Giu 032016
 

 

coniglio sdraiato accanto all'aspirapolvere

Fonte immagine: Pinterest

In casa è arrivato il giorno della settimana che normalmente dedichi alle pulizie.

Non hai mai avuto problemi prima di dividere la tua vita con un coniglio, ma da quando è entrato nella tua vita il peloso orecchiuto, le pulizie di casa sono diventate un’angoscia, un’ansia, una tortura, per te e per il tuo coniglio, soprattutto se c’è di mezzo l’aspirapolvere.

Già i conigli mal digeriscono la scopa e la vivono come un intruso, un aggressore, un invasore da attaccare, sconfiggere e non rivedere mai più, ma quando arriva l’aspirapolvere si sentono impotenti, sono terrorizzati. L’aggressione non è più sufficiente a sconfiggere e far battere in ritirata il nemico e così sbattono i piedoni, scappano alla rinfusa, senza badare a dove vanno pur di trovare un rifugio e talvolta si fanno anche del male perché capita che sbattano contro qualche mobile. Finiscono sotto un divano o il letto, o si intrufolano in qualche angolo remoto sotto una credenza e non li vedi più per ore. Per riprendersi dallo stress e dallo spavento ci mettono un po’ e tutto questo rende letteralmente una tortura l’abitudine delle pulizie domestiche sia per te che per loro e rischia anche di compromettere la relazione interspecifica con noi, perché ci vedono come complici del nemico, come coloro che portano una minaccia pericolosissima nel loro territorio.

La mia esperienza personale

Ice era terrorizzato dall’aspirapolvere all’inizio: proprio come nella descrizione qui sopra, era una di quei conigli che come ne sentiva il rumore cominciava ad agitarsi, zompettando un po’ di qua e un po’ di là come a voler cercare una via di fuga. Quando poi arrivava il tubo aspiratore, apriti o cielo! Corse sfrenate! Come impazzito, si scapicollava da sotto il divano in giro per la stanza, come se si sentisse in trappola e non sapesse proprio dove andare a nascondersi (e rifugi ne ha quanti ne vuole in casa!). Correva come un matto, sbattendo anche contro qualche mobile o qualche sedia e scalciando. Inizialmente, ho cercato di risolvere la questione con un utilizzo graduale dell’aspirapolvere: come arrivavo in zona Ice, lo spegnevo per un minuto, poi lo riaccendevo, poi se vedevo che Ice cominciava a riagitarsi, lo spegnevo di nuovo.

Un paio di volte mi sono bastate però per capire che non poteva essere un metodo efficace: Ice non aveva il tempo di riprendersi tra un’accensione e l’altra, io rischiavo di decuplicare il tempo impiegato per le pulizie e soprattutto non era un metodo utile a far capire ad Ice che l’aspirapolvere non era una minaccia seria.

La soluzione

Ho trovato la nostra soluzione un po’ per caso.

A lungo avevo pensato al clicker training come metodo di avvicinamento coniglio-aspirapolvere, ma non mi sembrava che avesse molto senso: durante l’utilizzo dello strumento, Ice non avrebbe nemmeno sentito il click e a strumento spento non avrebbe avuto ragione di associarlo positivamente, perché né più né meno, da spento, l’aspirapolvere non è vissuto come una minaccia. Come fare dunque?

La soluzione me l’ha presentata Ice stesso ed è stata davvero semplicissima!

Lui è completamente libero in casa, ma ha a sua disposizione una postazione accessoriata sopraelevata (il ripiano di una scansia) che prevede fieniera, ciotola per le verdure, lettiera e casetta in fieno come cuccia e rifugio.

Un giorno, mentre passavo l’aspirapolvere, lui era già dentro alla sua casetta di fieno e ho notato che era più tranquillo del solito, così ho pensato di abbandonare l’aspirapolvere – acceso –  a distanza e di andare verso Ice per fargli una carezza e dargli un pellet per trattenerlo lì, al riparo.

Il gesto ha funzionato alla grande, tant’è che poi Ice è rimasto nella sua cuccetta di fieno anche quando ho ripreso ad aspirare con l’aspirapolvere.

La volta successiva, pensavo di ripetere la stessa sequenza, ma ero in ansia perché pensavo che la volta prima mi era andata bene perché Ice se ne stava già nella sua cuccia e mi aveva facilitato il compito, ma non potevo mica aspettare che lui fosse lì dentro per imbracciare l’aspirapolvere e passare per terra.

Inaspettatamente è successa una cosa straordinaria: come sono arrivata in zona “rossa” con l’aspirapolvere acceso, Ice è uscito da sotto il divano ed è corso nella sua cuccetta, uscendo con il musino come a fare cucù, in attesa di qualcosa.

Coniglio accanto alla sua cuccia di fieno

Ice accanto alla sua cuccia di fieno

Ho fatto 2+2 e ho subito collegato tutto. Ho abbandonato l’aspirapolvere e mi sono avvicinata a lui, lentamente, con un sorrisone stampato sulla faccia. Gli ho fatto una carezza e gli ho offerto un pellet da sgranocchiare. Poi mi sono allontanata e ho ripreso a pulire per terra.

Da quel giorno e per molti mesi la sequenza si è ripetuta da sola. Come accendevo l’aspirapolvere, Ice usciva dal divano e si infilava nella sua cuccia in attesa del suo pellettino e della sua carezzina.

Un giorno però ho smesso di dargli il pellet. Ormai l’associazione positiva con l’aspirapolvere, anche senza clicker, era salda. Non voglio che ci manovriamo e ci manipoliamo a vicenda con la scusa del premio. Gli ho offerto solo le mie carezze.

Il risultato oggi

Oggi Ice non teme più l’aspirapolvere. Dopo che è riuscito ad accettarlo nella stanza senza rischiare di ferirsi (e ha trovato da solo il modo, per poi presentarlo a me), è riuscito anche a uscire dalla sua cuccetta nonostante l’aspirapolvere invadesse il suo territorio. Dapprima lo ha approcciato con curiosità e interesse, poi ha cominciato ad aggredire il tubo. Oggi, in qualche caso, ci si mette dietro, proprio dove esce l’aria del motorino, per farsi scompigliare il ciuffo.

Ci sono voluti alcuni mesi, collaborazione tra me e lui, ma niente è stato fatto forzando le cose. Tutto è avvenuto in modo molto naturale e spontaneo e speriamo che questa nostra esperienza possa aiutare anche te e il tuo coniglio nella dura lotta contro l’aspirapolvere e la sua definitiva sconfitta.

Aspettiamo di leggere la tua esperienza nei commenti qua sotto. Siamo curiosi di sapere come vive il tuo coniglio l’intrusione dell’aspirapolvere e se magari anche voi avete trovato un modo per andare tutti d’accordo 😉

 

 

 

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