Set 062013
 

rabbit addictedMolte persone non sanno che i conigli possono affezionarsi e comportarsi come qualsiasi altro animale domestico e non riconoscono o non hanno idea che sia possibile allacciare un rapporto, una relazione affettiva tra umano e coniglio.
In moltissimi mi scrivono per chiedermi come si fa a intrecciare una relazione con un coniglio, perché vedono il rapporto che ho io con Yogurt e non riescono a credere che sia possibile, in primis, e vogliono capire come possono avere anche loro un rapporto simile con il proprio coniglio.

In apparenza può sembrare che il coniglio sia un animale schivo, timido e incapace di esprimere le proprie emozioni. Vogliamo fare un paragone con i classici cane e gatto? Il cane abbaia e intona svariati abbai e mugolii per farci capire cosa vuole e di cosa ha bisogno. Per non parlare dei movimenti che fa con la coda, con le zampe, con le orecchie e di quegli sguardi dolci e languidi che ci lancia quando cerca di ottenere qualcosa o delle feste che ci fa quando rientriamo a casa dopo una giornata di lavoro. E che dire dei gatti? Dei loro miagolii e del loro modo di strusciarsi addosso alle nostre gambe per conquistare le nostre attenzioni?
In realtà però anche i conigli sono animali molto espressivi. L’unica differenza con un cane o un gatto è che siamo noi umani a non avere dimestichezza con i modi di esprimersi del coniglio!

Non è colpa del tuo coniglio se tu non capisci i suoi modi di comunicare!

Se il tuo coniglio è felice e pieno di vitalità ed energie, lo vedrai correre per la stanza, saltellando e guizzando come se avesse il diavolo in corpo. Se il tuo coniglio è in cerca di cibo, lo vedrai fare l’omino proprio ai tuoi piedi, muovendo rapidamente il suo nasino e scuotendo i baffi, implorandoti di dargli qualcosa da mangiare, oppure potresti vederlo intento a rosicchiare mobili e arredi oppure mordicchiarti i pantaloni. Se è in cerca di attenzioni, si metterà a scavare mentre ce l’hai in braccio: scaverà il tuo grembo o le tue gambe oppure ti darà delle musatine contro le caviglie fino a che non interromperai ciò che stai facendo e non lo coccolerai un po’ o farai con lui qualcosa di interessante. Se per caso lo stai intralciando o gli stai ostacolando il passaggio o i movimenti, te lo farà sapere spingendoti via col musetto o mordicchiandoti se fai finta di niente o tardi a capire. Se è infastidito da qualcosa o è stufo di troppe attenzioni è possibile che lo vedrai allontanarsi da te scalciando e scodinzolando (sì, proprio scodinzolando!)…
Comprendere il linguaggio particolare e unico del coniglio è fondamentale per poter creare con esso una relazione. Se non sai cosa sta dicendo, come puoi parlare e comunicare con lui? Se non capisci cosa vuole dirti il tuo coniglio come puoi instaurare un rapporto?
Per questo, prima di accogliere un coniglio in casa e prima di porti il problema su come instaurare un buon rapporto di amicizia con il tuo coniglietto dovresti impegnarti per capire il suo linguaggio e il suo comportamento.
Per esempio è importante che tu sappia che il luogo più comodo, sicuro e confortevole per un coniglio è il terreno. Moltissime persone mi scrivono per lamentarsi del fatto che non riescono a prendere in braccio il proprio coniglio, perché lui scappa oppure scalcia per scendere. Insistere a voler sollevare un coniglio da terra per tenerlo in braccio, specialmente se questa operazione non viene fatta nel modo corretto oppure con troppa veemenza o troppa poca delicatezza, porterà solo a una conseguenza: il coniglio scapperà e cercherà di farsi avvicinare il meno possibile, perché ogni volta avrà il terrore di essere sollevato. Come puoi costruire una relazione con lui su queste basi? Se l’animale non si fida di te, non è possibile costruire nulla.
Devi sapere che conquistare la fiducia di una preda (il coniglio infatti è una preda e non un predatore) richiede tempo e pazienza, delicatezza, a volte anche qualche rinuncia. Avvicinati con movimenti lenti e fluidi, anzi sarebbe preferibile che tu ti comportassi normalmente in casa e che fosse proprio il tuo coniglio a cercare il primo contatto.
Tutto si basa sulla FIDUCIA. Perciò la domanda vera a cui devi rispondere non è “come faccio a costruire una relazione affettiva con il mio coniglio?”, ma “come faccio a conquistare la sua fiducia? Cosa devo fare per non spaventarlo, farlo sentire a suo agio e tranquillo?”.
Per prima cosa, se sei alle prime armi con i conigli, perché magari non hai mai avuto animali o forse perché hai avuto a che fare per lo più con animali predatori come cani e gatti, dovresti passare del tempo a osservare il tuo coniglio: guarda cosa fa, dove va, quando ci va, come si comporta.
Dopodiché prova a immedesimarti in lui. Pensa di essere una preda e di vivere in un ambiente in cui ci sono enormi predatori che sembrano innocui, ma di cui non sai se puoi fidarti o meno. Tieni conto che una preda è sempre all’erta, perché il minimo pericolo può rappresentare un grandissimo pericolo! Dopo che l’avrai osservato per un po’, prova a imitarlo 🙂
Se non vuoi che gli altri pensino che sei “fuori di testa”, ti consiglio di fare questo esercizio quando non ci sono altri umani in giro 😉
Sdraiati dove si sdraia il tuo coniglio, osserva il mondo come fa lui, dalla sua posizione, dai suoi perché, dai suoi come. Spaventati quando senti un rumore o vedi un’ombra; avvicinati ai mobili e immagina di non averli mai visti, di non aver la minima idea di cosa siano…
Prova per qualche momento a metterti nei panni del tuo peloso e davvero vedrai la vita con occhi diversi!
Questa è l’empatia, questo è l’unico modo per comprendere l’altro, averne rispetto e capire perché può essere tanto difficile fidarsi di qualcuno o qualcosa e come fare per conquistare la fiducia di un altro essere.
Su questo si basa la relazione con un coniglio. Su questi presupposti se ne può costruire una. E poi sulla costanza e sull’abitudine, sui riti:

“Non ci conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”
“Che cosa bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”.

Antoine De Saint Exupéry, Il piccolo principe

 

Suggerimento: I conigli tendono ad essere più ricettivi e ben disposti nei confronti delle coccole dopo mangiato, quando hanno la pancia piena e si riposano un po’. Perciò se ti sembra che il tuo coniglio non sia per niente interessato alle tue coccole e alle tue moine, prova ad aspettare fino a dopo che si sarà saziato. Il coniglio è un animale estremamente curioso e spesso viene distratto dalle infinite potenziali marachelle che potrebbe combinare, ma se lo cogli nel momento del relax ti sarà più facile avvicinarti a lui e lui potrà anche associare le coccole al riposo e quindi al benessere. 😀
Infine ricorda sempre che ogni coniglio è diverso dall’altro e fare paragoni e confronti col coniglio di quell’amica o di quell’altro amico non è mai opportuno. Ogni coniglio ha una sua personalità bene distinta e un suo preciso carattere, con pregi e difetti, predisposizioni e preferenze.
Con il tempo e la pazienza imparerai a capire cosa rende felice il tuo coniglietto e in cambio il tuo coniglio imparerà a fidarsi di te e ad amarti.

 

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  124 Responses to “Come costruire una relazione affettiva con il coniglio”

Comments (124)
  1. Ciao….Jerry il mio coniglietto prima era dolcissimo….leccava saltava e mi veniva in contro…ha 4 mesi…è cambiato….non si lascia prendere se cammino dietro di lui scappa e non lecca più….per il resto per me va bene….perché sono sicura che è stress ormonale….ma non mi sta bene il fatto che si senta inseguito e non si fa accarezzare! È dovuto a cosa tutto questo?
    Grazie in anticipo! Spero mi risponderai ?

  2. Certamente è possibile sterilizzare il coniglietto. Non solo è possibile, ma è molto consigliabile.
    Solo dopo che sarà sterilizzato potrete anche pensare di cercare per lui una compagna, che però dovrà essere sterilizzata anche lei.
    uno solo dei due non è sufficiente.

  3. Cara Sara,
    il suo comportamento potrebbe essere dettato da tanti fattori: si trova in un nuovo ambiente, con nuove persone che gli girano intorno, ha sicuramente un suo personale trascorso che noi però non conosciamo e in più è ancora intero (non sterilizzato).
    Dagli il tempo di ambientarsi e conoscerti. Nel frattempo considera seriamente la sterilizzazione, informandoti anche sui veterinari esperti in esotici presenti nella tua zona, perché è di fondamentale importanza per il benessere psicologico e fisico del coniglio, a prescindere che sia maschio o femmina.
    Se il motivo principale sono gli ormoni, non puoi fare nulla per evitare gli attacchi. Puoi solo stare attenta, annunciarti quando vai da lui/lei, avvicinarti piano e cercare di proteggere mani, braccia, piedi e gambe e anche il viso per sicurezza. Quindi delicatezza, movimenti fluidi, voce pacata.
    E sterilizzazione il prima possibile perché a 1 anno è già sicuramente completamente sviluppato.
    La mancata sterilizzazione influisce a livello fisico e psichico, perché l’animale è costantemente sotto pressione ormonale e questo, sì, si ripercuote anche sul comportamento per forza di cose.

  4. Ciao! Da due giorni ho un coniglietto datomi da un’amica che lo aveva trovato in giardino. Sono andata dal veterinario per informarmi su sesso, razza ed età e ha detto che potrebbe avere all’incirca un anno. Stasera, come ieri, l’ho liberato in garage solo che ho trovato un cambiamento notevole nel suo comportamento. Ieri era molto calmo forse perché per lui era tutto nuovo. Stasera invece mi sembrava alquanto aggressivo. Quando mi spostavo da una parte all’altra lui mi seguiva e mi correva intorno (che e non sbaglio significa che è felice) ma quando mi sono avvicinata per invitarlo a smettere di mangiare la carta (cosa non tanto indicata se non sbaglio) mi ha “ringhiato” contro. Poi però continuava a seguirmi. Ora, penso che sia per gli ormoni e per il cambiamento di ambiente, ma cosa posso fare per evitare che mi “attacchi”? Non volevo sterilizzarlo ancora perché non conosco la sua storia quindi volevo sapere se c’erano altre alternative. Nel caso non lo sterilizzassi, continuerà a comportarsi cosi?

  5. Grazie addestrare conigli dalla tua risposta! Volevo chiedervi se è possibile sterilizzare il mio coniglio….perché è maschietto….se non è possibile sterilizzarlo dovremo cercargli una compagna coniglietta?

  6. Caro Marco,
    i conigli vanno molto ben conosciuti per poterli comprendere e amare.
    Prima di tutto il tuo coniglio andrebbe sterilizzato, se ancora non lo è. Questi comportamenti sono tipici della maturità sessuale.
    Quanto ha il tuo coniglio adesso?
    Se ha più di 3 mesi e non è ancora sterilizzato, uno dei motivi che spiega i suoi comportamenti è senz’altro questo.
    Tieni anche conto che i conigli sono animali molto territoriali, ma non sono animali da gabbia: il tuo probabilmente associa te a un invasore e a un punitore nello stesso tempo, perché sei principalmente tu a occuparti di lui e sei proprio tu che gli dai da mangiare – magari mettendo le mani nella gabbia – e a metterlo in gabbia dopo la libertà.
    Non è vero che non ti vuole bene, è che al momento il suo comportamento è dettato e condizionato dagli ormoni. E’ fprtemente stressato per via della pressione ormonale e questo stress si riflette nel comportamento. Per la sua salute, oltre che per poterlo gestire meglio, va assolutamente sterilizzato quanto prima da un veterinario esperto in animali esotici.
    Il fatto che appena preso ti desse bacini e leccatine è la dimostrazione del fatto che lui non è così aggressivo per carattere, ma a causa degli ormoni in questo momento.
    Dopo la sterilizzazione dovrebbe ritornare tutto alla normalità.

  7. Salve. Da amare il mio coniglio nano, sto cominciando ad odiarlo. Lo comprai dalle bancarelle salvandogli la vita, gli cambio sempre la lettiera, gli do da mangiare, da bere, lo faccio uscire dalla gabbietta…ma lui non ne vuole sapere di volermi bene…appena lo presi, lui mi riempiva di leccate e tutto…ma ora non mi vuole più bene.
    Provo a prenderlo, si divincola e mi riempie di graffi le mani.
    Quando sta vicino a me, mi riempie di morsi, non si fa coccolare da me, quando provo a farlo uscire dalla gabbia, mi riempie di graffi divincolandosi e mi disubbidisce di continuo.
    Tutto ciò non accade con mio fratello e mia madre. Succede l’esatto contrario. In pratica il mio coniglio mi odia.
    Non dovrebbe comportarsi così con me visto che io gli ho salvato la vita… Cosa dovrei fare per toglierli questo atteggiamento negativo nei miei confronti? 🙁
    Grazie

  8. Ciao Lucrezia,
    ti consiglio di iscriverti al sitlog lasciando il tuo nome e il tuo indirizzo mail nel modulino colorato che trovi sulla destra delle pagine se nonl’hai ancora fatto, in modo da ricevere la mini guida in 14 lezioni che ti spiegherà le basi del clicker training rispondendo anche a queste domande e a molte altre che ti verranno 😉
    Inoltre, per approfondire in modo mirato e preciso, puoi acquistare il manuale Cliccando Si Impara.
    Nel frattempo, puoi trovare degli articoli interessanti nella categoria Addestramento: http://www.addestrareconigli.it/category/addestramento/
    I conigli sono animali intelligenti e molto spesso riescono a intuire cosa gli stiamo chiedendo di fare. Ricordati di non chiedergli azioni complesse, ma semplici, che possa intuire e attuare abbastanza rapidamente. Puoi aiutarti con un target, come la mano per esempio, e “guidare” il tuo coniglietto in modo da fargli capire qual è il movimento che vuoi che faccia (che puoi marcherai col clicker e premierai). Per esempio, se vuoi che si alzi in piedi sulle zampe posteriori, puoi attirare la sua attenzione sulla tua mano che da terra di alza sopra il suo naso (magari in questo caso, già con un premietto in mano). Se vuoi che compia un giro su se stesso, puoi aiutarlo con la mano mostrandogli la direzione, girando intorno a lui lentamente in modo che la segua. Anche ogni minimo accenno all’esecuzione dell’azione andrà marcato con il clicker e premiato.
    vedrai che ti verrà più facile di quanto pensi. Spiegare ogni singolo movimento è molto più difficile e lungo che non metterlo direttamente in pratica.
    Riguardo a quando cominciare, lasciagli almeno una settimana per ambientarsi quando lo porterai a casa per la prima volta. Dopodiché potrai iniziare quando vorrai.
    Una cosa che non c’entra nulla ma che è spesso sottovalutata: il giorno stesso in cui lo andrai a prendere o al massimo il giorno dopo assicurati di portarlo dal veterinario (esperto in esotici) per la prima visita generale di controllo e per il fondamentale esame delle feci alla ricerca dei coccidi.
    Ne va della sua vita.

  9. Ciao Azzurra,
    per prima cosa ti ricordo che la gabbia dovrà essere utilizzata solo a supporto degli accessori come beverino o ciotola per l’acqua, fieniera, ciotola per il cibo e lettiera. Mai utilizzarla allo scopo di tenervi rinchiuso il coniglietto, come condizione normale o punizione.
    La gabbia potrà essere per lui/lei un rifugio, una tana e il punto di ristoro e toilette, se l’hai già acquistata. Se invece non l’hai ancora acquistata, lasciala pure in negozio che non è necessaria. Procurati piuttosto una vaschetta che possa fare da lettiera, non troppo piccola e non troppo alta, in modo che il coniglietto possa entrarvi e starci dentro comodamente.
    In aggiunta puoi procurarti una cuccetta morbida o – meglio – in paglia come rifugio per il coniglio e un beverino con la sua piantana per l’acqua o una ciotolina da ancorare a terra in modo che non si rovesci.
    Di solito i conigli che vengono lasciati con la mamma e i fratelli fino ai loro 60 giorni almeno acquisiscono spontaneamente le regole di utilizzo della lettiera. In ogni caso, fai trovare al coniglietto la sua zona di alloggio già allestita quando lo porterai a casa. Colloca la lettiera preferibilmente in un angolo (i conigli tendono a preferire gli angoli) e riempila con uno strato di pellet da stufe come materiale assorbente. L’ideale è quello di puro faggio 100%. Se non lo reperisci facilmente va bene anche quello misto faggio-abete.
    Cerca di rendere la zona del coniglietto confortevole e cerca di disporla in modo poi che resti sempre lì.
    Solo il primo giorno potrai “contenere” il coniglietto in gabbia o con un recinto per fargli capire subito che quella è la sua area, poi potrà essere lasciato libero di gironzolare per esplorare l’ambiente circostante. Evita solo le stanze in cui proprio non vuoi che acceda, ma lascialo libero di esplorare il territorio. E’ una cosa molto importante affinché possa prendere confidenza con la casa e cominciare a capire che può fidarsi di te.
    Manipolalo molto se lo gradisce, perché questo aumenterà le sue attitudini sociali. Se invece non gradisce fin da subito scalciando o dimenandosi o ringhiando, lasciagli il tempo che gli serve e aspetta che sia lui/lei a cercarti.
    Premialo ogni volta che lo vedi interagire con la lettiera. Se necessario, i primi giorni mettilo di peso nella lettiera e offrigli qualche bocconcino come un pellettino o un mezzo chicco di uvetta o un pezzettino di frutta.
    Non acquistare mai i mangimi confezionati misti che trovi nei negozi. Nel lungo periodo sono nocivi per la salute del coniglio. Non darglieli nemmeno come premio. Preferisci i pellet singoli o appunto pezzettini di carota, di mela, uvetta passa.
    Con questo sistema dei premi dovresti rinforzare il suo naturale istinto a fare i bisogni in lettiera.
    Potrebbe essere che sebbene tu abbia allestito tutta la sua area, lui/lei preferisca fare pipì altrove. Prova allora – solo in questo caso – a ricollocare la sua zona in quel punto, in modo da agevolare il coniglio.
    Per il rapporto di amicizia, concedigli tempo: i conigli sono prede e quindi prudenti per natura. Potrebbe essere il coniglio più socievole del mondo e non darti alcun pensiero, ma potrebbe anche al contrario richiedere del tempo per ambientarsi e riconoscerti come punto di riferimento amico.
    Non prendertela in questo caso, ma rispettalo e tutto andrà benone.

  10. Ciao io mi chiamo azzurra ho prenotato in negozio il mio primo coniglietto wiski razza nano di due mesi preso da un allevamento tra qualche giorno lo avrò a casa volevo sapere come insegnarli a fare i propri bisogni solo in gabbia per poi lasciarlo libero senza problemi come poter instaurare in rapporto di amicizia con lui

  11. Ciao, ho letto questa parte del tuo sito in cui spieghi le prime esperienze e come comportarsi con il proprio coniglietto capendo i suoi comportamenti.
    Ho letto anche l’uso del clicker training e mi sono venute delle domande in testa da porti se possibile: come posso fare a far capire al coniglietto quale movimento deve fare prima di usare il clicker e dargli il “premio”? Come posso dargli nel miglior dei modi l’imput per fare il movimento che voglio?
    Nella possibilità che quando lo prenderò sia piccolo, devo iniziare dopo qualche mese ad addestrarlo?

    Spero di essere stata chiara, spero in una risposta. Grazie e buone feste

  12. I momenti del post operatorio possono essere difficili per tutti, in particolare per l’animale che ha subito un intervento delicato (soprattutto nel caso delle femmine). Alcuni conigli reagiscono con scarso appetito, poca mobilità e desiderio di stare appartati; altri invece più ribelli rifiutano le medicine o fanno il diavolo a quattro per la somministrazione. Nei casi peggiori addirittura assistiamo a femmine che si strappano letteralmente i punti.
    Bisogna adottare diverse strategie in base alle diverse reazioni del coniglio che abbiamo davanti.
    Essere comprensivi, capire che sta attraversando un momento difficile, ma anche NON sentirci in colpa per la scelta di averlo sottoposto all’intervento e NON dispiacersi per lo stress che gli procureremo nel somministrargli i medicinali prescritti. Questi due atteggiamenti fanno a soli una buona differenza.
    Con delicatezza per non farle del male, ma anche con decisione e determinazione bisogna prendere o bloccare l’animale dov’è per potergli somministrare l’antidolorifico o l’antibiotico, o eventualmente l’alimentazione forzata.
    Se non ci si riesce da soli, è bene farsi aiutare da un famigliare o da un amico, in modo che uno lo tenga fermo e l’altro possa somministrargli il farmaco.
    MAI sentirsi in colpa in questi momenti: gli animali percepiscono le intenzioni e i sentimenti, le energie, e il senso di colpa allontana l’animale prima, e viene usato come leva poi per farsi passare atteggiamenti e comportamenti non desiderabili.
    Nei casi più difficili di gestione è meglio rivolgersi al veterinario.
    per il resto bisogna dare tempo al tempo. Presto o tardi anche il coniglio più cocciuto, se educato e approcciato nel modo giusto, torna a rispettare e amare il proprio umano 😉

  13. Ciao la mia coniglietta è stata sterilizzata da 3 giorni .. dobbiamo ovviamente darle antibiotici ecc.. ma lei non vuole corre salta e scappa.. oggi sono riuscita a darglielo… pero una cosa evita qualsiasi tipo di carezza .. e non vuole essere presa in braccio mentre prima della sterelizzazione si .. cosa faccio ?

  14. Ciao Sara,
    sì è normale.
    per ora state procedendo bene. Considera che a 2 mesi è piccolissima e che tra un mesetto però potrebbe già cominciare lo sviluppo sessuale.
    Se dovesse cominciare a marcare il territorio con feci e urine non arrabbiatevi e non punitela rinchiudendola in gabbia, perché il comportamento sarebbe dettato dagli ormoni e una qualsiasi punizione non servirebbe a niente.
    Qualora accadesse, recatevi semplicemente da un veterinario esperto in esotici e parlate con lui/lei dell’eventuale sterilizzazione.

    Per quanto riguarda la relazione, datevi tempo, a lei e a voi: per una preda la conoscenza e la fiducia si conquistano per gradi 🙂

  15. Ciao!Da due giorni abbiamo preso una coniglietta,Miele ,di circa due mesi.
    Con molta pazienza sto cercando di insegnarle a fare i bisogni nella lettiera. Speriamo bene!!! L’abbiamo tenuta nella gabbia per i primi due giorni per farle capire che quella è la sua “casetta”, oggi invece jo cominciato a lasciarla libera nella cameretta. Devo andare a scaglioni prima di lasciarla libera per tutta casa vero? l’unica cosa che spesso quando la chiamo viene….. a furia di chiamarla piano piano imparerà, ma ancora non su lascia accarezzare e coccolare. È normale ?