Apr 162014
 
coniglio in gabbia

Foto tratta da: ilovemyhouserabbit.com

Prendo spunto dall’articolo letto su Petsblog.it  Il coniglio vive bene in gabbia la notte? per trattare la delicata questione della “libertà del coniglio in casa“.
Valeria, l’autrice dell’articolo, esprime molto bene il suo parere sull’argomento e lo motiva altrettanto egregiamente.

Più passa il tempo e più la cultura della libertà del coniglio in casa si sta diffondendo; tuttavia si tratta di un processo lento e ancora parziale, circoscritto a momenti o situazioni particolari: se il coniglio può godere della sua libertà di giorno, ma comunque sempre mentre c’è qualcuno a vigilare sui suoi spostamenti e le sue azioni, la sua libertà non sembra più essere tanto legittima di notte o quando il coniglio è solo – senza sorveglianza.

Lì scatta la reclusione e l’alibi: è per la sua incolumità!

Sarebbe un nobile intento, se non nascondesse più la preoccupazione per l’incolumità dei propri beni (mobili, arredi, tessuti ecc), che quella per l’animale.

Vorrei ricordare che il coniglio deve vivere libero per casa, 24 ore su 24 e non quando fa comodo agli umani.

Certamente, come ogni altro essere vivente anche il coniglio ha bisogno di interagire con l’ambiente e con gli altri conviventi, pertanto non è irragionevole pensare che in queste interazioni possano capitare anche momenti meno piacevoli come il rosicchiamento di un battiscopa, piuttosto che un buco procurato al tappeto preferito (che a quanto pare è anche il SUO preferito per le attività di scavo).

Non dirmi che non ti è mai capitato di fare un buco o lasciare un’impronta con il ferro da stiro su qualche indumento, restringere qualche capo di biancheria o infilare una maglietta di un certo colore in lavatrice e tirarla fuori di un altro…
Quando si interagisce con l’ambiente possono succedere un sacco di cose “negative” e quando si interagisce con altri individui possono scattare meccanismi relazionali che fanno nascere incomprensioni, litigi e discussioni e questo succede anche al coniglio!

A chi mi chiede: “Ma com’è un coniglio? Come un cagnolino o un gattino?”, mi piacerebbe rispondere che un coniglio è un coniglio e basta, che non ci sono paragoni da fare, che bisognerebbe conoscere il coniglio in quanto tale, ma purtroppo qualche paragone bisogna farlo, per rendere comprensibile alle persone qualcosa che comprensibile non è ancora.
Ai cani e ai gatti siamo abituati perché essi convivono con noi da migliaia di anni. Li abbiamo addomesticati e ormai pensiamo di sapere tutto su di essi. Per lo meno ne conosciamo in modo più o meno generale i comportamenti, le abitudini, le esigenze, i modi di comunicare.
Il coniglio è una new entry: sono circa vent’anni che abita con noi, che ne selezioniamo le razze per creare i nani, i conigli pet (che non hanno alcuna differenza con i selvatici o con i conigli cosiddetti “da carne”). Quindi, stiamo imparando adesso ad accettarli come compagni. Assistiamo ancora al grande divario tra chi li considera e li tratta a tutti gli effetti come esseri viventi senzienti e chi ancora li mangia, non reputandoli che cibo destinato al nostro sostentamento e sollazzo del pranzo domenicale.
E’ molto difficile instillare nelle menti delle persone il germe dell’uguaglianza, perché l’uomo vive categorizzando, distinguendo, differenziando. E’ questo lo strumento che adotta per conoscere il mondo ed ergersi a dominatore nella scala gerarchico-evolutiva.
I paragoni sono necessari all’uomo per etichettare, categorizzare, comprendere. Per questo, spesso rispondo che un coniglio è l’unione di un cane, un gatto e un bimbo piccolo, con la fedeltà e il bisogno di sentirsi parte di un team del primo, l’indipendenza e l’autodeterminazione del secondo, l’esigenza di scoprire, esplorare, sperimentare il mondo del terzo, con in più però la difficoltà che i suoi modi di comunicare non sono altrettanto diffusi e immediatamente comprensibili come quelli delle tre creature sopraindicate.

Tornando sul pezzo, il coniglio in casa va lasciato libero; va vaccinato e sterilizzato, sia che sia single, sia che sia in coppia o in gruppo (tutti i membri vanno sterilizzati, anche se dello stesso sesso), per garantirgli il benessere e la saluta fisica prima di tutto e anche per evitare le classiche pipì a spruzzo, le pozzangherine e che rosicchi o scavi qualsiasi cosa.

Ricorda: una componente del coniglio è il “bimbo piccolo”. Se avessi un cucciolo d’uomo per casa non ti assicureresti di parare gli spigoli, chiudere bene gli armadietti, impedire l’accesso alle scale con un cancellino, togliere dalla sua portata detersivi e oggetti tossici o pericolosi, eccetera? Mica terresti il bimbo tutto il giorno in un box!

Dice bene Valeria nell’articolo:

“Non è il coniglio che va rinchiuso, ma vanno tolte le cose pericolose che possono provocargli o essere oggetto di danno. Se vedete che si affeziona troppo a qualche tappetino filaccioso e ne mangia dei pezzetti, questo va sostituito. Vanno cambiati gli oggetti, non rinchiuso l’essere vivente”.

Al coniglio vanno offerti stimoli e attività che tengano viva la sua innata curiosità e attitudine a esplorare il territorio: scatole e rotoli di cartone da rosicchiare (purché non ne ingerisca i pezzi) o di plastica dura, legnetti e rametti che possa addentare, stracci o zerbini in cocco da poter scavare e rodere, giochi da “foraggiamento” così che possa distrarsi alimentandosi (ricorda che il coniglio mangia 24 ore al giorno), una tana in cui riposarsi al sicuro e via dicendo.
Se al coniglio è permesso concentrarsi su certi oggetti, dimenticherà gli altri. Libertà e proposta devono essere le parole chiave nella gestione del tuo peloso, altrimenti crescerai un coniglio frustrato, incapace, ingestibile e ingovernabile, che non aspetterà altro che i pochi momenti di libertà che gli concederai per sfogarsi.
Ricordati anche che i conigli sono animali crepuscolari, quindi più attivi di mattina presto e di sera, dopo che tramonta il sole. Tenere rinchiuso il tuo coniglietto proprio nelle ore di maggiore vigore per lui non farà che generare e aumentare il suo risentimento sia nei confronti dell’ambiente che verso di te.
Il mio motto è che FIDUCIA GENERA FIDUCIA, perciò comincia per primo a fidarti del tuo coniglietto e vedrai che la tua fiducia nei suoi confronti verrà ripagata!

Valeria conclude il suo testo in modo straordinariamente saggio e prendo in prestito questa sua saggezza per concludere a mia volta:

“Se non siete disposti a dargli il minimo, meglio fare una attenta riflessione e non prenderlo”

Nessuno ti obbliga ad accogliere in casa un coniglietto, ma se lo fai, assumiti tutte le responsabilità del caso; informati bene PRIMA di accoglierlo e riflettici, perché 10 anni di compagnia richiedono impegno, volontà e consapevolezza.

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  25 Responses to “Il coniglio va tenuto libero in casa”

Comments (25)
  1. Ciao, ormai ci conosciamo, già altre volte ho chiesto i tuoi preziosi consigli!! La mia Teresa ora ha 6 mesi e vive liberamente fra terrazzo ed appartamento. Nel fine settimana però, io vado spesso dai miei che abitano in piena campagna e sono solita portare Teresa con me. In casa dei miei nessun problema: conosce l’appartamento e gira liberamente; in ogni caso lì ha un “suo” personale scatolone/tana e una sua lettiera. Domenica scorsa però era una bellissima giornata ed io e mio marito abbiamo deciso di provare a portarla fuori: un campo di erbetta e niente altro (anche se ci siamo portati dietro sempre il nostro scatolone/tana e la nostra lettiera…!) Lei all’inizio sembrava euforica: correva e saltava come una matta, anche se non si allontanava mai troppo. Poi è come se avesse iniziato ad innervosirsi: se sentiva un rumore (un’auto in lontananza per esempio) correva alla tana, non entrandoci dentro a nascondersi ma piazzandosi davanti alla porticina come a proteggerla. Poi rimaneva per minuti in piedi ad omino ad ascoltare; insomma era tesissima e si spostava continuamente da noi alla sua tana…. Mi chiedevo: ma lei apprezzerà queste gite o saranno solo uno stress?!? Anche perchè poi, di solito, quando torniamo a casa, sembra adirata, rimane a distanza a dorme in continuazione… Grazie!

  2. Mangia fa i suoi bisogni saltella sempre e sempre arzilla ma il termosifone e un po bolente per questo pensavo di non farli male si che in casa sono 20 gradi so che non li fa malle ma visto che termosifone e un po bolente per quello ho pensato. Grazie mille

  3. Gabriela, non hai da preoccuparti 🙂
    Il colpo di calore può sopraggiungere quando fa molto molto caldo e il coniglio non ha un riparo, perché i conigli non sudano e quindi trattengono dentro tutto il calore senza poterlo buttare fuori. Ecco perché hanno bisogno di ripari ombreggiati in estate, perché così possono raffreddarsi un po’ e mantenere la temperatura del corpo sotto i livelli critici.
    Queste situazioni però si verificano per esempio sotto il sole diretto o quando la temperatura sale sopra i 30 gradi e i conigli non hanno un riparo.
    I 20 gradi dell’ambiente domestico non creano problemi di calore al coniglio e se anche vuole stare vicino al termosifone, è una sua scelta 🙂 Credo che se vuole può allontanarsi, quindi se preferisce restare lì lasciala pure 🙂
    Assicurati che stia bene in generale, che mangi e faccia i suoi bisogni regolarmente. In caso contrario potrebbe cercare il caldo perché non sta bene e in questo caso sarebbe da portare dal veterinario, ma se mangia, fa pipì e cacca e sta bene allora non preoccuparti 😀

  4. Ciao voglevo chiederti una cosa so che se fa troppo caldo i conigli possono prendere un colpo di calore e de molto pericoloso ma a maya li piace infilarsi sotto il termosifone quando e acceso e molto caldo quasi bolente in casa sono 20 gradi ma lei si infila losteso sotto io non la lascioper cche ho paura che si po prendere un colpo di calore e probabile ho poso stare tranquilla. Grazie

  5. Grazie per la risposta metterò de le traversine fin che mi consulto con veterinario cosi e libera di salire e scendere quando vuole. Grazie ancora

  6. A 3 mesi sì è ancora piccola per l’operazione, ed è importante anche che ristabilisca la sua salute prima di affrontare qualsiasi intervento.
    Sarà la veterinaria a dirti se e quando sarà possibile procedere con la sterilizzazione, che in genere si pratica intorno ai 6 mesi.
    Nel frattempo, come ti dicevo, potresti fare in modo che Maya non salga sul letto, mettendo degli ostacoli fra lei e il letto e per fare le coccole o giocare è meglio se scendi tu per terra.
    Oppure, puoi mettere sul letto una traversina assorbente in modo che se anche Maya ci sale sopra il letto è salvo 😉

  7. Grazie per la risposta appena stara bene che li passa raffreddore parlero con veterinario che e esperto in esotici e li faro la sterilizzazione solo che ho un po paura che li sucedera qualcosa non e troppo piccola? Grazie ancora

  8. Cara Gabriela,
    molto probabilmente la piccola Maya si sta sviluppando e sta cominciando a manifestare i primi segnali da sviluppo sessuale: di solito il più frequente e principale è proprio la marcatura territoriale con cacche e pipì in giro, fuori dalla lettiera. Anche conigli che fino a un giorno prima erano stati bravissimi a sporcare solo nella lettiera, con lo sviluppo sessuale cominciano a sporcare fuori.
    L’unica soluzione è la sterilizzazione, perché questo problema non dipende dall’educazione, ma dallo stress ormonale. Con la sterilizzazione si risolve il problema sia dello stress ormonale del coniglio, sia di gestione domestica e di pulizia (mi raccomando: è fondamentale che del coniglio si occupi un veterinario esperto in esotici).
    Nel frattempo cerca di vietare a Maya di salire sul letto e per fare le coccole o giocare è meglio se scendi tu per terra.
    Oppure, puoi mettere sul letto una traversina assorbente (le vendono per cani e gatti, ma anche per bambini e anziani con problemi di incontinenza), in modo da salvare il letto dalla pipì ^_^

  9. Ciao ho un coniglio nano ariete si chiama maya ti avevo gia scritto per che e raffreddato ma adesso vorrei chiederti un altra cosa ho un piccola problema lei e libera in casa in camera mia ma a volte mi fa la pipi sul letto quando deve fare la cacca va ne la letiera anche la pipi ma ultimamente me la fa nel letto ho provato a mettere piu letiere in camera ma niente non li guarda ne anche (scusa se sbaglio a scrivere ma io non sono di qua) mi poi dare qual che consiglio. Grazie

  10. Ciao Silvia,
    che rabbia quando i negozianti dicono che il coniglio è stato vaccinato ma non rilasciano il libretto con la data del vaccino! Molti è vero che li hanno fatti vaccinare (ci pensa direttamente l’allevatore di solito), ma come si può esserne certi?
    Dovresti come prima cosa portare la coniglietta dal veterinario (esperto in esotici) per un esame delle feci, perché potrebbe avere i coccidi (quasi tutti i cuccioli li hanno) e in quell’occasione porre la tua perplessità sul vaccino. Sarà il veterinario a proporti la soluzione migliore per la tua piccola.
    Per la sterilizzazione invece bisognerà aspettare ancora almeno un paio di mesi: dal sesto mese in avanti potrai valutare l’intervento di sterilizzazione. Anche qui, sarà il veterinario a darti indicazioni temporali più precise anche in base allo stato di salute generale della coniglietta e alla sua situazione ^_^

  11. ciao! ho appena scoperto il tuo sito e non ho ancora avuto modo di leggerlo fino in fondo (cosa che farò al più presto).
    ho comprato una bellissima coniglietta testa di leone e ammetto di averlo fatto come dici tu senza la ben ché minima idea di quello che facevo…. inutil dire che ha subito conquistato tutta la famiglia! i primi 2 giorni l’ho tenuta in gabbia solo quando eravamo fuori anche perchè ancora non avevo provveduto ad alzare tutti i fili alla sua portata. ma è stato un bene perchè lei si è ambientata piano piano e i miei figli hanno avuto tempo per capire che non è un giocattolo. ora, la tengo libera in cucina d giorno e di notte e se siamo presenti la lascio scorazzare e curiosare per tutta casa…. lei è molto tranquilla (a parte qualche filo tranciato per colpa nostra!!!) ed io ho cercato ogni genere di informazione per cambiarle alimentazione (mangia pellet e fieno e voglio cominciare con le verdure) e so che devo portarla da un vet il prima possibile (ma qui a taranto non so a chi rivolgermi, o meglio ho trovato dei nomi ma cercavo qualche conferma data da esperienze personali) … so che devo sterilizzarla e vaccinarla ma ho dei piccoli dubbi e spero potrai aiutarmi. quando ho preso la coniglietta al negozio mi ha detto che lui aveva provveduto alla vaccinazione ma non mi ha rilasciato assolutamente nulla! c’è un modo per sapere se davvero è stato fatto? e se dovessi vaccinarla perchè non mi fido di una parola le farebbe male nel caso in cui il negoziante lo avesse davvero già fatto? e per la sterilizzazione che mese devo aspettare. il negoziante mi ha detto che aveva 3 mesi quindi ora ne ha poco meno di 4?

  12. Ci siamo sentiti via whatsapp 😉

  13. Ciao a tutti.
    Sono un ragazzo che, da tre giorni, è entrato a far parte del meraviglioso mondo dei conigli ariete nani. Purtroppo Lunedì ho dovuto assistere ad una cosa che mai mi sarei aspettato di vedere e che mi ha dato un po di apprensione per il futuro. Sfortunatamente la mancanza di professionalità del grosso centro a cui mi sono rivolto per l’acquisto della coppia dei miei conigli nani ariete ha fatto sì che mi fosse venduto un coniglio che non godeva di ottima salute che, purtroppo, nella notte tra lunedi e martedi mi morisse tra le mani. Vi dico quanto male sia stato e stia tutt’ora. Tuttavia, oggi ho provveduto all’acquisto di una seconda coniglietta presso un altro negozio, più piccolo, che ha provveduto all’esecuzione di una serie di visite veterinarie e vaccinazioni e al rilascio di un libretto sanitario dell’ariete nano che ho chiamato Chanel. Attualmente la mia famiglia si compone di Coffee, esemplare ariete nano fulvo fuzzy lop e Chanel, ariete nero, entrambe stupende.
    Mentre Coffee e il defunto Milk erano stati presi insieme e quelle poche ora di vita di quest’ultimo erano inseparabili, quando oggi ho portato a casa Chanel, Coffee ha iniziato a rincorrerla e a ‘romperle le scatole assiduamente annusando le sue parti intime e arrivando, in una frazione di secondo, quasi a sovrastarla, portandole via un pò di pelo che non so se era morto oppure strappato. Possibile che due coniglie cucciole, possano non andare d’accordo e possano dominarsi l’un l’altra fino a farsi male? Leggendo i vostri commenti, vorrei adattare la mia casa per lasciare le due bellissime creautre del tutto libere e pacificamente conviventi, abbandonando l’uso della gabbia.
    Per far questo, comunque, c’è un piccolo problema da risolvere, per il quale vi chiedo dei consigli pratici. Ogni volta che tiro fuori le conigliette ( una alla volta almeno fino a quando Coffee non sarà vaccinata- lo farò dopodomani) queste lasciano dei ricordini qua e la. Ci sono dei metodi per insegnare loro a farla in una lettiera che allestirò a parte per terra, così da non trovare un mare di palline quando torno a casa? C’è un modo per aiutare le due meraviglie a tollerarsi e vivere pacificamente senza alcun problema?
    Vi ringrazio dell’attenzione e spero rispondiate presto

  14. Mi spiace Maria Grazia, ma l’unico consiglio che posso darti è quello di insegnare al micione di casa a convivere e giocare con Hope in modo che la coniglia possa stare libera. Il pellet per le stufe è ottimo come lettiera, oltre che dal punto di vista economico, anche come materiale assorbente e antiodore.
    Cambia la lettiera ogni giorno e se serve area la stanza.
    Non so se la tua coniglia è sterilizzata, ma spesso il forte odore dell’urina è dovuto anche agli ormoni in essa contenuti. La sterilizzazione per una coniglia femmina è caldamente consigliata per il suo benessere fisico e psichico, ma anche per risolvere una serie di disagi/problemi per gli umani.
    Avete la fortuna di avere dei balconi grandi. Dire che “nessuno in casa starebbe abbastanza attento da evitare qualche disastro” non mi sembra un buon presupposto per il benessere dell’animale che è stato accolto in casa. Perché usare un peso col micio e un altro peso col coniglio? Entrambi devono avere la possibilità di vivere liberi h24. Piuttosto, provate a organizzare uno dei balconi per Hope, in modo che abbia maggiore libertà e il suo spazio tutto per lei. Chiaramente andranno protetti i balconi e le ringhiere o i parapetti affinché non caschi di sotto, tolte di mezzo le piante potenzialmente pericolose/tossiche e organizzato un giaciglio e qualche gioco, con ripari dal sole e dalla pioggia. Se abituata a vivere all’aperto fin dalla primavera, potrà anche affrontare l’inverno all’esterno (con adeguati ripari o accessori aggiuntivi come una coperta o una cuccia calda e morbida), così lei avrebbe più spazio, la libertà che merita e il problema odori cattivi svanirebbe nel nulla 🙂

  15. Ho un coniglio semi ariete (venduto come ariete ma non per questo meno bello), da quasi un anno. È una femminuccia, si chiama Hope e riceve tutte le attenzioni che posso darle quando sono in casa. Non posso tenerla sempre libera purtroppo perché abito ad un quarto piano ed i balconi sono molto larghi, nessuno in casa starebbe abbastanza attento da evitare qualche disastro, inoltre lei ama mettersi tra i piedi facendo inciampare le persone, e vorrei evitare che si facesse male, ed ho anche un gatto, giocano a rincorrersi ma sempre sotto la mia supervisione. Miki (il mio gatto) è tutto il mio mondo, ma è pur sempre un fatto, un po vecchio che ha visto ormai da un anno invaso il suo territorio e ha dovuto convivere con l idea di dover condividere con un coniglio la sua e solamente sua padrona… E poi e pur sempre un gatto, e non è capace di rendersi conto che può far male anche giocando. Così per lo più Hope sta in gabbia, eccetto nei fine settimana e la sera quando torno da lavoro. Poiché è spesso in gabbia, una gabbia che è nella mia stanza, ultimamente inizia a farsi sentire molto forte l odore di pellet e fieno… Insomma puzza! E so perfettamente che non è Hope a puzzare,ma la lettiera e il fieno. Compro il pellet da stufa per risparmiare, perché gli altri tipi di pellet (quelli specifici per coniglio) costano dai 6 euro in si e durano due giorni… Ma adesso sono aperta a qualsiasi consiglio per poter evitare questo brutto odore. Sia che si tratti di pellet sia per il fieno.