Mar 152014
 

 

cane con coniglio

Foto tratta da: www.petsparadise.it

Chi condivide la sua vita e la sua casa con un pet sa quanto può ricevere da una relazione con un animale. Avere una casa in cui diverse specie convivono pacificamente e armoniosamente tra loro significa realizzare una sorta di utopia in cui gli umani rispettano gli altri coinquilini, più che servirsene, sfruttarli o approfittarne… ed è divertente e appagante!

Negli articoli precedenti ho parlato della relazione e della convivenza tra più conigli e tra conigli e gatti. In questo articolo voglio affrontare la questione della convivenza tra coniglio e cani e voglio farlo tanto con ottimismo, quanto con prudenza.

Le linee guida che seguono sono atte a permettere a coniglio e cane ad abituarsi l’un l’altro in un ambiente positivo e sicuro. Poiché ogni situazione è determinata dalle personalità dei soggetti coinvolti, non c’è un “modo giusto” di procedere. Come regola generale, è meglio procedere lentamente, con cautela e avere successo, piuttosto che avere fretta di ottenere un certo risultato e rischiare un disastro. La conoscenza iniziale può essere fatta in diversi modi. Se il coniglio è vivace e molto attivo e/o il cane è un po’ turbolento e indisciplinato, meglio cominciare col tenere il coniglio in gabbia e il  cane al guinzaglio. La maggior parte dei conigli si sente più al sicuro e si mostra più socievole quando si trova nel suo territorio.

Incoraggia, loda e premia ogni atteggiamento curioso e gentile da parte del cane: “Bravo Jack! Buono va bene! Come sei buono! Ma che cane buono!”
In questo modo, il cane imparerà ad associare la parola “buono” alla calma, a un interesse tranquillo e amichevole e che quando si comporta così viene elogiato/premiato. Puoi usare “buono” anche successivamente, nel caso per esempio dovesse diventare più eccitato e iperattivo, per riportarlo alla calma e al controllo. Così facendo, gli insegni qualcosa di positivo, di affermativo, gli insegni il “”, invece di sgridarlo e alimentare un atteggiamento negativo con il “no”.
Se il cane si agita troppo, digli “no!” o “buono!” e dagli un lieve strattone al guinzaglio, per richiamare la sua attenzione. Se si calma, lodalo e premialo. Se invece vedi che devi più volte correggere il suo comportamento, che devi ripetutamente richiamarlo alla calma, allora stai procedendo troppo in fretta. Probabilmente dovresti lavorare più sull’obbedienza del cane prima di fargli incontrare il coniglio.
Espressioni come “Stai giù!”, “Buono!”, “Bravo cane!” e “Via!” o “Sciò!” dovrebbero diventare parti integranti del suo vocabolario.
L’obiettivo finale per il cane dovrebbe essere accucciarsi e mantenere la posizione tranquilla, anche se il coniglio dovesse correre e saltellare liberamente in giro per la casa. Lavora con il cane con scioltezza, fermezza e gradualità. Fai un passo per volta. Usa  anche con il tuo cane la tecnica del modellamento: step by step. Potrebbe essere impegnativo, ma non impossibile e i risultati possono essere davvero eccezionali. Cerca di mettere tu il tuo cane nella condizione migliore per riuscire in questa “impresa”. Lavora con lui.
Un coniglio fiducioso e un cane pacato e tranquillo potrebbero annusarsi naso a naso, senza alcunissima gabbia a fare da scudo tra loro. Metti il guinzaglio al cane e fallo sdraiare tranquillo; poi porta nella stanza il coniglio e consenti ai due pelosi di guardarsi, annusarsi, curiosarsi tranquillamente, in modo che prendano confidenza con questa nuova situazione. Non perdere mai l’occasione di lodare e premiare il cane, se mantiene un atteggiamento calmo e tranquillo.
Procedi nello stesso modo per più giorni e sii sempre presente durante gli incontri cane-coniglio.
Questa fase dell’inserimento può durare diverso tempo, da qualche giorno ad alcune settimane, fino anche a qualche mese. Sono i soggetti animali coinvolti a dettare i tempi e i modi.
Il tuo compito è quello di essere presente e vigile e di assicurarti che ogni individuo (cane, coniglio, persone coinvolte) sia davvero pronto prima di procedere al livello successivo.
I passi seguenti potranno essere togliere il guinzaglio al cane, oppure lasciare il guinzaglio attaccato al collare, ma senza trattenerlo tu. Poi potrai lasciar libero il cane di alzarsi da terra, mettersi seduto o in piedi, in modo che il coniglio prenda familiarità con questa sua nuova posizione. Successivamente, potrai far fare qualche passo al cane, così che il coniglio si abitui a lui in movimento e via dicendo.

Perché insegnare al cane l’obbedienza

L’addestramento, l’educazione non deve mai essere una coercizione, un obbligo o una manifestazione del proprio potere sull’animale.

Io attribuisco al termine “addestrare” il significato di “educare” e per me ciò significa “comunicare”.

Addestrare, educare, comunicare significa insegnare all’animale, sia esso cane, gatto, coniglio o altro, che i suoni che escono dalla mia bocca hanno un significato. Quando dico “vieni qui!” sto trasmettendo un messaggio e, se ho fatto un buon lavoro e l’intenzione è positiva e viene colta dall’animale a cui mi sto rivolgendo, mi aspetto che l’animale capisca il significato di quel messaggio e si comporti di conseguenza.
Un cane che ha ricevuto un addestramento all’obbedienza positivo, gentile, efficace sa di poter contare sul suo partner umano nel momento in cui si trova ad affrontare una situazione nuova e sconosciuta. Sa di poter fare affidamento su di lui (lo stesso vale per un coniglio o qualsiasi altro animale).
Un cane che non ti ascolta, ti ignora o dà di matto se gli si presenta la minima distrazione non è ovviamente un buon candidato a diventare amico del tuo coniglio. L’addestramento dovrebbe mirare a costruire la relazione, la comunicazione tra te e il tuo cane. Ecco perché è così importante.

L’importanza del gruppo e della famiglia

L’obiezione che mi sento rivolgere più spesso quando parlo di convivenze positive tra cani  conigli è: “Ma cani e conigli sono nemici in natura! Il cane è e resterà sempre un predatore e il coniglio è e resterà sempre una preda. Come si può ignorare questa cosa? Non ci si potrà mai fidare!
La mia risposta a questa obiezione, come spesso accade, è “Dipende”.
Dipende dal cane; dipende dal coniglio; dipende da te e dagli altri umani coinvolti.
Converrai con me che parlare di cani e conigli come “nemici” in termini di predatore e preda e in termini di “fiducia”, quando sono gli esseri umani (fino a prova contraria) che torturano e uccidono milioni di conigli ogni anno in nome della moda; o che addomesticano, allevano e addestrano cani a cacciare e uccidere conigli non per sopravvivenza, ma per sport, non sia un buon terreno su cui coltivare obiezioni.
Se tu fossi un coniglio, di quale specie ti fideresti di più? E quale temeresti maggiormente?
In molti cani, l’istinto predatorio e cacciatore è sepolto sotto a generazioni e generazioni di domesticazione.  Altri hanno un senso della caccia più forte e sviluppato, che potrebbe addirittura essere stato acuito e incoraggiato (o scoraggiato) dal proprio partner umano.
L’idea e il suggerimento degli esercizi di approccio iniziale e di obbedienza non vuole solo controllare il cane e insegnargli il nostro concetto di buone maniere, ma anche fargli vedere e capire che il coniglio è un membro del gruppo, della famiglia. Esattamente nello stesso modo in cui il nostro cane può ritrovare il suo spirito di cacciatore con il gatto del vicino, ma non con quello che vive con voi.
Il tuo cane può imparare che il coniglio che coabita con lui e con voi fa parte della famiglia e non della cena.
Naturalmente tutto questo non vale per chi tiene il coniglio per lo più recluso in gabbia e/o il cane perennemente in cortile. In questi casi infatti gli animali non fanno parte di alcuna famiglia, sono considerati come “animali” nella peggiore delle accezioni e chiaramente non potranno mai essere lasciati da soli insieme.


In questo video puoi vedere come Keenay (il cane) e Diego (il coniglietto) sono 
perfettamente integrati e come Keenay sia assolutamente tranquillo nel rapporto con
Diego, nonostante l’audacia del coniglietto nell’andare a “disturbare” il cane mentre mangia.
La pubblicazione del video è stata gentilmente concessa da Martina Zambernardi.
(***Diego non arriva assolutamente alle crocchette; non c’è pericolo che le mangi***)

Quando si possono lasciare cane e coniglio da soli senza sorveglianza?

A voler essere attenti e prudenti, mai. Non sono rari i racconti di cani e conigli che andavano d’amore e d’accordo fino a che un bel giorno… “non so come sia potuto succedere…”.

D’amore e d’accordo” non significa semplicemente che il cane non balza addosso alla gabbia ogni volta che ci passa vicino, quando magari cane e coniglio non sono nemmeno mai stati liberi insieme nella stessa stanza.
E non significa nemmeno che siccome il cane è tanto bravo e paziente coi bambini lo sarà anche col coniglio, oppure che gli urli contro e lo sgridi ogni volta che insegue il coniglio.
Andare d’amore e d’accordo” dovrebbe significare qualcosa di molto più profondo, qualcosa che tocca i sentimenti, le emozioni, le intenzioni.
Se non sei sicura che sia il momento giusto per far incontrare il tuo cane e il tuo coniglio, aspetta. Se non pensi che siano pronti a conoscersi e fare amicizia, aspetta. Se vuoi provare a farli incontrare, prima fallo per brevi momenti e sempre quando sei presente anche tu.
Ascolta il tuo sesto senso. Solo quando ti sentirai tu stessa pronta per affrontare questo aspetto della convivenza, allora procedi. Un passo alla volta.

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  77 Responses to “Inserimenti: convivenza tra conigli e cani”

Comments (77)
  1. Buongiorno,
    io e il mio compagno abbiamo un coniglietto e un gatto che convivono benissimo insieme, stavamo pensando di prendere anche un cane. Abbiamo allora pensato di iniziare ad abituare i nostri animali alla presenza di un nuovo animale inserendo in casa il cane di alcuni amici nostri. Il gatto pian piano si è abituato, il coniglio però non si riesce ad abituare… scappa da una parte all’altra, sbatte i piedi non c’è verso di abituarlo. Anche quando il cane va via continua a non sentirsi sicuro in casa, ci vuole un oretta finche si tranquillizza un po’. Come possiamo fare??

  2. Ciao! Che bel blog! Allora….ho una coniglietta di due anni, molto dolce, affettuosa, già abituata ai cani che vanno e vengono di amici e parenti fin da piccola. Da due giorni ho in casa con me il mio nuovo amico, un cucciolo di bearded collie, davvero dolcissimo, buono, molto tranquillo e affettuoso. Ha cqe solo tre mesi e vuole giocare giustamente. Inizialmente mi sono fidata e fin dal primo giorno, li ho lasciati in stanza insieme a conoscersi, con me ovviamente che sorvegliavo. Mi sono stupita perché la coniglietta lo ha accettato subito non scappando, lui è entrato addirittura nella zona sua dove ha il fieno… Insomma tutto bene. Solo che poi dopo qualche ora lui ha preso un po’ più confidenza e ha cominciato a voler giocare con lei rincorrendola. Li ho visto la coniglietta scappare e non volendo creare problemi li ho divisi. Ora…….io ho un monolocale. Quindi non ho porte se non quella del bagno. Per dividerli ho usato un recinto aperto, dividendo a metà la stanza praticamente. La coniietta l’ho lasciata nella sua parte, dice ha tutte le sue cose e il terrazzo. Per non toglierle la sua quotidianità..anche perché lei è un po’ la padrona di casa. Lui invece l’ho confinato sul lato cucina . Ora si guardano si annusano..lui a volte vuole andare da lei è piange ma non in maniera esagerata. A me spiace vederlo confinato dall’altra parte ..sto agendo bene? Come dovrò fare se devo uscire senza cane? Potrò lasciarli a casa da soli? E come dividerli..? Fra pochi mesi lui crescerà e salterà sicuramente il recinto. Help

  3. Cara Gabriella,
    mi spiace rispondere dopo così tanto tempo, ma gli impegni sono sempre tanti 🙁
    Come sta il coniglietto?
    Donare un coniglio di appena 20 giorni è da scellerati, a meno che la madre non sia morta di parto o di altro, subito dopo aver dato alla luce i piccoli. I conigli devono rimanere con la madre e i fratelli per almeno 60 giorni, pena facili problemi comportamentali e salute probabilmente cagionevole da adulti.
    Detto questo, spero che il coniglietto stia crescendo sano e forte. Sarebbe meglio se fossi seguita da un buon veterinario esperto in esotici in questa sua crescita, per avere le indicazioni precise sul suo stato di salute e sull’alimentazione corretta per lui.
    Quanto al cane, prima dei 2 mesi di vita del coniglio non li avrei fatti incontrare. Dopo i 2 mesi e a vaccini fatti, allora procederei con incontri molto graduali e sempre sorvegliati.

  4. Ciao, mi è stato donato un coniglietto ariete nano di appena venti giorni, ho già una cagnolina con me di 2 anni, loro si annusano, la mia cagnolina si avvicina spesso alla gabbia per baciarlo, ma quando ogni tanto prendo il coniglietto per farlo camminare un po’ per casa lei si agita, so che non potrebbe fargli male volontariamente, ma tempo in un colpo di zampa…come comportarmi? ??

  5. aahahah, Francesca, mi immagino la scena! ^_^
    Trattandosi di alimenti completamente vegetali (almeno dovrebbero), non c’è alcun problema per il cagnolino. Sarebbe più pericoloso e preoccupante il contrario, ovvero se il coniglio andasse a rubare le crocchette del cane, perché costituite da ingredienti nocivi per il coniglio.
    Se i due animali convivono e interagiscono pacificamente, il dettaglio per cui il cane ruba il cibo al coniglio non costituisce alcun problema.

  6. Ciao ho un coniglietto nano testa di leone di un anno e mezzo a gennaio ho preso un cucciolo di spitz tedesco che ora ha 5 mesi. Il cane appena può entra nella gabbia e ruba fieno e croccantini al coniglio a volte li mangia a volte ci gioca volevo sapere se potevano fargli male.

  7. Ciao Dalila, conigli e cani possono convivere, ma molto dipende dalla razza del cane, dal carattere di cane e coniglio, dagli spazi comuni, da come il cane viene educato dai proprietari e dalle energie e dinamiche che si creano in casa. La razza di cane che più si adatta a una buona e pacifica convivenza con il coniglio è il Kavalier King, secondo esperienze dirette e indirette. Anche le razze di cani pastore sono tendenzialmente consigliate. Sconsiglio cani di taglia troppo piccola, perché solitamente più esuberanti e dall’abbaio più acuto che può infastidire o spaventare il coniglio.
    Il mio consiglio è di farvi supportare da un buon educatore cinofilo nella scelta della razza, da un volontario esperto e buon conoscitore del carattere del cane se vi rivolgerete a un canile per un’adozione e in ogni caso a un buon educatore per l’educazione e l’addestramento del cane.

  8. Salve,
    Ho un coniglietto nano maschio che ha appena fatto 4 anni.è libero in casa (ma sta solo in cucina perché ha paura del parquet). Il mio compagno voleva prendere un cane, ma ne voleveamo uno che sia tranquillo di carattere per facilitare la convivenza con il nostro Pino.. che razza consigliate? Eravamo orientati sul Carlino in quanto dicino che è tranquillo…mi potreste dare un consiglio? Grazie

  9. MMM…. non si può sapere a priori, Selene.
    La linea guida vorrebbe che il coniglietto fosse sterilizzato per accettare di buon grado la cagnolina.
    Considera che il coniglio ha 5 anni, quindi un carattere e degli atteggiamenti già ben consolidati. Potrebbe essere difficile farlo convivere con un altro animale anche da sterilizzato, ma non è detto. Bisognerà proprio vedere cosa succede quando arriva la barboncina. I barboncini sono cani dal carattere vivace e hanno bisogno di qualcuno che li sappia “inquadrare” e “indirizzare” bene per poterli gestire con delle regole.
    Coniglio vivace + cane vivace potrebbe essere un’accoppiata folle, come una vincente. Dipenderà molto da come reagiranno i due animali e dalle dinamiche che regneranno in casa.
    Buona norma è sempre comunque insegnare al cane, di qualunque razza esso sia, a non abbaiare addosso al coniglio e a non rincorrerlo quando questo saltella e si muove per la casa. Se il coniglio è spavaldo e iperattivo può essere più facile per lui accettare l’ingresso del nuovo animale, ma si tratta anche di vedere se non emergerà la sua territorialità.
    Insomma, è impossibile stabilire a priori come andranno le cose. Vediamo quando arriverà la piccola riccioluta 😉

  10. Salve, ho letto attentamente l’ articolo e i commenti, però un dubbio lo tengo. Ho un coniglietto nano di 5 anni molto vivace. E in arrivo una cucciola di barboncino di 2 mesi. Riuscirò a farli convivere negli stessi spazi pur essendo un maschietto e una femminuccia, senza far sterilizzare il coniglietto? Grazie

  11. Cara Melissa,
    è normale che il coniglio abbia paura e scappi: sa che la cagnolina è un predatore per lui e lui una preda per lei.
    La cagnolina è una cucciola e sicuramente è nel pieno del suo vigore e della sua vitalità, sarà affettuosa e giocherellona, ma cani e conigli hanno approcci ed esigenze diverse.
    Assolutamente incontri molto graduali, sempre in vostra presenza come già state facendo, e sempre con il guinzaglio. La cagnolina deve capire che il coniglio non è per lei una preda da rincorrere, non gli deve abbaiare addosso e dovete insegnarle a restare seduta o sdraiata quando il coniglio è presente nello stesso spazio e quando si muove.
    Potete eventualmente farvi supportare da un buon educatore cinofilo negli insegnamenti di base.

  12. Ciao, mi chiamo Melissa. Ho un coniglio maschio di 3 anni che vive libero in casa 24/24. Abbiamo preso da pochissimi giorni una cucciola di pastore maremmano femmina che ha 2 mesi. La canina la stiamo abituando a stare in giardino per la maggior parte del tempo, peró entra anche in casa. I due si sono visti sempre in nostra presenza, per pochissimo tempo e tenendo o lei o lui in collo. Si sono annusati sempre tenuti e lei una volta l’ha leccato. Il coniglio ha paura e scappa, la canina vorrebbe giocarci e rincorrerlo, non vorrebbe morderlo. Io vorrei che si abituassero alla presenza l’uno dell’altro per poter vivere tutti insieme in modo più armonioso. Mi potresti dare qualche aiuto per potergli far convivere insieme? Ho letto quello che hai scritto e cercheró di prendere spunto.

  13. Cara Federica, i cani sono evidentemente molto ben educati e anche la razza aiuta nella convivenza con la coniglietta.
    Potrebbero crearsi nel tempo delle ottime amicizie tra questi 3 pelosi 😉
    Sarà la coniglietta sicuramente a dettare i tempi e i modi, in quanto preda e quindi per la prudenza che naturalmente la contraddistingue.
    Vedi se nel tempo la relazione tra i pelosi migliora e in che modo. Se dovessi continuare a riscontrare un forte attaccamento del cane più piccolo alla coniglia, tale da creargli problemi di ansie, preoccupazioni, depressione ecc, allora magari ci possiamo sentire in consulenza privata per vedere di dargli un supporto psico-emotivo-relazionale, con rimedi naturali, come i fiori di Bach 🙂

  14. Salve, ho da poco preso una coniglietta nana di un anno. I vecchi proprietari l’hanno regalata, così l’ho presa io. In casa mia vivono già due cani di razza Labrador di 3 anni ed un anno e mezzo. Il grande, nonostante un po’ geloso la osserva soltanto, mentre il piccolo rimane ore ed ore ad osservarla, tant’è che un giorno che la coniglietta è stata dal veterinario, il cane ha smesso di mangiare (quasi cadendo in depressione).. È normale questo attaccamento? La coniglietta quando è lasciata libera (sotto sorveglianza) si tiene a distanza dai cani nel momento in cui la osservano, ma appena si distraggono lei si avvicina per annusarli..

  15. Cara Francesca,
    gli inserimenti tra conigli e cani vanno fatti in modo molto graduale, educando molto bene il cane a rispondere e rispettare le regole che impartiamo, che devono essere poche, semplici, ma ben definite fin dal principio e rispettando le esigenze di tutti.
    Naturalmente cani e coniglio non andranno mai lasciati da soli senza sorveglianza, nemmeno per un minuto, ma occorrerà intervenire sugli spazi dell’abitazione affinché tutti gli animali siano liberi, seppure in sicurezza.
    Per cominciare il coniglio dovrebbe essere libero di esplorare lo spazio, in quanto non è un animale da gabbia. Questa, se presente, deve servire solo a supporto degli accessori e come tana, porto sicuro in cui rifugiarsi e riposare.
    Il coniglio, animale preda, deve sentirsi al sicuro nel proprio ambiente, ma non in prigione.
    All’inizio può essere più utile confinare i cani o il coniglietto in un recinto ampio e far avvicinare i cani gradualmente, soprattutto quella più vivace.
    Utilizzate il guinzaglio, premiate la calma nella barboncina, il rispetto dei comandi “resta”, “ferma”, “no”, “piano”.
    Nel tempo, ciascuno degli animali si abituerà alla presenza dell’altro, ma servirà pazienza, lavoro sul cane e spazi adeguati.
    Quando il coniglietto avrà 5/6 mesi sarà opportuno farlo sterilizzare affinché non attacchi e litighi con le cagnoline.