Piante tossiche o velenose per il coniglio

 

 

Se hai la fortuna di avere un giardino o uno spazio all’aperto, che sia terrazza, balconcino o cortiletto, è sicuramente buona cosa per il tuo amico coniglio lasciarcelo scorrazzare per beneficiare di qualche raggio di sole (importante per la sintesi della vitamina D), per fargli respirare l’aria e i profumi, fargli assaporare le erbette di prato.

Fai attenzione però, perché quasi tutte le piante ornamentali, da appartamento o giardino, e molte piante spontanee che crescono nei prati e nei giardini sono tossiche o velenose per il coniglio (ma anche per altri animali domestici e i bambini).

Qua di seguito puoi leggere un elenco delle principali e più comuni (in ordine alfabetico, ma non del tutto esaustivo), per prendere le dovute precauzioni e garantire al tuo coniglietto uscite all’aperto in tutta tranquillità e sicurezza.

OCCHIO! Le piante scritte in rosso sono estremamente tossiche non solo per il coniglio, ma anche per umani e altri animali. Se non sai riconoscere in modo preciso una pianta o non sei del tutto certo della sua commestibilità, evitala completamente.

Abro: pericoloso anche per i bambini, causa sintomi gastroenterici

Acetosa, romice, erba brusca, erba britannica, lapazio, lingua di capra: tossica soprattutto dopo la fioritura; le foglie contengono la massima concentrazione di acido ossalico che può causare insufficienza renale.

Aconito: molto pericoloso, contiene un veleno molto rapido e molto potente che agisce anche a piccolissime dosi. Causa anche nell’uomo paralisi cardiaca, parestesie diffuse in tutto il corpo, vomito, diarrea, shock, depressione respiratoria. Le radici possono essere confuse con quelle del rafano.

Actea

Agapanto

Agave

Agerato: contiene cumarina, può provocare emorragie interne

Aglaonema (insieme a Dieffenbachia e a tutte le Araceae)

Aglio

Agrifoglio: le bacche causano problemi gastrointestinali e renali

Albicocco: i noccioli contengono glucosidi cianogenici che liberano acido cianidrico e provocano sintomi di intossicazione di tipo neurologico con convulsioni, spasmi e difficoltà respiratorie.

Alchechengio, Chichinger

Allamanda cathartica

Alloro

Alocasia, Orecchio d’elefante, Taro

Amaranto

Amaryllis , causa sintomi gastroenterici

Anagallide, detta anche mordigallina o bellichina

Andromeda giapponese

Anemone, sia primaverile che estivo causa crisi convulsive e problemi gastrointestinali; è una pianta potenzialmente mortale, perché causa depressione respiratoria.

Anturio: causa irritazione alle mucose orali con bruciore intenso alle labbra, lingua, salivazione eccessiva, difficoltà nella deglutizione e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare)

Arum maculatum, detta anche pan di serpe, pan di vipera, gigaro: può anche essere mortale; causa disturbi gastrointestinali e alterazioni del ritmo cardiaco

Assenzio maggiore

Asparagina (soprattutto le bacche)

Astragalo, Spinosanto: tossico anche per cavalli, bovini e ovini.

Avocado (foglie, noccioli, rametti): causa diarrea, congestione polmonare, infiammazione delle ghiandole mammarie in conigli, ma anche capre, bovini e cavalli, e arresto cardiaco nelle capre.

Azalea: molto pericolosa, ha effetto ritardato, contiene andromedotossina e graianotossina, causa sintomi gastroenterici

Bella di notte

Belladonna

Berberis: sia il vulgaris, crespino, spontaneo in Italia, che le varietà ornamentali. Da non confondere il crespino con le bacche di rosa canina o quelle di corniòlo, che sono buonissime!

Biancospino: cardioattivo

Bocca di leone

Brionia, sia dioica che alba

Browallia e Brunfelsia (Solanacee)

Bosso: le foglie sono altamente tossiche

Bottondoro: è tossico come tutte le Ranuncolaceae, ma in piccole quantità (come si trova spesso nel fieno) è innocuo.

Bucaneve e Campanellino dei boschi

Caladio

Calancola

Calla

Calta palustre, farferugine

Campanula

Cannabis sativa

Caprifoglio

Carissa macrocarpa o Prugna del Natal (mortale anche per l’uomo, tranne il frutto)

Cassia, Senna indiana, Senna alessandrina

Celidonia, Erba dei porri

Centonchio dei prati

Cestrum

Ciclamino

Cicuta maculata e Cicuta. virosa: Attenzione, perché è molto simile alla carota selvatica che invece è commestibile. Nel dubbio, meglio evitarla.

Ciliegio: rami, foglie e noccioli del frutto.

Canfora

Cipolla: provoca anemia emolitica e ha un effetto immunodepressivo nei conigli.

Citiso, ginestra dei carbonai, scopario

Clematis vitalba (vedi Vitalba)

Clivia miniata

Colchico, zafferano bastardo: mortale anche per l’uomo, causa collasso, paralisi muscolare e respiratoria; si differenzia dal Croco che nasce in primavera e mostra le foglioline insieme al fiore, mentre il colchico è autunnale e produce le foglie solo dopo la fioritura.

Colocasia

Convolvolo

Cotognastro

Crisantemo

Croco

Croton

Cycas revoluta o Palma nana e Cycas circinalis: causa gastroenterite emorragica, coagulopatie, danni epatici, insufficienza renale, morte. È pericolosa anche per i bambini.

Dafne, Dafne Mezereo o Fior di Stecco: causa bruciore della bocca, diarrea con sangue, delirio, convulsioni, emorragie interne, coma; è pericolosa anche per l’uomo: 10 bacche (la parte più tossica) possono uccidere un bambino.

Dalia

Datura candida, D. stramonium, D. innoxia, D. meteloides, brugmansia, Stramonio o Erba del diavolo: mortale anche per l’uomo, causa aritmie e convulsioni.

Delphinium, Speronella

Dicentra cucullaria

Dieffenbachia: tutte le varietà

Digitale: contiene digitalina, un potente stimolante cardiaco.

Dipladenia, anche D.boliviensis a fiore bianco e profumato

Dracena delle Canarie

Dulcamara

Edera: soprattutto le bacche, causano sintomi gastroenterici, diarrea, iperattività, difficoltà respiratorie, coma, polidipsia, dilatazione delle pupille.

Edera terrestre

Edera velenosa

Elleboro, cavolo del lupo: causa disturbi cardiaci, ipersalivazione, coliche, diarrea emorragica, paralisi, convulsioni, delirio e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Eliotropio, fiore di vaniglia

Emanto e Scadoxus: il bulbo contiene licorina e ha leggera tossicità se ingerito

Equiseto

Erba di San Giacomo

Erba di San Giovanni (vedi Iperico)

Eucalipto

Euphorbia (E. pulcherrima è la comune Stella di Natale) tutte le specie

Eupatoria

Evonimo, fusaggine, berretto del prete, corallini

Falso gelsomino (vedi Trachelospermo)

Favagello, Ranuncolo favagello, favaiola, celidonia minore

Felce aquilina e Felce maschia: contengono derivati della floroglucina, composti idrocianidrici e l’enzima Tiaminasi che decompone la vitamina B1; in caso di ingestione, NON somministrare lassativi a base oleosa o grassa.

Filodendro: causa lesioni da contatto alla lingua e alle mucose orali

Fitolacca, Uva di Spagna

Fotinia (velenosa. Molto pericolosa anche per i bambini)

Frangola, da non confondere con la rosa canina

Giacinto: soprattutto il bulbo, causa diarrea, occasionalmente con sangue, depressione, tremori e , per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Giusquiamo: molto pericoloso anche per gli umani; contiene alcaloidi che provocano allucinazioni, delirio, alterazioni del battito cardiaco, morte.

Gladiolo: causa depressione, diarrea, occasionalmente con sangue, ipersalivazione, dolori addominali e, per chi può, vomito, occasionalmente con sangue (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Glicine: semi e baccelli contengono il glucoside wistarina, tossico anche per l’uomo; causa vomito violento (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare), diarrea e dolori addominali (anche ai conigli!).

Gloriosa rotschildiana

Grano saraceno

Hippeastrum, falso Amaryllis

Hoya: la Hoya australis è molto tossica per il bestiame, non abbiamo notizie delle altre varietà, come la H. bella (fiore di cera) e la H. carnosa

Iperico, erba di San Giovanni, cacciadiavoli, erba dell’olio rosso

Ipomea, Convolvolo rampicante, Vilucchio; il Convolvulus sabatius, o mauritanicum, o cneorum, a fiori azzurro chiaro o rosa, ricadente o arbustivo, è innocuo.

Ippocastano

Iris, giaggiolo: soprattutto il rizoma può causare depressione, diarrea, occasionalmente con sangue, ipersalivazione, dolori addominali e, per chi può vomito, occasionalmente con sangue (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Kalancoe

Kalmia: contiene andromedotossine, l’ingestione è spesso mortale anche per gli umani

Kochia

Laburno, Maggiociondolo, Avorniello: pericoloso anche per l’uomo, contiene l’alcaloide citisina, può dare convulsioni e coma; tutte le parti della pianta sono tossiche, ma soprattutto fiori, semi e radice. Negli altri animali e nei bambini l’ingestione di dosi letali non è facile perché causa immediatamente il vomito, ma ricordiamo che i conigli non possono vomitare. Da non confondere con la Forsizia, che è innocua.

Lantana camara: bacche, pericolosa anche per gli umani; causa danni cutanei da fotosensibilizzazione, ma anche lesioni epatiche.

Lauroceraso: contiene gli acidi idrocianidrico e prussico che vengono rilasciati nel sistema circolatorio; è una delle tossine più rapide che si conoscano: causa anossia citotossica (blocca la respirazione cellulare), convulsioni e paralisi cerebrale.

Legno di conifera: pino, ginepro, abete, larice, ecc…

Legno di agrumi: limone, cedro, arancio, mandarino, pompelmo, chinotto, ecc…

Legno di drupacee: pesco, albicocco, susino, ciliegio

Leucothoe axillaris e L. davisiae 

Ligustro

Lilium (bulbi): causa sintomi gastroenterici

Linaiola, Linaria

Lingua di suocera (vedi Sansevieria trifasciata)

Lino da fibra tessile

Lisichiton

Lobelia

Lupino ornamentale; in caso di ingestione NON somministrare lassativi a base salina

Mais: non è né tossico né velenoso, ma comunque nocivo per i conigli

Mandragora officinarum: contiene atropina, scopolamina, mandragorina e hyosciamina (come il Giusquiamo); una dose di 10-20 mg. è pericolosa per tutti gli animali domestici e i bambini; 200 mg. sono pericolosi per gli adulti: causa ipertensione, febbre, complicazioni renali, delirio e allucinazioni che possono durare giorni.

Mattiola (vedi Viola ciocca)

Melanzana (tutta la pianta)

Melia azedarach, albero del rosario, albero dei paternostri (Rosary Pea, China Berry, China tree, Chinaball tree, Bead tree, Persian lilac): pericoloso anche per i bambini, causa gravi sintomi gastroenterici, diarrea, depressione, convulsioni, shock, e rallenta il battito cardiaco. Da non confondere con il Neem, dal nome latino molto simile, Melia azadirachta

Melo: i semi sono tossici. Contengono glucosidi cianogenici che provocano sintomi di intossicazione di tipo neurologico con convulsioni, spasmi e difficoltà respiratorie

Menispèrmo rampicante

Mercorella bastarda

Mina lobata

Monstera deliciosa: causa irritazione alle mucose orali con bruciore intenso alle labbra, lingua, salivazione eccessiva, difficoltà nella deglutizione e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Morella

Mughetto: contiene una sostanza che rallenta i battiti cardiaci

Nandina domestica, Bambù sacro: causa cianosi, rallentamento del battito cardiaco, diarrea, congestione respiratoria, convulsioni, coma, insuficienza respiratoria, morte.

Narciso: soprattutto il bulbo

Narciso trombone

Nicotiana (tabacco ornamentale) e Nierembergia: sono Solanacee, quindi contengono glicoalcaloidi steroidali (solanina, atropina, solanocapsina) che causano dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco e gravi alterazioni neurologiche

Noce: il mallo contiene glucosidi tossici, può causare gastroenteriti anche gravi

Noce australiana o Noce di Macadamia: nei cani sono stati riportati sintomi di depressione, ipertermia, rigidità muscolare, vomito, tremori, aumento del battito cardiaco. Non ci sono notizie per gli altri animali, come il coniglio.

Noce vomica: contiene stricnina, causa convulsioni e morte

Oleandro: mortale anche per l’uomo, causa arresto cardiaco

Stella di Betlemme e Ornithogalum caudatum

Ortensia, tutte le varietà: contengono glicosidi cianogenici che causano depressione, anoressia, diarrea, aumento del battito cardiaco, aumento della temperatura corporea e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Pachypodium, palma del Madagascar

Papavero, tutti

Patata e patata dolce, cruda, cotta e anche la pianta

Peonia erbacea

Pepe d’acqua, Persicaria maculata: causa danni cutanei da fotosensibilizzazione e danni a fegato e reni.

Peperoncino ornamentale: foglie

Pesco: i noccioli contengono glucosidi cianogenici che provocano sintomi di intossicazione di tipo neurologico con convulsioni, spasmi e difficoltà respiratorie

Petunie: sono Solanacee, quindi contengono glicoalcaloidi steroidali (solanina, atropina, solanocapsina) che causano dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco e gravi alterazioni neurologiche

Peyote

Piede di gallo (vedi Aconito)

Pisello odoroso: semi

Pistia stratiotes, Lattuga d’acqua, cavolo d’acqua (pianta da acquario)

Podagria, castaldina, erba girarda: azione diuretica troppo intensa, specie dopo la fioritura.

Podocarpo

Podofillo

Poligonatum

Poliscia

Pomodoro: foglie e fusti, il frutto è invece commestibile. Anche il cosiddetto “Pomodoro arboreo” è molto velenoso in ogni sua parte, ad eccezione del frutto: le parti verdi di entrambe le piante causano ipersalivazione, inappetenza, gravi disturbi gastrointestinali, diarrea, depressione del Sistema Nervoso Centrale, confusione, alterazioni comportamentali, debolezza, dilatazione della pupilla, rallentamento del battito cardiaco.

Pothos: causa irritazione alle mucose orali con bruciore intenso alle labbra, lingua, salivazione eccessiva, difficoltà nella deglutizione e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Prezzemolo canino, cicuta aglina

Primula

Quercia: tutte. Le foglie sono molto ricche di tannini e possono causare insufficienza renale, le ghiande sono troppo ricche di carboidrati.

Rabarbaro

Ranuncolo , Pie’ corvino, Sardonia, Lappio

Ricino, Palma di Cristo: dà sintomi simili all’avvelenamento da cianuro; causa fortissimi dolori addominali, diarrea con sangue, gravissimi danni ai reni: 2-4 semi sono mortali per bambini e gli altri animali domestici, 15 per gli adulti; l’olio di ricino, un tempo assai usato, non ha la stessa pericolosità dei semi ingeriti perché l’estrazione priva l’olio della componente tossica.

Robinia

Rododendro: come l’Azalea

Salpiglossis: è una Solanacea, quindi contiene glicoalcaloidi steroidali (solanina, atropina, solanocapsina) che causano dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco.

Sambuco: i frutti acerbi sono leggermente tossici.

Sanguinaria canadensis

Sansevieria trifasciata o Lingua di suocera: bassa tossicità, causa irritazioni alle mucose della bocca e dello stomaco, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare) e diarrea

Saponaria

Schizanto: è una Solanacea, quindi contiene glicoalcaloidi steroidali (solanina, atropina, solanocapsina) che causano dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco.

Scilla: il bulbo può causare sintomi gastroenterici

Scrofularia

Sedano selvatico

Senape, erba falcona, serapino: soprattutto la radice

Senecio: può causare una gravissima insufficienza epatica.

Shanshi: contiene coriamirtina, un veleno tetanico

Sommacco

Solanacee: tutte (anche Dulcamara, ciliegio d’inverno, erba morella). Contengono glicoalcaloidi steroidali (solanina, atropina, solanocapsina) che causano dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco.

Sorgo gentile

Spatafillo: causa irritazione alle mucose orali con bruciore intenso alle labbra, lingua, salivazione eccessiva, difficoltà nella deglutizione e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Speronella

Sprekelia formosissima

Strelizia, uccello del paradiso: semi

Simplocarpo

Surfinia: appartiene alle Solanacee, quindi provoca dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco.

Singonio

Tanaceto, Erba amara: è un antielmintico ma se ingerito in grande quantità può causare aborto (come il prezzemolo).

Tasso: soprattutto le bacche contengono l’alcaloide cardiotossico tassina, che causa tremori, collasso cardiocircolatorio e morte improvvisa per paralisi cardiaca o respiratoria. Può essere letale anche per gli umani.

Trachelospermo, Rincospermo, Falso gelsomino

Tremolo

Tulipano: soprattutto il bulbo causa sintomi gastroenterici

Veronica: tutte le specie

Vinca: tutte le specie

Viola ciocca, Mattiola

Vischio: mortale, soprattutto le bacche (per molti uccelli è invece commestibile, anzi, una leccornia)

Vischio americano

Vitalba

Vite del Canada, vite americana: causa dilatazione delle arterie. Da non confondere con la mediterranea Vite da uva, che è commestibile (anche le foglie).

Yucca : causa depressione, diarrea, salivazione anomala, convulsioni e, per chi può, vomito (i conigli, ricordiamo, sono incapaci di vomitare).

Zygadenus venenosus

 

Sulla Stella di Natale (Poinsettia, Euphorbia pulcherrima) ci sono opinioni discordanti: alcuni esperti di botanica considerano velenosissima solo la linfa lattiginosa, altri affermano che non presenti alcuna criticità, sostenendo che sia al limite irritante. Ci sono conigli che l’hanno assaggiata e non hanno manifestato alcun sintomo, così come con patate e melanzane. Il consiglio è di non privartene, ma fai sempre attenzione e tenere tutto ciò che è potenzialmente pericoloso fuori dalla portata degli animali domestici tutti.

Tieni presente che, come per gli esseri umani, alcune delle piante citate possono essere utilizzate anche in omeopatia animale. Sta sempre tutto nelle dosi e nelle combinazioni.

Qualora notassi sintomi particolari o anche solo anomalie nel tuo coniglio e nel caso sospettassi una intossicazione o un avvelenamento, è indispensabile essere tempestivo e contattare subito il veterinario (esperto in esotici).

Evita assolutamente il fai-da-te! Non somministrare mai farmaci o sostanze varie di tua iniziativa (il latte, ad esempio, che tradizionalmente è consigliato in caso di avvelenamento, stimola l’assorbimento delle tossine liposolubili, potenziando l’azione di alcuni veleni) e non cercare mai di indurre il vomito, neanche in altri animali: se non conosci la composizione del veleno ingerito, potresti peggiorare e aggravare ulteriormente la situazione!

Ricorda, infine, che alcuni vegetali (ad esempio, oleandro e mughetto) liberano principi attivi tossici anche nell’acqua, quindi fai attenzione non solo alle piante ma anche ai loro ai sottovasi.

 

Fonti: www.casafreccia.it, http://cavies.lightskies.net/, www.lavocedeiconigli.it, www.lacollinadeiconigli.nethttps://conigliettiwords.wordpress.com

 

 

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