Malattie urogenitali
Devi sapere che normalmente i mammiferi hanno i reni multipapillati, mentre i conigli presentano una sola papilla che accoglie direttamente l’uretra.
Negli altri animali l’assorbimento del Calcio dipende direttamente dalla vitamina D, mentre nei conigli viene assorbito per osmosi attraverso le pareti dell’intestino e i reni sono l’unico organo che ne gestisce l’equilibrio nell’organismo regolandone l’eliminazione con le urine.
Ecco perché la pipì dei conigli risulta normalmente piuttosto torbida, proprio per la presenza di carbonato di calcio.
Maggiori sono le quantità di calcio che il tuo coniglio assume tramite l’alimentazione maggiori sono le quantità che i reni devono eliminare con le urine.
ATTENZIONE!
Attenzione dunque alla pipì del tuo coniglietto: se è troppo limpida, nonostante assuma calcio tramite l’alimentazione, potrebbe significare che i suoi reni non funzionano come dovrebbero.
Allo stesso modo, se la pipì ti sembra una poltiglia simile al fango, può significare che il coniglio assume troppo calcio e che i suoi reni faticano ad eliminarlo, con il rischio di formazione di calcoli.
Il colore della pipì
Il colore della pipì dipende molto dall’alimentazione. Un forte color ambra o rossastro può dipendere da pigmenti contenuti in certe verdure. Anche antibiotici come il Baytril tendono a colorare l’urina di rosso.
Ti sarà capitato di notare che le urine del tuo coniglio cambiano colore in pochissimo tempo, in genere a contatto con l’aria scuriscono molto. Le urine dei conigli sono infatti molto instabili, si ossidano molto rapidamente.
Devi preoccuparti invece se vedi del sangue nella pipì del coniglio.
Sangue nelle urine
Puoi accorgerti della presenza di sangue nella pipì del coniglio perché forma delle striature rossastre molto evidenti. Se fai attenzione, potresti addirittura distinguere i globuli rossi. Se trovi sangue nelle urine del tuo coniglio devi portarlo di corsa dal veterinario, che farà un’esame approfondito e darà una terapia adeguata alla patologia riscontrata.
Devi sapere che la presenza di sangue nelle urine può dipendere da problemi del tratto urinario o di quello riproduttivo e le cause principali possono essere calcoli, sludge, polipi, adenocarcinoma, blocco renale, nefriti.
Calcoli
Si tratta di aggregazioni solide, in genere composte da carbonato di calcio, che si possono formare quando il tratto urinario viene in qualche modo ostruito. Non c’è una ragione precisa per cui si formano i calcoli, ma più ragioni, tra cui l’alimentazione, encefalitozoonosi e problemi renali.
I calcoli possono formarsi nella vescica o nei reni e possono provocare coliche al coniglio molto dolorose. Inoltre possono anche portare a un blocco renale.
Non è facile capire da te se il coniglio ha dei calcoli. Solo il veterinario può diagnosticarli tramite una radiografia. Può esserti utile sapere che i sintomi principali sono sangue nelle urine, difficoltà o dolore ad urinare, insufficienza renale.
I calcoli alla vescica possono essere trattati chirurgicamente, ma si tratta sempre di operazioni molto complesse e dal recupero difficile.
I calcoli renali sono più complicati da trattare: se sono particolarmente grossi possono causare un blocco renale irreversibile.
Sludge
Lo Sludge è una patologia che si presenta quando c’è troppo carbonato di calcio nelle urine e quindi precipita formando una specie di sabbiolina o fanghiglia densa nella vescica.
Puoi sapere se il coniglio soffre di questa patologia perché la pipì riesce a filtrare attraverso l’uretra solo in piccole quantità e gocciola all’esterno bagnando i peli e ustionando la pelle del perineo con possibile sviluppo di dolorose infezioni. Potrebbe essere che non vedi la pipì densa o con del sangue, ma che la vedi solo leggermente torbida o addirittura limpida perché tutto il sedimento è rimasto nella vescica.
Al veterinario basterà una radiografia per vedere se ci sono grosse concentrazioni di materiale denso nella vescica.
Questo tipo di malattia si può curare e la cura è diversa a seconda che la malattia sia acuta, cronica o ciclica.
Il tempo di guarigione dipende dall’intensità dei sintomi e dalla frequenza con cui si presentano.
Consiglio: cerca di far bere molto il coniglio, anche tramite verdure e frutta ricche di acqua e tieni sotto controllo l’alimentazione, riducendo il più possibile l’apporto di calcio.
Tumori – Adenocarcinoma
Le femmine non sterilizzate sono soggette a diversi tipi di tumori uterini o ovarici. Il più comune è l’adenocarcinoma dell’endometrio che forma facilmente metastasi al fegato, all’intestino, ai polmoni e alle ossa. I primi sintomi visibili nei conigli di casa sono la presenza di sangue nelle urine e nelle secrezioni vaginali, oltre naturalmente ai tipici sintomi di malessere. In seguito, a seconda dello sviluppo delle metastasi, possono presentarsi problemi respiratori o neurologici.
Il veterinario potrà diagnosticare questo tipo di tumore palpando la zona addominale. La dilatazione dell’utero o la presenza di noduli sono segnali significativi. Una radiografia dell’addome e del torace può rivelare eventuali metastasi.
Sintomi simili possono essere anche segnale di iperplasie dell’endometrio, cisti e polipi, spesso associati a cisti del tessuto mammario e all’adenocarcinoma stesso.
Infiammazioni croniche dell’endometrio causano dilatazione dell’utero con presenza di sangue nelle urine e nelle secrezioni vaginali. Le pareti dell’utero diventano molto fragili e potrebbero rompersi con una palpazione sbagliata. Questi disturbi possono avere origine infettiva: Pasteurella multocida o Staphylococcus aureus sono spesso associati alle endometriti e a mastiti.
Piometra
Questo non è un tumore. E’ una patologia causata da una degenerazione del tessuto uterino che causa un accumulo di materiale vario, normalmente pus, che ingrossa l’utero fino a fargli comprimere gli altri organi interni. Fegato, reni, cuore rimangono schiacciati dall’ingrossamento dell’utero con conseguenze che puoi immaginare. E’ una specie di enorme ascesso che si forma nell’utero e che va asportato prima possibile.
I sintomi di solito prevedono un aumento della temperatura corporea, apatia e scarso appetito, sete e abbondante pipì; talvolta può esserci anche un po’ di diarrea.
Se la malattia non viene trattata in tempo, si rivela mortale poiché l’utero della coniglia si ingrossa, causando gravi problemi agli altri organi interni e può anche rompersi con la fuoriuscita di pus all’interno della cavità addominale e conseguente setticemia.
Una radiografia o un’ecografia addominale servono a mostrare la presenza di pus nell’utero; un’analisi del sangue può confermare l’infezione, permettendo allo stesso tempo di verificare il funzionamento dei reni.
Difficilmente può bastare una terapia a base di antibiotici e comunque non serve sul lungo periodo.
Il veterinario deve intervenire chirurgicamente per rimuovere l’utero e le ovaie e se l’intervento viene effettuato in tempo le probabilità di guarigione sono buone.
Ricorda: più del 70% delle coniglie domestiche sopra i 4 anni non sterilizzate sviluppa tumori all’utero o alle ovaie. Ecco perché è così importante far sterilizzare la tua coniglietta!
24 Responses to “Malattie urogenitali”
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Cara Francesca, sono dispiaciuta per quello che è successo.
Giorgia, ha vissuto sicuramente una vita divertente, stimolante, sicura e nell’amore, quindi già questo deve sollevarti dagli inevitabili sensi di colpa.
Dico inevitabili perché tutti, anche chi fa tutto giusto sempre (o quasi, perché è una cosa impossibile da fare), quando perde il proprio amato animale si sente in colpa. E se avessi fatto…? E se non avessi fatto…?
Senza un’autopsia o un’analisi veterinaria non si può dire cosa abbia fatto spegnere Giorgia, probabilmente un insieme di cose.
Partendo sicuramente dalla mancata sterilizzazione. Nelle femmine è di fondamentale importanza.
Ora lo sai e forse Giorgia è entrata nella tua vita proprio per insegnarti e dimostrarti questo.
I conigli sono poi animali molto delicati, con un miliardo di patologie possibili che possono portarseli via, ma una cosa lasciami dire: sono anime angeliche in corpo di coniglio e le anime angeliche sanno fin dall’inizio come andrà a finire, perché scelgono loro di entrare nella vita di una persona, piuttosto che di un’altra, con un preciso scopo. Quale fosse lo scopo di Giorgia lo puoi capire solo tu in base alla vostra vita insieme, a tutto ciò che avete condiviso e a quello che deciderai di imparare da tutto questo. Giorgia è stato un dono prezioso nella tua vita. 7 anni non sono pochi per una New Zealand che chissà da dove arrivava magari. Potevano essere di più, come potevano essere di meno. L’amore che dai è l’amore che resta, come dice una mia cara amica, quindi, che tutto quello che è successo ti serva per andare oltre, per integrare competenze, per integrare esperienza, per comprendere insegnamenti profondi, ma cerca anche di superare il dolore e ricordare quanto amore c’è stato tra voi, per poi poterlo donare a qualche altra anima. Perché siamo umani, sbagliamo, facciamo errori continuamente, ma siamo in vita su questa terra per amare. Nient’altro che amare.
Salve,
Il 18/9/18 è morta la mia Giorgia, una new Zelanda, dopo 7 anni di vita insieme.
Affianco al grande dolore sono sorte tante domande..e sensi di colpa.
Negli ultimi mesi ha avuto cistite cronica e problemi a una zampa di dietro…Ho sottovalutato e non ho indagato a fondo in tempo sulle singole patologie..ma la coniglia stava piuttosto bene e mi son fatta ingannare dall’apparente stabilità. Fatto sta che all’improvviso ha smesso di mangiare e un dolore acuto l’ha bloccata completamente..Siamo corsi dal veterinario specializzato che…l’ha visitata delicatamente..Son stata d’accordo su un approccio soft, perchè una radiografia sarebbe stata rischiosa, per il sospetto di una lesione vertebrale. Per, troppo tardi purtroppo, ho scoperto che un esame Delle urine andava fatto immediatamente…per una diagnosi sullo stato dei reni..
L’hanno reidratata e supportata farmacologicamente, ma la notte non ha mangiato quasi per niente..solo pezzetti di finocchio e qualche filo di fieno.
L’ho monitorata, a casa anche provvedendo a farla urinare. Non mi hanno prescritto alimentazione forzata
La mattina alle 6,30 l’ho fatta urinare. Alle 8,30 dal vet x proseguire il trattamento: nessuno si è preoccupato di farla urinare né dell’esame urine. Ha comunque perso un po’ di urina durante il trattamento e appena tornata a casa..
È stata palpata all’utero, cosa rischiosa(ho letto sempre dopo)..
Appena a casa, uscita dal trasportino( distrattamente l’ho fatta uscire da sola.. provocando forse danno??)..ha sgranato gli occhi: forte dolore..ma per cosa?? Son stata lì..lei si è tranquillizzata…alchè avrei dovuto farla urinare..ma ero nel pallone e ho iniziato a prepararle la pappa x alimentazione forzata.. Intanto lei si sposta..e si rilassa(l’antidolorifico è un’arma a doppio taglio: allevia il dolore ma nasconde il problema)..alla fine si stende nel suo angolino (vescica ancora piena) e si assopisce…ma..collassa e muore.
Emergono i miei sensi di colpa dal racconto perché sono stata superficiale su diverse cose negli ultimi tempi: ho trovato un ottimo fieno ultimamente ma conteneva del tarassaco e ho notato che tendeva a scartarne tanto(il tarassaco è molto appetibile?) preferendo solo alcune parti.. Confidavo che un calcolo l’avrebbe espulso, dato che era femmina..e che fosse artrosi e non un problema neurologico a bloccarle la zampa.
Le domande: la vescica troppo piena o la palpazione del vet ha potuto premere e provocare emorragie interne?
Giorgia, il suo nome, non era sterilizzata, perché quando la trovai non sapevo nulla dei conigli..e quando appurai che andava fatto aveva già messo su grasso addominale da rendere difficile l’operazione…E a questo punto le pareti dell’utero forse erano assottigliate dal tumore..
O è stato un blocco renale? È doloroso questo?
Ovviamente adesso, che è troppo tardi per lei, so proprio tutto sui questi adorabili animali.
Lei ha avuto una bellissima vita, mai in gabbia, con una stanza tutta sua e libera di correre anche in giardino l’estate, in compagnia dei miei gatti e dei miei cani.
Ho condiviso con voi la mia storia, perché abbiate gli spunti per fare meglio di me..e PER RICORDARE GIORGIA, LA MIA LEONESSA.
Grazie
Cara Stella, grazie per la fiducia che riponi in me e nel mio lavoro, anche se ti consiglierei di fare questa domanda al veterinario che segue te e la tua coniglietta per avere indicazioni precise sull’alimentazione adeguata per lei. Io consiglio sempre sedano, radicchio e finocchio come base. Limita gli alimenti troppo ricchi di calcio come le cicorie, la catalogna, la rucola, le cime delle carote, gli spinaci e il tarassaco. Se mangia il fieno di gusto, evita quelli di erba medica, mentre prova a offrirle dell’ortica essiccata (si trova nei negozi e anche online). Ha problemi e difficoltà a mantenere il peso oppure in questo è abbastanza regolare?
Se dovesse avere problemi di magrezza o dimagrimento, puoi optare per il mangime pellettato Genesis.
Ciao, ho una coniglietta di 5 anni con insufficienza renale, mi sapete consigliare un alimentazione adeguata per lei? Gli do solo fieno e verdure ma mi chiedo se ci sono verdure che vanno meglio rispetto ad altre che potrebbero farla peggiorare. Grazie
Ciao Beatrice, il mio consiglio è di aspettare che Akira possa essere sterilizzato da un buon veterinario esperto in esotici. Dopo un mesetto potrete valutare di accogliere un altro coniglio, raccomando femmina, per poterlo far convivere con Akira. Gli inserimenti e le convivenze non sono sempre una “passeggiata”. Sconsiglio quindi vivamente di accogliere un altro maschietto, ma di orientarvi invece su una femminuccia.
Dalla tua domanda non capisco se tua sorella viva nella tua stessa casa. Se sì, non c’è alcun problema ad accogliere una femminuccia che faccia compagnia ad Akira; se invece non vivete nella stessa casa e pensate di tenere ciascuna il proprio coniglietto e farli incontrare una volta tanto, allora te lo sconsiglio.
Ultima raccomandazione: anche la femminuccia dovrà essere sterilizzata, sia per preservare la sua salute e il suo benessere, sia per fare in modo che vada d’accordo col maschietto.
Nelle coppie, entrambi i conigli devono essere sterilizzati.
Vi suggerisco di rivolgervi a una delle tante associazioni presenti sul territorio per adottare una femmina che possa accompagnare Akira, magari già sterilizzata.
Assolutamente, ora ho un bellissimo coniglietto di nome Akira (sempre un maschietto, nano), preso da un allevamento serio, ora ha quasi 4 mesetti e mia sorella mi stava chiedendo se potesse prendere anche lei un coniglietto per fargli compagnia
Cara Beatrice, mi dispiace molto per l’accaduto.
Più che colpa della cura veterinaria è probabile che la causa della morte siano stati proprio i coccidi. E’ possibile che avesse una infestazione molto consistente e che la cura non sia stata fatta sufficientemente in tempo per scongiurare questo esito (sicuramente era già infestato all’acquisto e chissà da quanto tempo).
Per questo e per altri motivi io sconsiglio sempre l’acquisto in negozio, ma propendo per l’adozione.
Se proprio l’adozione non è possibile per qualche motivo, meglio rivolgersi a un allevatore serio e responsabile, che permetta di visitare l’allevamento e che risponda a certi requisiti di gestione e riproduzione.
Mi auguro che questa brutta fine non sia la fine anche della vostra esperienza con i conigli, perché sono animali davvero speciali e magici, e che presto avrete voglia di riprovarci. Mi raccomando: stavolta provate ad adottarne uno. Ce ne sono così tanti in cerca di casa e amore!
Vi auguro il meglio.
Un caro saluto.
Salve, tempo fa ho regalato un bel coniglietto a mia sorella. Già abbastanza grandino, infatti aveva all’incirca 5 mesi, un maschietto vivace e giocherellone. Lo portammo dal veterinario per le dovute visite e dopo un’analisi delle feci ci dissero che aveva i coccidi; ci diedero la cura ed iniziammo a seguirla… Dopo due giorni di terapia una sera ci arcorgemmo che il piccino si era fatto la pipì addosso e che era molto abbattuto, preoccupata mi dissi di portarlo subito dal vet la mattina seguente. Suddetta mattina presto -più o meno alle 5:00, il coniglio morì… Durante la notte aveva urinato tantissimo fino ad essere quasi zuppo, la pipì era completamente limpida. Quel che non capisco è che si è sentito male dopo la cura prescritta… Potrebbe essere stata colpa del veterinario? Oppure aveva un disfunzionamento renale?
Ovviamente io lo nutrivo con molto fieno e verdure, quindi niente semi o simili…
Cara Angela, l’unico consiglio che posso darti è quello di affidarti a un ottimo veterinario esperto in animali esotici.
Il tuo coniglietto potrebbe avere problemi di splayleg oppure manifestare alcuni sintomi da encefalitozoonosi cuniculi, o altro. Deve tempestivamente essere visitato e seguito nel tempo dal suo veterinario di fiducia, che farà esami e accertamenti per diagnosticare correttamente il problema e procedere con le terapie più idonee.
La tempestività in questi casi permette di migliorare nettamente la situazione clinica e di non farla degenerare, soprattutto nel caso di encefalite (malattia neurologica).