Ott 012013
 

coppia di conigliLa mente e la psicologia dei conigli sono misteriose, a volte addirittura assurde e paradossali. I conigli sono animaletti profondamente emotivi, che desiderano e anelano alla compagna dei propri simili. Essi formano legami così forti e potenti che la perdita di un partner può causare gravi depressioni e vere e proprie malattie.
Tale devozione è ben lontana dall’essere immediata però. Il colpo di fulmine è raro nei conigli; al contrario, solitamente, inserire un coniglio in una casa dove ce n’è già uno può essere un processo complesso che richiede tempo, pazienza e determinazione.
All’inizio infatti è normale vedere il proprio coniglio accogliere il nuovo o la nuova arrivata con aggressività, invece che con amore e comprensione. Il processo di inserimento e integrazione può richiedere da pochi giorni ad alcuni mesi, o anche non compiersi mai.
Se tutto fila liscio, vedrai molto presto i due coniglietti andare a zonzo uno dietro l’altro, diventare inseparabili, lisciarsi il pelo a vicenda, leccarsi, coccolarsi per ore.
Il tuo preciso compito, nel momento in cui decidi di inserire un coniglio in un contesto in cui ne è già presente uno è proprio quello di far sì che questo inserimento avvenga il più in fretta possibile e in modo gioioso e sicuro.

Preliminari
  1. Per prima cosa devi sapere che se vuoi far convivere due (o più) conigli, tutti i soggetti coinvolti devono essere sterilizzati.
  2. Se formi una coppia, sarebbe meglio che questa fosse eterogenea, ovvero maschio+femmina, per facilitare le cose, perché conigli dello stesso sesso possono scontrarsi anche ferocemente per questioni legate alla forte territorialità.
  3. Inoltre dovresti assicurarti che tutti i soggetti siano in salute, abbiano appetito e gradiscano il fieno, in modo che anche durante l’inserimento possano praticare le loro normali attività, in particolare l’attività digestiva che per un coniglio è fondamentale, e magari praticarle insieme.
  4. Sarebbe bello e opportuno, prima di adottare un secondo coniglio, che i due potenziali futuri partner si incontrassero per una sessione di prova, in modo da non provocare traumi a nessuno dei due e da ridurre potenziali disagi per te: se portassi a casa un coniglio totalmente incompatibile con quello che hai già, rischieresti di insistere per mesi in qualcosa che non ha modo di funzionare, sconvolgendo l’equilibrio dei due conigli, l’equilibrio tra il tuo coniglio e il resto dei famigliari umani (e animali) e magari dovendo alla fine ritrovarti a decidere di cedere di nuovo il coniglio adottato, con conseguente trauma da nuovo abbandono per l’animale.
  5. Gli inserimenti vanno sempre eseguiti in un territorio neutro, ovvero dove né l’uno né l’altro coniglio hanno già potuto gironzolare e vivere, per non avere limiti e problemi di territorialità. Quindi o in una stanza neutra, a cui il tuo coniglio non ha mai avuto accesso, oppure proprio da un’altra parte: il garage, la casa dei tuoi genitori, dei tuoi nonni, di un’amica ecc.
  6. Per poter inserire un coniglio in un contesto già formato sarebbe bene che tu conoscessi già molto bene il linguaggio del corpo di questo animale e mi raccomando: non lasciare mai conigli non ancora perfettamente inseriti senza sorveglianza! Potrai farlo, ma solo ad inserimento e integrazione completi.
Quando e come insistere

Il processo di inserimento e integrazione presuppone che i due conigli siano almeno potenzialmente compatibili dal punto di vista caratteriale. Informati presso l’associazione dalla quale adotterai il nuovo coniglietto sul suo carattere, sulla sua socializzazione, sui suoi comportamenti e, per quanto possibile, sulla sua genealogia.
Purtroppo, anche se tu hai uno splendido rapporto con il coniglio (o i conigli) che hai in casa, non si può prevedere come andranno le cose nel momento in cui un nuovo membro si aggiungerà alla colonia… ehm… famiglia.
Il rischio probabilmente sarà di arrenderti troppo in fretta oppure di forzare troppo la mano nel momento in cui ti troverai davanti a un inserimento complicato, che non presuppone un amore a prima vista. Specialmente se, come spesso avviene, vedi i due conigli azzuffarsi, prendersi letteralmente a pugni, strapparsi il pelo e magari anche mordersi.
Sappi che sono comportamenti normali e frequenti.
Ora ti svelerò alcuni trucchi pratici per affrontare al meglio questo tipo di situazioni.

Impara il linguaggio lapino!

Conoscere il linguaggio del corpo dei conigli e conoscere quali atteggiamenti facilitano l’inserimento e quali lo ostacolano è molto importante per poter aspirare a integrazioni rapide e felici. Per cominciare non allarmarti e non disperarti se all’inizio non vedi alcun contatto tra i conigli. Un approccio positivo non implica per forza che si debbano sdraiare uno appiccicato all’altro o leccare fin dal primo momento. E’ sufficiente, per farti ben sperare, che ciascuno dei conigli adotti comportamenti positivi in presenza dell’altro: restare sdraiati rilassati, stiracchiarsi, sbadigliare, sfloppare.
Anche la toelettatura e l’alimentazione sono positive, quindi se vedi un coniglio che in presenza dell’altro si pulisce, si lecca o mangia/beve, prendilo come un segnale positivo, anche se nel frattempo l’altro coniglio non fa la stessa cosa.
Se uno dei due cerca di montare l’altro non è del tutto negativo, perché in fondo l’atteggiamento di monta significa “Ti voglio!”. Fai solo attenzione che al coniglio che viene montato vada bene e che non si ribelli o rivolti con reazioni estreme, attaccando e gemendo, soffiando o ringhiando.

Segnali di pericolo!

Presta attenzione agli atteggiamenti aggressivi: coda rialzata/dritta, orecchie tese indietro, ringhi, sferrare pugni, ruotare in cerchio, rincorre, mordere e graffiare. Se uno di questi comportamenti si verifica più volte di fila, se nessuno dei due conigli la smette o si allontana, se porta ad atteggiamenti ancora più aggressivi, allora devi intervenire e separare i due pelosi. Come?
Procurati uno spruzzino pieno di acqua, tienilo puntato sul muso dei conigli e se serve… spruzza!
Attenzione però: questo accorgimento può essere utile per interrompere un comportamento aggressivo sul nascere, ma non serve a niente se i due sono al massimo dell’attacco.
Se la lite è ormai scoppiata, prendi un grande asciugamano per non farti graffiare e separa fisicamente i conigli.
Se sei all’aperto, in terrazza o in giardino, puoi anche versargli addosso una bacinella d’acqua (più efficace dello spruzzino). Proteggiti sempre le mani (con un asciugamano o degli spessi guanti da giardiniere), perché se devi subentrare per separare e allontanare due conigli che stanno litigando il morso è quasi assicurato.
La cosa migliore che puoi fare è essere sempre presente durante l’inserimento e sufficientemente vicino ai conigli per poter intervenire prima che comincino a litigare sul serio e che la situazione si faccia troppo pericolosa per tutti.

L’ambiente circostante è fondamentale!

Più l’inserimento si rivela difficoltoso, più è importante lo spazio fisico, il luogo, l’ambiente circostante. La cosa migliore che puoi fare è iniziare l’inserimento in una zona di grandezza media: non troppo grande altrimenti i conigli potrebbero starsene ognuno per i fatti propri, ma nemmeno troppo piccola, altrimenti non possono contare su alcuna “via di uscita”. Un corridoio, un bel recinto o una stanza della casa possono andare bene.
Procura ai conigli delle scatole su cui poter saltare, dei tunnel in cui infilarsi o dei “paletti” attorno a cui girare, ma evita oggetti a un’unica entrata o a “vicolo cieco” come gabbie o trasportini, perché potrebbero trasformarsi in trappole o luoghi di scontro.
Aggiungi anche almeno due lettiere e una bella quantità di fieno, cui possono attingere entrambi (il cibo unisce!).
Se la zona che hai deciso di usare per l’inserimento non si rivela appropriata, prova altre aree della stanza (sotto la finestra, vicino al caminetto, accanto alla porta…) o altre stanze, oppure fuori casa.

Una gita in macchina

A volte il classico giretto in macchina può essere d’aiuto.
Prendi uno scatolone, mettici dentro una bella manciata di fieno e poi i due conigli. Piazza lo scatolone sul sedile del passeggero, fermalo con la cintura di sicurezza e poi parti (piano!). Ti basterà fare il giro dell’isolato, del tuo quartiere o comunque un giretto di 10-15 minuti per vedere i risultati.
I conigli, stressati e a disagio, si faranno forza e coraggio l’un l’altro, allacciando e/o consolidando il rapporto di amicizia.
Personalmente non amo molto questo metodo, perché non mi piace stressare gli animali per ottenere qualcosa, anche se è qualcosa di positivo che poi avrà benefici effetti per il resto della loro convivenza, ma siccome spessissimo porta grandi risultati, e in ogni caso non è un metodo pericoloso per i conigli, mi sembra corretto proportelo.

Tra moglie e marito… metti un separé
coppia conigli in inserimento

foto tratta da: rosicchiamotuttiinsieme.blogspot.com

Un consiglio spesso suggerito e che dà ottimi risultati, quando praticato, è quello di dividere i due conigli con qualcosa che gli consenta di vedersi l’un l’altro, eventualmente anche di sfiorarsi, ma mai di attaccarsi. Un cancelletto che separa due stanze della casa (un corridoio e il bagno; il soggiorno dalla cucina; due camere, ecc…), piuttosto che una rete o un recinto possono contribuire a rendere più sicuro il processo di inserimento.
I due conigli possono così vedersi, sdraiarsi ciascuno nella sua area, magari anche stare sdraiati fianco a fianco con i corpicini che si toccano, annusarsi, anche leccarsi dalle sbarre del cancelletto o della rete, ma non hanno modo di saltarsi addosso e scatenare la lite.
Puoi anche provare a scambiare le lettiere o a mettere degli oggetti di uno nella zona dell’altro per aiutarli ad abituarsi all’odore del compagno.
Così, cominciano ad abituarsi alla presenza dell’altro, ai suoi odori, alle sue mosse, ai suoi movimenti e, pian piano, arriveranno al punto di tollerarsi e poi piacersi.
Quando accadrà, quando non vedrai più atteggiamenti ostili di uno nei confronti dell’altro, potrai provare a togliere il separé e vedere cosa succede.

Se funziona, continua! Se non funziona, cambia!

I due errori principali che si commettono durante gli inserimenti sono non cambiare una location che non funziona e non proseguire abbastanza a lungo sull’onda di ciò che invece funziona bene.
La domanda che mi fanno più spesso è: “Ma come faccio a sapere se è ora di arrendermi e desistere o se devo continuare?”.
La risposta sta nel linguaggio del corpo dei conigli. Se è positivo, continua! Se non lo è, devi cambiare qualcosa (questo presuppone che tu conosca molto bene il linguaggio del corpo del coniglio, perciò prima di inserire un nuovo soggetto, assicurati di conoscere molto bene il coniglio che hai già in casa!).

Calma, controllo, equilibrio

Non sottovalutare la tua partecipazione viva e diretta nell’inserimento. Non sta tutto ai conigli. Il tuo compito principale è osservarli per verificarne il comportamento, valutare il loro linguaggio del corpo, rispondere e intervenire di fronte ai segnali di pericolo prima che questi si trasformino in veri e propri combattimenti e non stare in ansia.
Se mantieni la calma, il controllo e l’equilibrio, la tua sola presenza potrebbe essere sufficiente a inibire comportamenti aggressivi e a comunicare ai conigli che ciò che sta avvenendo è tutto all’insegna dell’unione e dell’amicizia. Sdraiarti sul pavimento, accanto ai conigli in inserimento potrebbe essere un’ottima idea, per esempio. Mostragli che cos’è il relax, la calma, l’equilibrio. Potrebbero imitarti.
Se invece entri nel panico e ti fai prendere dall’ansia, quello che fai è solo alimentare l’energia negativa, l’astio, fomentare l’aggressività e la paura. Perciò, come capisci che ti sta montando l’ansia, fai un bel respiro e cerca di calmarti. Allontanati per qualche minuto e poi ritorna in campo.

Aggiungi un posto a tavola…

C’è chi, in situazioni di inserimento difficile, ritiene che aggiungere un terzo (o un quarto) elemento alla coppia possa facilitare le cose.
Qualcuno ci ha provato e ha sperimentato che le cose hanno cominciato a migliorare, ma solo se l’elemento aggiunto è quello “giusto” (in poche parole, si tratta di fortuna).
Idealmente, il soggetto mediatore e pacificatore dovrebbe essere un coniglio adulto, di indole calma e pacifica, già abituato a stare con altri conigli. Questi potrebbe essere di esempio e/o sviare, ridurre l’intensità dei conflitti tra i due conigli già presenti.
Personalmente, ti consiglio di considerare questa via solo ed esclusivamente se conosci molto bene i conigli e il loro linguaggio del corpo, se sei disposto/a a tentare, anche senza la garanzia assoluta che funzioni e se hai la possibilità di tenere i conigli in luoghi separati qualora le cose non funzionassero.

Problemi matrimoniali

Mettiamo che l’inserimento sia andato a buon fine, che siano mesi o anni che i tuoi conigli convivono serenamente, che sembrano una cosa sola.
Capita qualche volta che anche dopo tanto tempo di serenità i due si mettano a litigare. Purtroppo non è sempre facile o possibile per noi umani capire il motivo che ha scatenato la lite e ha rotto l’armonia.
Le cause principali tuttavia solitamente sono: l’arrivo di un nuovo elemento in famiglia (umano o animale – coniglio o altro) che destabilizza gli equilibri; il viaggio dal veterinario magari con uno solo dei due conigli o altre situazioni in cui i conigli sono separati e tornano a casa con addosso odori diversi dal solito; problemi di salute che rendono il coniglio malato irritabile, scontroso o apatico e/o quello sano geloso o ansioso.
Una volta risolti eventuali problemi di salute da parte del tuo veterinario, ricomincia l’inserimento dall’inizio.
Per mascherare o coprire odori particolari, prova a tamponare entrambi i conigli con un qualche aroma, come la menta o la vaniglia.

Consulenze

Se in autonomia non hai trovato alcuna soluzione efficace per far integrare i due conigli, ti suggerisco di rivolgerti a un esperto comportamentalista, che potrà esserti di aiuto nella gestione del processo di inserimento.

Quando è meglio non insistere

Alcuni inserimenti non hanno e non avranno mai esito positivo. Ahimè, non ci sono regole precise e ben definite e molto dipende dai conigli, dal contesto, dalla situazione.
La triangolazione è sicuramente un ottimo metodo per aumentare le chance, ma si basa su qualità e capacità umane individuali specifiche di empatia, sensibilità, pazienza ed equilibrio che non sempre sussistono.
Il clicker training è un ulteriore metodo, più vicino alle esigenze e alle possibilità di tutti, che può portare ottimi risultati in tempi relativamente brevi, se praticato correttamente (clicca qui per sapere di cosa si tratta oppure qui per richiedere Cliccando Si Impara, il manuale pratico che ti insegnerà tutti gli aspetti del clicker training e diversi giochi e tecniche per educare il tuo coniglietto e divertirti con lui).
Ad ogni modo, quando uno o entrambi i conigli sono giovani (anche se entrambi sterilizzati), ovvero nel pieno delle loro forze, dalla loro competitività e instabilità, dovresti dedicarti all’inserimento anche 3 o 4 mesi prima di decidere di arrenderti. Se dopo questo periodo l’inserimento non è avvenuto, dovresti sospendere i tentativi per almeno 3 mesi e poi riprovarci.
Se uno dei conigli prevarica l’altro, lo intimidisce e lo perseguita al punto da impedirgli di mangiare, bere o muoversi liberamente, è il caso di considerare un periodo di allontanamento e distacco.
Se nonostante la tua presenza vigile un coniglio riceve svariati morsi e viene ferito al punto di aver bisogno di punti di sutura da parte del veterinario, interrompi l’inserimento e non fare più altri tentativi.

Alcuni conigli sono per natura più asociali, o anti-sociali. Alcuni semplicemente, vuoi per esperienze o traumi pregressi, vuoi per una sorta di “autismo lapino”, non imparano il conigliese, il linguaggio dei conigli, e ne restano emarginati, non riuscendo mai a creare legami con altri consimili.
Se il tuo coniglio, o quello che hai tentato di inserire, proprio non legano, puoi sempre provare a introdurre in casa un pet diverso: una cavia (o porcellino d’India) potrebbe essere una buona alternativa, che non necessita di un vero inserimento come nel caso di altri conigli.
Gatti, uccelli e cani particolarmente gentili, docili e delicati possono offrire una buona compagnia al tuo coniglietto, se tu manchi diverse ore al giorno.
Eventualmente puoi anche considerare l’idea di tenere entrambi i conigli, ma sempre separati da una recinzione, un cancelletto, una rete attraverso cui possano vedersi, magari anche leccarsi e pulirsi a vicenda, ma mai aggredirsi. Ci sono conigli che vivono così tutta la vita, in perfetta armonia, proprio come una vera coppia, purché sempre separati da qualcosa che gli impedisca di azzuffarsi.

 

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  49 Responses to “Inserimenti: quando l’integrazione non è immediata”

Comments (49)
  1. Ciao, la cosa migliore per sperare che i conigli di una colonia vadano d’accordo tra loro è che tutti gli individui siano sterilizzati.
    Questo però non garantisce automaticamente al 100% che comunque tutti andranno d’amore e d’accordo: potrebbero ugualmente formarsi dei gruppi più o meno piccoli (coppie, trii, quartetti ecc) e potrebbe comunque esistere qualche “escluso”. Purtroppo, se, dopo mesi di inserimento e dopo aver percorso tutte le strade, tra cui gli incontri in zone neutre, lo scambio delle lettiere, il clicker training, la triangolazione e via dicendo, ci sono ancora conigli che non vanno d’accordo fra loro, l’unica è tenerli separati.

  2. Ciao Romy, grazie per il consiglio, adesso proverò anch’io a far fare amicizia ai miei 5 diavoletti che se si incontrano si scannano ferocemente, specie le femmine di cui solo una è sterilizzata, ma va molto d’ amore e d’ accodo con Turbo, il mio maschietto testa di leone, che a sua volta non vuole assolutamente sapere di Pisolo (ariete fuzzy lop maschio sterilizzato). Pisolo sta sullo stesso balcone insieme a Pisola (sempre ariete fuzzy lop) senza mai aver manifestato nessun tipo di disaccordo, e poi c’è Lady Oscar che è sola nel secondo bagno di casa nostra che noi non usiamo mai e vorrei sapere se sterilizzando anche lei c’è qualche speranza di poterla inserire insieme a Turbo e Kiki; quest’ ultima spesso si rivela aggressiva con le altre due femmine anche essendo sterilizzata, può sembrare un atteggiamento strano? Speriamo che con i tuoi consigli potrò un giorno vederli tutti insieme appassionatamente! A presto. Sergio

  3. Ciao Romy! Ho letto il tuo articolo e lo trovo molto utile ed interessante… Dal febbraio dell’anno scorso vive con me Cho, angora… Purtroppo ha sofferto molto per la sterilizzazione sbagliata e da allora e rimasto un pò schivo se vengono persone a lui sconosciute a casa, però con me non lo è mai. Da marzo é arrivata Orny, ariete, cucciola… Lei è stata in isolamento il tempo necessario che la liberassi dai coccidi. Con lui non vanno d’accordo… Vivono sempre insieme, da quasi subito… Lei cercava di avvicinarsi, ma lui la morde sempre, anche quando lo pettino e si infastidisce, va da lei, come per sfogo… Hanno viaggiato insieme per andare a fare i vaccini, sperando nel rinforzo durante il viaggio in macchina ma, ahimè nient… Ora per problemi personali devo portarli in una struttura dove dovranno condividere la gabbia… Lui é il mio amore e lei è troppo dolce, non voglio Dover decidere tra chi Dover tenere e chi dare in adozione… Ho paura che non si integreranno mai… Lei non è sterilizzata… Sai darmi qualche consiglio? Grazie e spero a domenica!

  4. ciao Romy, Sibilla è molto schiva anche con me:si affaccia sempre dalla sua tana quando mi vede e si fa coccolare anche per parecchi minuti ma non mi viene mai a cercare in giro per casa e se sono io a prenderla manifesta disagio quasi subito.La seconda coppia mi viene incontro quando li chiamo,Yogurt starebbe sempre in braccio e di solito dopo poco arriva anche Chanel….ma credo per stare con lui e non con me:-( Gli altri 2 sono più indipendenti:Priscilla mi segue e si arrampica sulle gambe quando c’è del cibo in giro altrimenti si mette a poca distanza da noi e ci guarda…Rodolfo porta via le matite e altri piccoli oggetti dai miei figli quando fanno i compiti,ma difficilmente si fa coccolare….che dire,5 caratteri diversi…tieni però presente che a parte Priscilla,arrivata cucciola,tutti gli altri erano stati lasciati dai precedenti proprietari già adulti,quindi come dici tu con una loro storia a me sconosciuta….faccio quello che riesco,ma per me è già molto essere riuscita a farli stare insieme.Per Sibilla aspettero’…capitasse un altro peloso abbandonato……Ciao

  5. Ciao Tabatha, io penso che cinque conigli siano già una bella colonia! 😉
    Molto probabilmente Sibilla, se non si è legata a nessuno degli altri, preferisce stare per conto suo. Magari ha problemi di socialità dovuti a un suo pregresso ancora con la mamma e i fratellini, magari è semplicemente più schiva e indipendente degli altri. Se vuoi, puoi provare a inserire un terzo maschio, certo, per vedere se con Sibilla finalmente sboccia l’amore, ma sai bene ormai come funzionano gli inserimenti, cosa richiedono e come si evolvono e potrebbe essere la volta buona oppure potrebbe essere che anche il maschio dopo non venga accettato in una colonia con due coppie fisse.
    E’ un rischio? Un’opportunità? Un’esperienza? Dipende un po’ anche da te: se hai spazio sufficiente per gestire eventualmente non più una sola, ma due single accaniti, prova. Altrimenti io non romperei gli equilibri che si sono formati finora. Con te che tipo di rapporto hanno i conigli? Le coppie? E Sibilla che è single, con te come si comporta?

  6. ciao,qui di conigli ne abbiamo cinque…due coppie e una single accanita. Quando è arrivato Rodolfo x fare compagnia a Priscilla era primavera,quindi recinti in giardino e lei che da padrona di casa lo montava continuamente…Ma nel giro di qualche giorno erano inseparabili.Poi è arrivata Sibilla che nessuno ha mai considerato….lei ha la sua tana,mangia con loro ma niente altro. Triste…così per lei arriva Yogurt,ma è un altro solitario che in più sì azzuffa selvaggiamente con Rodolfo. Così lui vive in cucina e gli altri in giro.Ho sbloccato la situazione con Chanel,la cucciola ferita di cui ti ho già parlato:amore a prima vista con Yogurt. Quando sono riuscita a farla accettare da Priscilla(c’è voluto qualche mese),ho avvicinato la nuova coppia agli altri:lettiere e tane separate ma spazi cibo comuni…funziona!ogni tanto scappa qualche pallina fuori posto e qualcuno fa una corsetta precipitosa ma direi che siamo una tribù. Non so se cercare ancora un compagno a Sibilla….forse è felice così….che dici?
    Grazie dell’articolo:pieno di idee!

  7. Ciao Martina, secondo me stai procedendo molto bene e anche i due nani stanno imparando a conoscersi e a interagire abbastanza bene 🙂
    Ci vorrà ancora un po’ di tempo, magari, ma mi sembrano già sulla buona strada.
    Che la femmina tenti di montare il maschio, risulti più aggressiva o intraprendente e si atteggi da “capo” è abbastanza frequente, perché anche da sterilizzate le femmine sono più territoriali dei maschietti e quindi più “peperine”.
    Lui ha ripreso a fare pipì e cacca perché sta cercando di affermare la sua territorialità. D’altronde era il primo inquilino in casa e non vorrebbe essere spodestato, ma temo che dovrà farsene una ragione col tempo 😉
    Io ti direi: continua così!
    Prova a fare quello che hai detto (togliere le tane per farli interagire) e vedi come si comportano, ma tieniti pronta a rimettergliele, perché per loro è l’unica “salvezza”.
    Eventualmente, porta pazienza e lascia che se la sbrighino tra loro: sono loro a dettare i tempi in questa circostanza di conoscenza e stabilimento delle gerarchie.

  8. Ciao! Io ho 2 conigli maschio sterilizzato di 9 mesi che è con me da Gennaio e femmina di 1 anno che è arrivata 1 settimana fa…
    Problema iniziale: la femmina era un’emergenza quindi aveva bisogno di un’adozione immediata e l’ho presa solo 1 settimana dopo la sterilizzazione quindi ancora piena di ormoni.
    Entrambi i conigli hanno un carattere molto molto buono e docile. Ho separato la stanza con un recinto e ho inserito la femmina. Ovviamente hanno passato i primi due giorni a beccarsi continuamente il maschio troppo curioso e lei nervosa (causa ormoni e 4 cambi di casa in 2 settimane tra vet e stalli vari).
    Il mio maschietto, nonostante sia educatissimo all’uso della lettiera, ha iniziato a fare pipì e palline tutto intorno al recinto in quantità industriale.
    Qualche giorno fa c’è stato un “incidente”: Il maschio è riuscito ad entrare nel recinto e io non ero in casa. La mia coinquilina l’ha trovato terrorizzato e con la femmina che lo montava ma lui sembrava sofferte (ovviamente lei mi descriveva la situazione al telefono) quindi per sicurezza ho chiesto di dividerli e lui è scappato sotto il letto spaventatissimo.
    La sera tornata a casa ho trovato qualche ciuffo di peli e un graffio sulla fronte di lui con qualche macchiolina di sangue. Lei tranquillissima e lui spaventato.
    Per 2 giorni lui non si è più avvicinato alla gabbia di lei, o quando ci provava appena lei gli correva incontro sbatteva i piedi e scappava. Ha anche smesso di fare pipì e cacca ovunque.
    Gli ho dato 2 giorni di pausa e questo weekend ho iniziato a fare gli incontri in territorio neutro.
    Durante i primi incontri lui mangiava tantissimo anche vicino alla tana di lei sbattendo i peidi e scappando appena lei si muoveva, lei invece era spaventatissima e non lasciava la sua scatola.
    Una volta finito il cibo, entrambi si rifugiano nelle tane e potremmo andare avanti così in eterno. Ieri sera ho notato che lui curioso ha cercato di infilarsi nella tana di lei ma dopo poco è scappato via. Tra un incontro e l’altro in camera mangiano vicino quasi senza problemi (il maschio sbatte i piedi di tanto in tanto) ovviamente separati dal recinto e spesso sono stesi e rilassati anche a 30/40 cm di distanza… Non ho visto più segni di aggressività iniziale anche se il maschio ha riniziato a far pipì e cacca intorno al recinto.
    Cosa ne pensi di questa situazione? Perchè il maschio continua a marcare il territorio? Hai qualche consiglio da darmi? Ho pensato di togliere le tane nel prossimo incontro per permettergli di interagire (in camera sembra comandare lei nonostante sia lui il padrone di casa in territorio neutro nessuno dei due fa il rpimo passo…)
    Scusa il lunghissimo commento ma non so se sto sbagliando qualcosa o se c’è qualcosa che posso migliorare…

    Grazie,
    Martina

  9. Ciao Valeria, qual è il tuo dilemma? non vanno d’accordo?
    Hai provato a mettere in pratica i suggerimenti dell’articolo? 🙂

  10. Salve .. avrei un dilemma riguardante quest’argomento , ho due conigli femmine , la piu grande Misaki inizialmente stava con un maschio e andavano molto d’accordo , purtroppo però lui è morto e dopo tre mesi circa non volendo lasciarla da sola ho preso un altro coniglietto anche lei femmina , Tsuki , che è molto dolce e curiosa , mentre Misaki è piu calma

  11. Ciao! io ho una coppietta: il maschietto è quasi da un anno che ce l’ho mentre la femminuccia l’abbiamo adottata a maggio. Devo dire che sono stata molto fortunata: entrambi hanno un buon carattere e quindi sono riuscita nel giro di una settimana e mezza a introdurre e formare la coppia.
    Ora vivono assieme si fanno compagnia, ti vengono incontro, ti assalgono quando porti loro la pappa: è una cosa fantastica <3
    Un bacione da parte di Vale e una musatina da Milo&Chiquita
    Ciao!

  12. E’ davvero magnifico e importante ciò che fai Elena 🙂
    Tendenzialmente non consiglio di fare inserimenti di conigli in stallo, proprio perché poi quando devono “abbandonare” la famiglia che li ha ospitati per quella definitiva potrebbero restare traumatizzati, ma sono sicura che questo in casa tua non avviene: hai una grande sensibilità e un’ottima empatia e lo dimostra il fatto che sei in grado di riconoscere che quando i coniglietti se ne vanno lo fanno più forti di prima! Trovo davvero stupendo che riesci a infondere loro un po’ di coraggio e fiducia. Complimenti! Sai proprio come rendere felice un coniglio!

  13. Ciao ^_^
    In casa ho più di sette conigli, un trio principale in sala, un trio secondario nella zona notte, un’adozione singola che vive in camera di mio figlio e vari stalli che ruotano a seconda delle emergenze che, via via, si presentano. Gli stalli, teoricamente, dovrebbero vivere singolarmente in modo da non soffrire per separazione al momento dell’adozione. In realtà, per motivi di spazio devo ogni volta valutare con quali dei residenti possano interagire meglio e li inserisco con grande cautela. Così facendo noto che vivono meglio il periodo della permanenza momentanea, si riprendono prima in casi di malesseri e imparano a socializzare più facilmente. A volte arrivano sfiduciati e timorosi e ripartono avendo imparato cosa vuol dire potersi fidare e ricevere attenzioni…

  14. Grazie Elena, e grazie per aver condiviso la tua esperienza. Fammi capire una cosa: in casa quindi hai 7 conigli, divisi in due trii principali e con una femminuccia aggiunta? E’ stupendo!!!

  15. Bello l’articolo, ho apprezzato tutti i passaggi consigliati. In casa ho vari gruppi, quattro per la precisione, che hanno trovato una loro stabilità e vivono separati perchè non accettano ulteriori inserimenti. I due principali sono composti da un maschio e due femmine e due maschi con una femmina. I due trii vivono tranquilli e dormono vicini, si riempiono di coccole e giocano. Per fortuna si sono accettati abbastanza facilmente e sono bastati pochi semplici passi per arrivare a raggiungere il giusto equilibrio. Mi è peró capitata una breve esperienza di un quarto elemento, femmina, che ha convissuto con noi e che ci ha impiegato quattro mesi prima di essere completamente accettato dal trio principale (quello composto dai due maschi ed una femmina). Alla fine, peró, più per indifferenza che per affetto, è stata accolta tanto che mangiavano tutti e quattro assieme. Qualche ciuffo di pelo all’inizio è stato strappato, ma giusto il necessario per stabilire le gerarchie. ^_^