Come vedono i conigli

 

 

occhi di lepre

fonte immagine: plus.google.com

Sono in moti a chiedersi se i conigli vedano il mondo come lo vediamo noi, se percepiscano i colori e quali, o se vedano ciò che li circonda in bianco e nero, se abbiano una visione nitida oppure no.

In effetti ci sono diversi aspetti da considerare, a livello proprio anatomico, per capire bene come vedono i conigli tutto ciò che gli sta intorno. E saranno proprio alcuni di questi aspetti a renderti anche più chiari alcuni comportamenti che spesso ti capita di osservare nel tuo coniglio di casa e ti permetteranno di rispondere ad alcune domande che probabilmente ti sei sempre fatto.

Per esempio: il coniglio ci vede da vicino? Perché a volte trova difficile recuperare il cibo che gli metto proprio sotto al naso? Perché il coniglio si spaventa incredibilmente o si mette in allerta se entro nella stanza con le borse della spesa?

La posizione degli occhi

Innanzi tutto bisogna tenere presente l’evoluzione del sistema visivo del coniglio ha seguito strade completamente diverse rispetto al nostro. Noi umani, in quanto primati, abbiamo gli occhi posti in posizione frontale nel cranio e questo ci consente una visione binoculare e ci permette di percepire la profondità. Questo perché in origine eravamo animali progettati per saltare tra gli alberi, quindi dovevamo fin dall’inizio avere la capacità di distinguere le altezze, le distanze e le profondità. Inoltre, per poter trovare frutti maturi, bacche e fiori tra gli intrichi delle foreste, abbiamo sviluppato un’eccellente visione a colori.

Al contrario, il sistema visivo del coniglio è progettato per rilevare velocemente ed efficacemente l’avvicinarsi di predatori da quasi tutte le direzioni, più che per la ricerca di cibo e per lo spostamento. Infatti, i suoi occhi sono posizionati in alto e ai lati della testa, permettendogli di avere un campo visivo di quasi 360°, ma di riuscire a vedere anche sopra di sé.
I conigli dunque non vedono bene da vicino, ma ci vedono molto bene da lontano.
Ecco spiegato il motivo per cui ciò che è più alto di loro o che proviene dall’alto li spaventa tanto e per cui si raccomanda sempre di avvicinarsi al coniglio accucciandosi sul pavimento e portandosi al suo livello, piuttosto che approcciarsi ad esso dalla posizione eretta.

Purtroppo, ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro e lo svantaggio che ha il coniglio su questo enorme campo visivo a sua disposizione è un piccolo punto cieco proprio davanti al muso, compensato tuttavia dalle narici poste davanti e dalle larghe orecchie che tutto captano. Ecco perché quando gli offri del cibo a distanza molto ravvicinata, il coniglio fatica a distinguerlo.

La visione binoculare (come quella che abbiamo noi) fa sì che il campo visuale di entrambi gli occhi si sovrapponga di qualche grado, consentendo una percezione tridimensionale della realtà.
Il punto cieco centrale nel campo visivo del coniglio preclude invece una visione tridimensionale degli oggetti vicini.

Ed ecco anche spiegato il motivo per cui i conigli non percepiscono il vuoto e devi quindi mettere in sicurezza balconi e terrazzi, per non rischiare che il tuo peloso caschi di sotto, sporgendosi troppo.

I colori

In generale, i vertebrati hanno nella retina due tipi differenti di fotoricettori: cilindri e coni.

I coni provvedono a fornire alta risoluzione e, se ne è presente più di un tipo, conferiscono anche l’abilità di percepire diverse lunghezze d’onda di luce come colori distinti (per esempio, noi umani abbiamo 3 categorie diversi di coni; la loro sensibilità massima è nelle regioni rosso, blu e verde dello spettro).
Le diverse sensibilità di ogni tipo di cono ci permettono di percepire differenti (quindi visibili) lunghezze d’onda della luce come i colori dell’arcobaleno.

mirtilli

fonte immagine: Pinterest

Studi comportamentali dell’inizio degli anni ’70 indicano che i conigli hanno due differenti categorie di cellule cono che conferiscono loro un’abilità limitata di discriminare tra alcune lunghezze d’onda della luce, percependole come colori diversi. A quanto pare, sembra che essi possano distinguere le lunghezze d’onda che noi chiamiamo verde e blu, anche se non proprio nello stesso identico modo in cui li vediamo noi. I conigli hanno dunque una visione limitata dei colori.

I cilindri invece conferiscono un’alta sensibilità visiva nelle situazioni a bassa luminosità, ma relativamente di bassa risoluzione (come le immagini sgranate).
La retina del coniglio ha un rapporto di cilindri/coni molto più alto rispetto alla retina umana; si parla infatti di animale crepuscolare perché la sua sensibilità visiva al calare della luminosità resta comunque molto alta. Nonostante questo, tuttavia, l’immagine al buio ha una risoluzione (nitidezza) inferiore rispetto alle immagini diurne della retina umana (di un primate in generale).

Riconoscimento

A questo punto potresti chiederti se il tuo coniglio ha un’immagine chiara e nitida di te o se ti vede un po’ sgranata o sfocata e confusa.
Devo quindi parlarti anche della fovea: una piccola parte della retina, a forma di cono, leggermente rientrante, limitata parete-parete con le cellule coniche ad alta risoluzione. Questa parte è quella che permette a te che stai leggendo di discriminare le lettere in maniera netta e nitida.

Anche i conigli hanno piccole aree di retina con più coni che cilindri, ma questa area centrale non è rientrata e ha una densità conica di molto inferiore rispetto alla nostra fovea. L’immagine formata dall’area centrale è relativamente sgranata rispetto a quella formata dalla nostra fovea, ma per il coniglio va bene lo stesso, perché, usando quest’immagine, la tua voce, i movimenti del corpo e l’odore come segnali, il tuo coniglio può riconoscere te e distinguerti da altri individui, almeno fino a che non ti camuffi o trasporti cose a tal punto ingombranti da cambiare tua figura ormai familiare per lui!

 

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