muta che lo stressa… Gli portiamo qualche fogliolina sotto al letto e se la gusta tranquillamente. Torniamo in cucina, ma il coniglio non ci segue. Ci sembra strano, ma non gli diamo poi così importanza. Sarà un momento un po’ così… Il giorno dopo però si ripete la stessa scenetta e il giorno dopo, ancora.

Improvvisamente, il nostro coniglio preferisce stare in camera da letto.

Non ce ne accorgiamo subito, abbiamo bisogno di qualche giorno per capire che effettivamente il nostro coniglio non passa più dal corridoio come prima. Dobbiamo chiamarlo, cercare di catturare la sua attenzione, cercare di convincerlo, a volte prenderlo e sollevarlo di peso, perché sembra proprio che lui in cucina non ci voglia più venire. Se ne sta sotto il letto, raccolto a pallina ed è felice di vederci quando passiamo di lì per prendere o portare qualcosa e ci abbassiamo per accarezzarlo. La notte salta sul letto e dorme in fondo ai nostri piedi. È affettuoso come al solito, ma non è propenso a uscire da questa sua tana per seguirci in cucina, seppure quello sia il luogo deputato al cibo.

homer simpson urlo di munch

fonte: astoria-rust.blogspot.fr

E comincia il trip: sarà malato? Non starà bene? Perché non ha appetito? Se non mangia, non spallina e poi si blocca. Sono già tre giorni che sta così: devo portarlo dal veterinario. E finiamo per stressarci noi e per stressare il coniglio.

Non siamo in grado di riconoscere che il problema risale a quando tre giorni prima abbiamo montato quella bellissima libreria nuova nel corridoio e che per il nostro coniglio ha significato l’introduzione di una novità, di un nuovo criterio da analizzare e valutare.

Introduciamo un nuovo oggetto in casa, per altro gigante, e ci aspettiamo che per il nostro amico coniglio non cambi nulla, ci aspettiamo che reagisca perfettamente, come se nulla fosse.

In realtà qualcosa di diverso c’è eccome! Quella libreria enorme fa un’enorme differenza per il coniglio e abbassare la nostra aspettativa che per lui non abbia significato, magari lo stesso significato che le attribuiamo noi (è bellissima, tiene tutto in ordine, è funzionale, come può essere un problema?), e riconoscere che c’è un nuovo criterio di valutazione dell’ambiente può essere di enorme aiuto.

L’animale che ha un po’ più di esperienza o che è più aperto (come alcuni esseri umani) alle novità, impara a generalizzare l’ambiente e il contesto e, proprio con l’esperienza, può essere in grado di adattarsi a un nuovo criterio in qualsiasi circostanza, ma se questo non accade, cerchiamo di ascoltare il nostro coniglio, perché ci sta dicendo che c’è qualcosa di diverso dal solito e che lo mette a disagio.

Ora, pensa a tutte le situazioni a cui sottoponiamo il nostro coniglio, aspettandoci che le accetti di buon grado e che reagisca sempre positivamente, anche se magari sono dei veri e propri sconvolgimenti per la sua esistenza.

Un coniglio può essere perfettamente in grado di accettare e interagire con un ospite che viene a trovarci una sera per un caffè o anche una cena, anche se non ha mai visto prima quella persona. Sappiamo che il nostro coniglio è ben socializzato, ha un buon carattere, è amichevole e poco territoriale e non fa sceneggiate marcando ovunque o aggredendo se un estraneo entra in casa nostra e ci resta per una manciata di ore. Un giorno però gli portiamo a casa un amico/un’amica che in cuor nostro sappiamo già che diventerà il nostro partner. Così il coniglio comincia a vedere questa persona girare per casa una, due, tre volte, poi si ferma a dormire, siede a tavola non una volta sola per poi andarsene, ma anche due volte nello stesso giorno, per poi rimanere.

Tipicamente, ci aspettiamo che il coniglio reagisca positivamente, per di più subentra anche la variabile per cui quella persona non è nemmeno più un estraneo, ma comincia un rapporto di conoscenza. Il nostro partner tratta bene il nostro coniglio, lo coinvolge, gli parla, magari gli offre anche del cibo.

Non ci spieghiamo quindi come mai il coniglio a un certo punto salti sul letto e ci lasci una bella pisciata o una montagnetta di palline. Come mai si metta a rosicchiare le stringhe delle nostre scarpe da ginnastica, tra l’altro proprio quelle che preferiamo! Come mai cominci a scavare nel divano o quando ci sale in braccio ci mordicchi i vestiti o i capelli. Come mai spruzzi di urina il nostro partner!

Cosa sta succedendo?

Il coniglio è geloso.

NI. Il coniglio non è necessariamente geloso (anche se molto spesso è esattamente quello che è), ma possiamo riflettere sul fatto che il coniglio sta semplicemente rispondendo a un cambiamento che è intercorso nel suo ambiente, nella sua quotidianità, nella sua routine e in quelle abitudini che lo avevano racchiuso in una bolla confortevole (zona di comfort).

I conigli sono delle spugne e assorbono dall’ambiente circostante tutte le informazioni che trovano, le analizzano e le valutano. Le passano al proprio scanner di preda, come quando in aeroporto ti passano le valigie ai raggi X per verificare cosa contengono, perché per un animale preda, qualsiasi novità, qualsiasi cambiamento, anche il più minuscolo e apparentemente insignificante, può essere una potenziale minaccia.

batti cinque con coniglio

fonte: disorganized72.tumblr.com

Sii indulgente quindi quando il tuo coniglio ti dà prova di essere a disagio di fronte a un certo cambiamento.

Può trattarsi di una nuova pianta nell’angolo dell’ingresso, di un nuovo quadro appeso alla parete, del divano che hai spostato da contro il muro al centro della stanza, del tappetto che hai sistemato sotto al tavolino da caffè, dell’introduzione di un nuovo tipo di verdura, del fatto che cambi turno di lavoro. Immagina quanto può essere impattante quindi l’introduzione di un nuovo animale in casa, la crescita della tua pancia perché aspetti un bambino o la nascita di un pargolo, il cambio del partner, un cambio di lavoro e di orario nella quotidianità e via dicendo.

 

Come far fronte a queste situazioni?

  • Per prima cosa, abituando fin da cucciolo il coniglio, se possibile, alle novità, presentandogliele come attività interessanti, coinvolgendolo nelle scelte e introducendo tutto ciò che è nuovo come qualcosa di divertente. Spostare l’apprendimento sul piano ludico, utilizzando anche i rinforzi positivi e il clicker training, è di grande aiuto e stimolo per un coniglio.
    Imparerà che ciò che è nuovo non è necessariamente pericoloso o minaccioso, ma che può essere conosciuto e apprezzato.
  • Secondariamente, si può intervenire con dei rimedi naturali (i fiori di Bach sono un esempio) per aiutare il nostro coniglio a riprendere la lucidità necessaria ad analizzare meglio la situazione che lo mette a disagio, ad armonizzare quel disagio, per riportare tutte le emozioni negative su un piano più neutro e renderlo quindi in grado di affrontare i cambiamenti senza stress.
  • Ma soprattutto dobbiamo allenarci noi in prima persona a riconoscere velocemente i segnali che il nostro coniglio ci manda per dirci che c’è un disagio rispetto a qualcosa e a renderci conto di cosa sia quel qualcosa che crea il disturbo. E per fare questo questo, dobbiamo allenarci ad essere più attenti, più sensibili, a prestare attenzione ai dettagli, ad essere puntuali, mai generici o superficiali.Questo non significa eliminare poi l’elemento di disturbo, anche perché non è sempre possibile (pensiamo a una gravidanza per esempio, o all’inizio di una relazione amorosa, o a un cambio di professione con tutto ciò che ne può conseguire), ma piuttosto PREvenire, laddove possibile, PREoccuparci dell’impatto che quel cambiamento che stiamo per attuare avrà sulla vita del nostro coniglio. Pensarci prima, per progettare come introdurre la novità nella sua vita e per prepararlo ad accoglierla senza ansie e senza stress, in modo da integrare realmente il nostro coniglio nella vita famigliare, farlo sentire parte integrante e attiva del gruppo in cui vive e non fargli subire ogni nostra decisione, aspettandoci che per lui non sia importante e che l’accolga senza batter codino.

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  4 Responses to “Perché il mio coniglio fa così?”

Comments (4)
  1. Ciao Laura, può essere pericoloso solo se non è abituato a viaggiare e prende male lo sballottamento. Tieni a portata di zampa il libretto veterinario (non so bene come funzioni, ma immagino che per viaggi simili, oltre a un medico di bordo possa esserci anche un veterinario di bordo) e i farmaci tipici per i blocchi intestinali. Fatti consigliare dal tuo veterinario prima della partenza.
    Per rendergli il viaggio più agevole e comodo usa un trasportino bello grande, se vi sarà la possibilità di liberarlo, fallo, sotto la tua supervisione.
    Lasciagli a disposizione cibo e acqua e magari uno o due oggetti che per lui sono familiari e fungano da “transizione”.
    Il tempo di permanenza in Sardegna sarà più che sufficiente a farlo riprendere dal viaggio e abituare alla nuova sistemazione.
    Vedrai che andrà tutto bene! Fate buon viaggio!

  2. Ciao, ho da circa tre mesi un coniglietto nano (età stimata sei mesi, sterilizzato ieri) tra una settimana, andrò dai miei in Sardegna, per una ventina di giorni, e lo porterò con me, non avendo nessuno a cui affidarlo. Dovrà farsi un lungo viaggio in nave e cambiare casa, per poi tornare indietro e riadattarsi alla vecchia sistemazione. È pericoloso per la sua salute? Devo adottare particolari accorgimenti per minimizzare il trauma? Grazie

  3. Grazie mille, l’articolo mi è stato utilissimo e mi ha aperto la mente. Non avrei mai immaginato che un cambiamento seppur piccolo che sia possa irrigidire l’atteggiamento del nostro piccolo amico. Grazie

  4. Ottimo